Numerose Amiche lettrici
e Numerosi Amici
lettori
che ogni giorno
sempre di più
vi appassionate
nella lettura
del Blog Qui Saluggia,
voglio oggi
accantonare la convinzione che sia possibile, con una piccola e lecita estensione
interpretativa del termine “sviluppo sostenibile”, utilizzare gli indennizzi
del nucleare a copertura di un vasto ventaglio di spese correnti, per adagiarmi
sull’interpretazione di comodo (?), piatta e curiale seguita nell’anno 2013
dagli amministratori di Saluggia.
E’ un percorso che non
mi stimola, ma lo seguirò ora per sondare ogni possibilità di contenere aumenti
impositivi e tariffari in sede di approvazione del bilancio per l’anno 2014.
Scorro
quindi i numeri, specchio fedele e non oscurabile dell’azione di governo e cosa
rilevo?
1 – Le scelte di politica impositiva e tariffaria seguite
nel corso dell’anno 2013 sono costate alle tasche dei cittadini saluggesi ben
600.000 €. In un periodo di grave crisi economica e
sociale, quando tutti parlano di riduzione della pressione fiscale, chiedere
mediamente ad ogni residente (dal neonato all’ultracentenario) 150 € in
aggravio a quanto già pagato negli anni precedenti, senza alcuna modulazione,
non è poca cosa.
2 – La spesa corrente media annua, negli anni 2008/2011,
quando il Comune è stato da me guidato, è sommata a circa 2.780.000 €.
3 - La spesa
corrente dell’anno 2013, con il comune a guida Barberis è schizzata, per
motivi che mi riprometto di analizzare quando sarà depositato il consuntivo
dell’esercizio, ad oltre 3.200.000 €,
con un aumento di ben 420.000 €.
Ma il Sindaco Pasteris
non era forse a capo di una Giunta festaiola e sprecona?
In realtà, chi è stato
ad avere le mani bucate?
4 – Non mi risulta che i servizi offerti dal
Comune siano migliorati (la circostanza offrirebbe diversi spunti, ma mi
soffermerò in altra occasione).
5 – Unico rimedio è quindi il ripristino della spesa corrente ai livelli
in cui è stata ereditata (l’inflazione è stata praticamente assente), tagliando ciò che è stato aggiunto
improduttivamente (lo specchio della produttività sono i servizi resi).
Ricordo, tra le righe,
che la Giunta Pasteris, all’interno del budget sopra indicato, ha trovato
spazio per circa 500.000 € di interventi in campo sociale.
6 – Solamente seguendo detto percorso è possibile ridurre la
pressione fiscale e lasciare qualche soldo in più in tasca
ai tanti saluggesi – oriundi e non – che coi soldi non arrivano a fine mese.
A MENO CHE
NON CI SI CONVINCA DI POTER FARE RICORSO AGLI INDENNIZZI DEL NUCLEARE