Numerose Amiche
lettrici
e Numerosi Amici lettori
che ogni giorno
sempre di più
vi appassionate
nella lettura
del Blog Qui Saluggia,
Il Presidente del Consiglio Renzi, semplicemente
con l’annuncio di voler rimettere nelle tasche dei lavoratori 80 euro al mese,
riducendo le ritenute IRPEF, sta raccogliendo consensi trasversali in tutte le
forze politiche, imprenditoriali e sindacali.
Non è forse questo un intervento mirato di
compensazione ambientale sociale – di riequilibrio dell’ambiente sociale - volto ad uno sviluppo sostenibile ?
Consentire a chi non può farcela, di arrivare a
fine mese con in tasca gli spiccioli del pane quotidiano, non significa
“compensare” un ambiente sociale squilibrato ?
Non significa stimolare uno
sviluppo sostenibile ?
Ma se questo annuncio tipicamente Renziano
(diciamo la verità: operazione più mediatica e psicologica che concreta, stante
la limitatezza delle risorse impegnate) è osannato, perché un analogo
intervento non può essere riproposto, in modo sicuramente più consistente e
mirato, a livello locale, dal Sindaco Barberis ?
Gli interventi in campo sociale rientrano tra le
competenze obbligatorie del Comune.
A RENZI E’ CONCESSO
– ANZI SOLLECITATO –
A BARBERIS
E’ VIETATO ?
Dove sta
la logica ?
Solo una lettura svogliata, bigotta e di comodo
della legge 336/2003 e dei dcreti CIPE può concludersi con l’affermazione che
tra gli interventi finanziabili con gli indennizzi del nucleare non possano
comprendersi riduzioni di imposte , tasse e costi dei servizi.
Lo ho già scritto più volte – per ultimo anche
ieri - e non voglio ripetermi.
Quale modo migliore per stimolare uno “sviluppo
sostenibile” ?
Come operare concretamente ?
Basta costituire, utilizzando gli indennizzi del
nucleare, un fondo a copertura di spese correnti di carattere sociale (tra le
quali trovano posto anche quelle per la cultura, intesa quale strumento di
miglioramento sociale), riducendo per pari importo le entrate derivanti da
imposte, tasse e costi dei servizi.
Se Renzi ha quantificato il bonus in 80 euro in
busta paga ai lavoratori dipendenti, io suggerirei al Sindaco Barberis 160 euro
per ogni cittadino (si tratterebbe di 650.000 euro, pari a meno del 30% degli
indennizzi da incassare).
Non è detto che l’operazione debba ripetersi in
eterno: quando torneranno ripresa e
lavoro per tutti (o quasi) potranno essere richieste ai cittadini maggiori
risorse.
E se anche dovessero ridursi gli indennizzi – o
addirittura essere annullati – abbiamo constatato che le possibili coperture di
bilancio esistono, come esistevano quando il sottoscritto guidava la Giunta di
Saluggia.
Perchè dobbiamo
farci del male, quando è possibile farne a meno ?
Di buchi di bilancio è giusto parlare quando non
è possibile turarli (vedasi Roma, ma lo Stato – cioè noi - si è limitato a
pagare e tacere).
Il bilancio di Saluggia invece è ed è stato in
ben altra condizione.
Si tratta di scelte pro o contro il benessere
dei cittadini.
CORAGGIO!
SMACCHIAMO
IL GIAGUARO !