mercoledì 12 febbraio 2014

MONUMENTO ALL'IMBECILLITA' & QUALUNQUISMO A PUNTATE





Come diceva Uno, se hai la puzza sotto al naso la puzza è tua, ma hai l'impressione che siano tutti gli altri intorno a te a puzzare, con conseguente atteggiamento.
Il direttore Lorini  non perde occasione per sputare settimanalmente, dalle colonne de “la gazzetta”, sentenze  che, con l’arma dell’ironia più becera e qualunquista, mirano a screditare le Amministrazioni  saluggesi non allineate al suo credo rifondarolo.
LA S.V. E' GENTILMENTE PREGATA DI SMENTIRE L'APPARTENENZA AL GRUPPO REGIONALE DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA. GRAZIE.

 Il grande Gianni Brera ha così dipinto il qualunquista: “ è il superficiale che non si cura di penetrare le cose, le giudica tutte a un tanto il pezzo, conserva nel solaio della mente le idee ricevute, i giudizi acquisiti, le angherie culturali inconsciamente subite. Mangia, beve e tira a campare”.

 Se poi aggiungiamo al Nostro una buona dose di supponenza  tuttologa ed una pervicace immagine  di chi soffre, vita natural durante, di  puzza sotto al naso, il quadro clinico  è completo.

Nell’ultima sua fatica, compendia in tre parole lapidarie “ monumento all’imbecillità” il lungo,  articolato e partecipato  cammino che ha condotto alla ristrutturazione dell’ex cinema comunale.
LEGGETE EVIDENZIATO IN GIALLO COSA DICEVA IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE, CAPITOLO UNA NUOVA SEDE COMUNALE, CONSEGNATO A TUTTI CITTADINI DI SALUGGIA NEL MAGGIO 2007 NE A
Il particolare, non di poco conto, che il programma elettorale pubblico, pubblicizzato e distribuito capillarmente a tutte le famiglie saluggesi, del gruppo che nell’anno 2007 vinse le elezioni comunali, prevedesse la ristrutturazione dell’ex cinema ed il suo utilizzo ad uffici e sala consiliare, non conta: è monumento all’imbecillità, punto e basta.
 L’incontestabile dato di fatto che il piano superiore del palazzo Mazzetti ( dove sono allocati il Protocollo, la Segreteria, la Ragioneria, gli uffici di Sindaco e Giunta, la sala consiliare), non sia raggiungibile da chi soffra di handicap motorio, non rileva. 
Lui, per ora, non ha problemi di gambe e di cuore. 
Il fatto che il Centro Settia non disponga di superfici sufficienti per ricevere al piano terreno tutti i suddetti uffici;  che sia di fatto già occupato dalla Protezione Civile e da altre Associazioni oltre che dall’ufficio cella Polizia Municipale e dalla sala a disposizione dei gruppi consiliari, e che pure esso sia gravato da barriere architettoniche , non rileva. 
Son bazzecole: se le persone portatrici di handicap motori sono sopravvissute sino ai giorni nostri ben potranno continuare a sopravvivere. Questi  sono i punti di arrivo del qualunquista dalla puzza sotto al naso.

Neppure considera che un eventuale intervento di ristrutturazione del Centro Settia, non sarebbe sicuramente costato di meno di quanto speso per l’ex cinema.

Spendere 1.200.000 euro per  rimettere a nuovo  il vecchio cinema (è comunque tale la somma necessaria per la ristrutturazione dell’edificio, qualunque potesse  essere la sua destinazione), per un utilizzo, ben che vada, di 10 serate all’anno e non adatto per compagnie teatrali, mancando di spazi per i camerini, sarebbe invece stata cosa saggia?


 Le spese di gestione sarebbero evaporate? 


Questi interrogativi non lo toccano: la ristrutturazione dell’ex cinema è un monumento all’imbecillità, senza se  e senza ma.
Se poi nel 1930 sono stati fatti scavi per oltre  tre metri sotto  il piano di calpestio per ricavare le fondazioni e le cantine dell’edificio e negli anni ’50 è stata interrata la cisterna del gasolio per il riscaldamento, con la conseguente eventuale (poco probabile) distruzione di  reperti archeologici, non importa. 


Ciò che conta è ironizzare sulla  scarsa avvedutezza di chi immaginava di poter impunemente scavare una modesta trincea per la posa di  un cavidotto necessario al  collegamento elettrico.

Non vado oltre: chiudo con un omaggio musicale al Qualunquismo Monumentale.
Gentilissimo direttore Lorini, visto che di questi tempi, al Governo vanno di moda, non i Saluggesi ma i Fiorentini, la invito, cortesemente, ad ascoltare - ma si ritenga libero se non vorrà di abbassare lo sguardo e rifiutare -  questo grande successo italiano, firmato Marco, non Pasteris, ma Masini:

 


Ciao alla prossima e chi volesse democraticamente replicare ci trova sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it

P.S. - REPETITA IUVANT


A momenti mi dimenticavo di rammentarle che ogni volta che  mi presterà le sue velenose e strabiche  attenzioni, in futuro le canterò il seguente ritornello: 


"PRIMA DI SPARLARE DI ME E DISPENSARE CONSIGLI A SALUGGIA ED AI SALUGGESI, CANDIDATI A SINDACO DEL TUO COMUNE".