L'ad del gruppo André-Michel Ballester illustra lo sviluppo della società.
André-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin Group spiega che «negli ultimi due anni abbiamo realizzato importanti investimenti in alcune start-up nel mondo per rafforzare la capacità innovativa del nostro gruppo e abbiamo creato un team ad hoc per seguirne l'attività». Poi il manager puntualizza: 'Si tratta di un impegno che si affianca ai 'tradizionali' investimenti in R&S per sostenere lo sviluppo e la continua innovazione nei segmenti del core business».
Progetti grazie ai quali, prosegue Ballester, «ci attendiamo nei prossimi anni un significativo contributo per lo sviluppo dei ricavi senza intaccare la solidità patrimoniale poiché la generazione di cassa della gestione finanzierà i richiamati investimenti stimati fino a 300-400 milioni».
INVESTIMENTI NELLE START-UP.
Un percorso in pieno sviluppo poiché, come puntualizza il capo dell'azienda, «nel corso degli ultimi 18-24 mesi abbiamo realizzato importanti investimenti in alcune start-up, di cui abbiamo acquisito quote di minoranza con altre opzione di acquisto»: «Un approccio innovativo grazie al quale sosteniamo i progetti sin dalle prime fasi della ricerca e fino all’industrializzazione in due specifiche nuove tecnologie volte allo sviluppo di dispositivi medicali per patologie a oggi ampiamente sottosviluppate: il trattamento percutaneo del rigurgito della valvola mitrale e il trattamento dello scompenso cardiaco con la neurostimolazione vagale e barorecettoriale. Una serie di 'piattaforme tecnologiche' denominate New ventures».
PRESTO NUOVI BREVETTI.
«E tali iniziative», aggiunge l'amministratore delegato del gruppo Sorin, «includono gli investimenti in quattro società nella fase di start-up: l’israeliana Enopace per la neurostimolazione barorecettoriale, l’americana Cardiosolutions e le francesi Highlife e Caisson per le procedure percutanee per la riparazione e la sostituzione della valvola mitrale. Investimenti per i quali sono già state concordate opzioni d’acquisto, mentre siamo presenti anche in due progetti di ricerca per la neurostimolazione vagale: Equilia e Intense, finanziato per circa un terzo dal governo francese».
I nuovi progetti, conclude Ballester sull'argomento, «hanno già generato 47 domande di brevetto e noi ci attendiamo di poter lanciare i primi prodotti sul mercato, ovvero di ottenere il marchio Ce, a partire dal 2016».
(www.albertonosari.it
Sabato, 01 Marzo 2014)