giovedì 3 aprile 2014

A RENZI SI' !!! A BARBERIS NO ???

 
Numerose Amiche lettrici 
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Il Presidente del Consiglio Renzi, semplicemente con l’annuncio di voler rimettere nelle tasche dei lavoratori 80 euro al mese, riducendo le ritenute IRPEF, sta raccogliendo consensi trasversali in tutte le forze politiche, imprenditoriali e sindacali.

Non è forse questo un intervento mirato di compensazione ambientale sociale – di riequilibrio dell’ambiente sociale -  volto ad uno sviluppo sostenibile ?

Consentire a chi non può farcela, di arrivare a fine mese con in tasca gli spiccioli del pane quotidiano, non significa “compensare” un ambiente sociale squilibrato ? 

Non significa stimolare uno sviluppo sostenibile ?

Ma se questo annuncio tipicamente Renziano (diciamo la verità: operazione più mediatica e psicologica che concreta, stante la limitatezza delle risorse impegnate) è osannato, perché un analogo intervento non può essere riproposto, in modo sicuramente più consistente e mirato, a livello locale, dal Sindaco Barberis ?

Gli interventi in campo sociale rientrano tra le competenze obbligatorie del Comune.
  
A RENZI E’ CONCESSO 

– ANZI SOLLECITATO –

A BARBERIS E’ VIETATO ?

Dove sta la logica ?

Solo una lettura svogliata, bigotta e di comodo della legge 336/2003 e dei dcreti CIPE può concludersi con l’affermazione che tra gli interventi finanziabili con gli indennizzi del nucleare non possano comprendersi riduzioni di imposte , tasse e costi dei servizi.

Lo ho già scritto più volte – per ultimo anche ieri - e non voglio ripetermi.

Quale modo migliore per stimolare uno “sviluppo sostenibile” ?

Come operare concretamente ?

Basta costituire, utilizzando gli indennizzi del nucleare, un fondo a copertura di spese correnti di carattere sociale (tra le quali trovano posto anche quelle per la cultura, intesa quale strumento di miglioramento sociale), riducendo per pari importo le entrate derivanti da imposte, tasse e costi dei servizi.

Se Renzi ha quantificato il bonus in 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti, io suggerirei al Sindaco Barberis 160 euro per ogni cittadino (si tratterebbe di 650.000 euro, pari a meno del 30% degli indennizzi da incassare).

Non è detto che l’operazione debba ripetersi in eterno: quando torneranno ripresa  e lavoro per tutti (o quasi) potranno essere richieste ai cittadini maggiori risorse.

E se anche dovessero ridursi gli indennizzi – o addirittura essere annullati – abbiamo constatato che le possibili coperture di bilancio esistono, come esistevano quando il sottoscritto guidava la Giunta di Saluggia.

Perchè dobbiamo  farci del male, quando è possibile farne a meno ?

Di buchi di bilancio è giusto parlare quando non è possibile turarli (vedasi Roma, ma lo Stato – cioè noi - si è limitato a pagare e tacere).

Il bilancio di Saluggia invece è ed è stato in ben altra condizione.

Si tratta di scelte pro o contro il benessere dei cittadini.

CORAGGIO!

SMACCHIAMO IL GIAGUARO !

Ciao a risentirci alla prossima

e chiunque volesse democraticamente

replicare può farlo qui:

marco.pasteris@yahoo.it