Come diceva Uno, se hai la puzza sotto al naso la puzza è tua, ma hai l'impressione che siano tutti gli altri intorno a te a puzzare, con conseguente atteggiamento.
Il direttore Lorini non perde occasione per sputare
settimanalmente, dalle colonne de “la gazzetta”, sentenze che, con l’arma dell’ironia più becera e
qualunquista, mirano a screditare le Amministrazioni saluggesi non allineate al suo credo rifondarolo.
LA S.V. E' GENTILMENTE PREGATA DI SMENTIRE L'APPARTENENZA AL GRUPPO REGIONALE DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA. GRAZIE. |
Il grande Gianni Brera ha così dipinto il qualunquista: “ è il superficiale che non si cura di
penetrare le cose, le giudica tutte a un tanto il pezzo, conserva nel solaio
della mente le idee ricevute, i giudizi acquisiti, le angherie culturali
inconsciamente subite. Mangia, beve e tira a campare”.
Se poi
aggiungiamo al Nostro una buona dose di supponenza tuttologa ed una pervicace immagine di chi soffre, vita natural durante, di puzza sotto al naso, il quadro clinico è completo.
Nell’ultima sua fatica, compendia in tre parole
lapidarie “ monumento all’imbecillità” il lungo, articolato e partecipato
cammino che ha condotto alla ristrutturazione dell’ex cinema comunale.
LEGGETE EVIDENZIATO IN GIALLO COSA DICEVA IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE, CAPITOLO UNA NUOVA SEDE COMUNALE, CONSEGNATO A TUTTI CITTADINI DI SALUGGIA NEL MAGGIO 2007 NE A |
Il particolare, non di poco conto, che il
programma elettorale pubblico, pubblicizzato e distribuito capillarmente a
tutte le famiglie saluggesi, del gruppo che nell’anno 2007 vinse le elezioni
comunali, prevedesse la ristrutturazione dell’ex cinema ed il suo utilizzo ad
uffici e sala consiliare, non conta: è monumento all’imbecillità, punto e
basta.
L’incontestabile dato di fatto che il piano
superiore del palazzo Mazzetti ( dove sono allocati il Protocollo, la
Segreteria, la Ragioneria, gli uffici di Sindaco e Giunta, la sala consiliare),
non sia raggiungibile da chi soffra di handicap motorio, non rileva.
Lui, per ora, non ha problemi di gambe e di cuore.
Lui, per ora, non ha problemi di gambe e di cuore.
Il fatto che il Centro Settia non disponga di
superfici sufficienti per ricevere al piano terreno tutti i suddetti
uffici; che sia di fatto già occupato
dalla Protezione Civile e da altre Associazioni oltre che dall’ufficio cella
Polizia Municipale e dalla sala a disposizione dei gruppi consiliari, e che
pure esso sia gravato da barriere architettoniche , non rileva.
Son bazzecole:
se le persone portatrici di handicap motori sono sopravvissute sino ai giorni
nostri ben potranno continuare a sopravvivere. Questi sono i punti di arrivo del qualunquista dalla puzza sotto al
naso.
Neppure considera che un eventuale intervento di
ristrutturazione del Centro Settia, non sarebbe sicuramente costato di meno di
quanto speso per l’ex cinema.
Spendere 1.200.000 euro per rimettere a nuovo il vecchio cinema (è comunque tale la somma necessaria per la
ristrutturazione dell’edificio, qualunque potesse essere la sua destinazione), per un utilizzo, ben che vada, di 10
serate all’anno e non adatto per compagnie teatrali, mancando di spazi per i
camerini, sarebbe invece stata cosa saggia?
Le spese di gestione sarebbero evaporate?
Questi interrogativi non lo toccano: la ristrutturazione dell’ex cinema è un monumento all’imbecillità, senza se e senza ma.
Le spese di gestione sarebbero evaporate?
Questi interrogativi non lo toccano: la ristrutturazione dell’ex cinema è un monumento all’imbecillità, senza se e senza ma.
Se poi nel 1930 sono stati fatti scavi per
oltre tre metri sotto il piano di calpestio per ricavare le
fondazioni e le cantine dell’edificio e negli anni ’50 è stata interrata la
cisterna del gasolio per il riscaldamento, con la conseguente eventuale (poco
probabile) distruzione di reperti
archeologici, non importa.
Ciò che conta è ironizzare sulla scarsa avvedutezza di chi immaginava di poter impunemente scavare una modesta trincea per la posa di un cavidotto necessario al collegamento elettrico.
Ciò che conta è ironizzare sulla scarsa avvedutezza di chi immaginava di poter impunemente scavare una modesta trincea per la posa di un cavidotto necessario al collegamento elettrico.
Non vado oltre: chiudo con un omaggio musicale
al Qualunquismo Monumentale.
Gentilissimo direttore Lorini, visto che di questi tempi, al Governo
vanno di moda, non i Saluggesi ma i Fiorentini, la invito, cortesemente, ad ascoltare - ma si ritenga libero se non vorrà di abbassare lo sguardo e rifiutare -
questo grande successo italiano, firmato Marco, non Pasteris, ma Masini:
Ciao alla prossima e chi volesse
democraticamente replicare ci trova sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it
P.S. - REPETITA IUVANT
A momenti mi dimenticavo di rammentarle che ogni volta che mi presterà le sue velenose e strabiche attenzioni, in futuro le canterò il seguente ritornello:
"PRIMA DI SPARLARE DI ME E DISPENSARE
CONSIGLI A SALUGGIA ED AI SALUGGESI, CANDIDATI A SINDACO DEL TUO COMUNE".