“Barberis lasciato solo in
Consiglio” titola così l’articolo di apertura della Nuova Periferia di Chiasso
che racconta la cronaca del “radioattivo” Consiglio Comunale di Sabato 21
settembre 2013.
Ma
cio che lasciamo a futura memoria, e il racconto nel brano a firma di Elisa
Giordano, nel brano titolato: “Una seduta come un ring, spettacolo raccapricciante”, eccolo, tal quale
:
“Questa volta i pugni e le
cartelle sbattute sul tavolo non ci sono state. Bisogna ammetterlo. Ma non si
può dire che lo spettacolo sia stato dei migliori, anzi. Forse è stato ancora
più squallido rispetto alle volte precedenti. Eppure Saluggia è così e bisogna
abituarsi. I consigli comunali non sono assemblee dove gli schieramenti
discutono sugli argomenti proposti nell’ordine del giorno dal sindaco per il
bene della collettività. Bensì un vero e proprio ring, dove non ci sono appunto
pugni e calci, ma urla. E sembra che chi urla più forte vince. Dove chi per
primo attacca l’altro sia il vero politico. Dove chi per primo abbandona l’aula
sia quello che decide le sorti della seduta. Si, forse è vero. Chi urla, chi
con arroganza fa valere le proprie tesi e chi, ancora, si alza e se ne va si fa
notare. Si, ma non per la sua bravura e il suo interesse per Saluggia. Bensì
per la propria maleducazione, per la sua incapacità a dialogare e discutere per
il territorio. E sabato ne è stata nuovamente la prova. E come sul ring, anche
in Municipio c’era un arbitro: il sindaco. Un sindaco che prende la parola,
prova a zittire chi fa bagarre la crea e la anima. Ma non ce la fa. Forse perchè
queste cose lui non le concepisce. Non si sa bene il perchè. Sta lì, seduto
sulla sedia tra il suo vice e il segretario. Aspetta che tutto termini, che si
torni alla normalità. Ma intanto, ancora una volta, il pubblico (perchè è un
vero proprio ring) ha ammirato una seduta raccappriciante, dove non si fa
l’interesse della popolazione.
Uno
spettacolo surreale, uno show che questo paese non merita, anzi. Un paese che
ha bisogno di amministratori pronti a discutere sulla questione nucleare, sul
bilancio e sulle mille altre materie senza riportare a galla i vecchi dissapori
e contrasti.”