Abbracciato
da Morfeo, nel mio viaggio onirico dell’altra notte, ho sognato la scena di una
Consigliera del Partito dei PDS (PERDENTI DI SUCCESSO) , che Domenica scorsa,
nel vedere la Piazza di Saluggia, gioiosa ed in Festa per la Sagra del Fagiolo
esclamava: “Nooooo, siamo tornati ai tempi delle Feste di Pasteris. Il
capannone all’Oratorio, per la cena, pieno di gente. La Piazza del Municipio
piena di gente. Sono tutti divertiti e sorridenti. Ed io sono qui, senza fascia tricolore…... Noooo….. bisogna
provvedere subito se no mi rubano il palcoscenico”.
Detto
fatto:
Annunzio
Vobis... su tutti i giornali che il Fagiolo di Saluggia deve tornare alla De.Co. e
bisogna chiedere i danni di immagine all’ex-Sindaco Pasteris per averla
cancellata.
Diciamo
la verità l’argomento non è nuovo.
Ci aveva già provato il 25 giugno di
quest’anno con un articolo su La Stampa di Vercelli.
In
risposta a tale articolo io scrissi
alla Stampa di Vercelli la presente.
Molto
probabilmente per problemi di spazio, non venne mai pubblicata.
Provvedo ora, a ripoportare lo stesso testo,
così capirete il significato del
titolo di questo brano:
“LA DE.CO. AL FAGIOLO DI SALUGGIA
E' ILLEGGITIMA !?!”
dalla lettura dell’articolo, apparso il 25 giugno
2013, su La Stampa Vercelli a pagina 47, e titolato “La minoranza propone. Per il nostro fagiolo
istituiamo la De.Co.” , apprendo che la
consigliera di minoranza Olivero afferma che: “il sindaco Marco Pasteris,
per un capriccio che non portò da nessuna parte, fece cancellare per sospetta
illegittimità, nonostante la nostra ferma opposizione, lasciando il fagiolo in
braghe di tela.”
Rammento che la stessa consigliera, circa un mese fa, su
altra testata giornalistica scrisse: “… l’ex
sindaco Pasteris, per suo CAPRICCIO, tolse la Denominazione Comunale (De.Co.)
che il sindaco Barbero aveva attribuito al Fagiolo di Saluggia. La De.Co. … era
LEGITTIMA e noi ci eravamo opposti alla sua cancellazione.”
Ora
come allora, preciso che tale circostanza è palesemente FALSA e di tale falsità vi è prova documentale.
Infatti, l’annullamento in
autotutela della Denominazione Comunale al Fagiolo di Saluggia non è avvenuto
per capriccio del sottoscritto, ma in
sede di Consiglio Comunale, con la deliberazione n° 19 del 10 marzo 2008.
Prima di addivenire a tale
decisione, l’Amministrazione
Comunale di Saluggia, con nota 11009 del 8 novembre 2007, aveva provveduto a
sottoporre al Ministero delle Politiche Agricole, una specifica richiesta di
parere circa la validità e l’applicabilità del Regolamento Comunale per “la
valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione
della DE.C.O. denominazione comunale di origine” fatto approvare dall’ex
sindaco Franco Barbero con la deliberazione consigliare n° 20 del 14 aprile
2006.
Con nota prot. 22528 del 27.11.2007, il Ministero
delle Politiche Agricole – Direzione Generale per la qualità dei prodotti
agroalimentari, aveva risposto ed inequivocabilmente espresso il proprio
dissenso all’istituzione di marchi comunali che contrastavano con quanto
stabilito dalla Commissione Europea in merito ai riconoscimenti ai prodotti
agroalimentari dei Paesi aderenti all’Unione: I.G.P. (Indicazione Geografica
Protetta) e D.O.P. (Denominazione
d’Origine Protetta).
Nella stessa nota, il Ministero delle Politiche
Agricole, aveva altresì sottolineato l’assoluto divieto di istituzione di
qualsiasi denominazione di origine comunale ed aveva invitato il Comune di
Saluggia a disincentivare qualsiasi attività che potesse danneggiare le azioni
atte alla salvaguardia delle produzioni D.O.P. e I.G.P. italiane, anche al fine
di evitare che si aprisse nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione
o la convocazione di fronte alla Corte di Giustizia.
Il parere espresso dal Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali non lasciava spazio a interpretazioni.
A seguito dell’assunzione di tali informazioni, il Consiglio Comunale deliberò, in data 10
marzo 2008, di annullare in sede di autotutela, la precedente Deliberazione
Consigliare dell’ex Sindaco Franco Barbero, la
n° 20 del 14 aprile 2006, che aveva adottato il regolamento di:
“valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione
della DE.C.O. denominazione comunale di origine”.
La DE.CO., come marchio Comunale, che certifica la
provenienza di un determinato prodotto enogastronomico da un determinato
territorio, è quindi ILLEGITTIMA.
Mi permetto altresì di evidenziare che, la
deliberazione n° 19 del 10 marzo 2008, sulla
cancellazione della De.Co al Fagiolo di Saluggia, ottenne anche i voti favorevoli dei consiglieri Farinelli e
Bianco, che oggi siedono l’uno in maggioranza e l’atro in minoranza.
La consigliera di minoranza Paola Olivero, invece,
lottò tanto strenuamente contro la cancellazione della De.Co. al Fagiolo di
Saluggia, che alla fine, udite le spiegazioni tecniche del Ministero Politiche
Agricole, NON VOTÒ CONTRO, MA BENSÌ SI ASTENNE.
Nessuno dei consiglieri presenti votò contro la
deliberazione di cancellazione della De.Co al Fagiolo di Saluggia.
Approfitto dell’occasione per informare, il Sindaco
Firmino Barberis ed il Consiglio Comunale di Saluggia, che alla data odierna,
le Circolari Comunitarie, Ministeriali e Regionali che avversano la De.Co. sono
tuttora in vigore.
Se al Sindaco Firmino
Barberis sta veramente a cuore l’agricoltura ed il Fagiolo di Saluggia,
suggerisco di continuare a sostenere i meritevoli progetti del Consorzio di Tutela del
Fagiolo di Saluggia e di lasciar perdere i marchi non autorizzati dall'Unione
Europea, dal Ministero delle Politiche Agricole e dalla Regione Piemonte.
Marco Pasteris
Ex – Sindaco di Saluggia
P.S. - NELLA PROSSIMA PUNTATA,
SEMPRE SU QUESTO ARGOMENTO, CERCHERO' DI SPIEGARE
AL SINDACO BARBERIS,
COME MI SARAI COMPORTATO IO,
IN SEDE DI CONSIGLIO COMUNALE,
NEI CONFRONTI DELL'ATTO DI INDIRIZZO CHE VERRA', PROBABILMENTE ISCRITTO
AL PROSSIMO ALL'O.D.G.
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