martedì 17 giugno 2014

IL RAP DEL NONNO SALUGGESE...


Sono vecchio e pure brutto.
Non parlatemi di donne,
lo scenario è già sin troppo vario,
ma neppure dell’aldilà.
Quando arriverò,
se sarò connesso,
vi manderò un messaggio.
Non rompetemi le palle,
mi piace star da solo.
Il rumore del pollaio
mi disturba.
In politica un’idea ce l’ho già
e non mi appassiona
l’evangelizzazione.
Chi è colpa del suo mal pianga se stesso.
Andai in pensione con la targa
“signorotto”.
Ma l’euro in men di un anno
Il pacchetto a metà mi ha ridotto.
Ora vivacchio.
A fine mese arrivo,
 non mi lamento,
ma la fregatura non mi va giù.
Più ci penso e più m’incazzo.
Parliamo di micro economia,
 di come salvare quei pochi spicci
che ancora non ci han fregato.
Ma IMU , TASI e TARI stan giungendo
e la patrimoniale è dietro l’angolo,
in agguato.
Ben ci sta, ce la siam voluta.
Parliamo di salute,
di come curare ed aggirare acciacchi
che ogni giorno aumentano.
Parliamo di “plein air”.
Vorrei vivere in camper
sei mesi all’anno, con la nonna ed il cane,
sulle chilometriche
 spiagge atlantiche
delle Landes francesi,
dove ti senti solo, a godere
di un mare potente ed infinito.
Parliamo di tecnologia
e di informatica
usando l’italiano.
La lingua inglese,
ostentata quale immagine
di cultura superiore,
mi procura l’orticaria.
Parliamo di sport:
son tifoso milanista,
mi piace valutare chi gioca e chi allena
e mi arrabbio quando
ragazzotti milionari
fan flanella
e sbagliano
giocate elementari.
Se poi la squadra perde,
non sbrocco con chi paga
di tasca propria.
Spendere soldo altrui
è arte troppo semplice.
Parliamo pure d’altro,
con calma e sangue freddo.
Così il tempo passa,
la ruota gira.
Ci troveremo alla stazione
con le valige pronte. 
 
SE VI E' PIACIUTO
IL RAP DEL  NONNO SALUGGESE
DIVULGATELO...

Ciao alla prossima:
marco.pasteris@yahoo.it