Care Amiche Lettrici e Cari Amici Lettori,
a seguito
del nostro “REQUIEM FOTOGRAFICO PER S.ANTONINO DI SALUGGIA” (Clicca QUI) è pervenuta nella
nostra casella di Posta Elettronica una missiva da parte di un nostro lettore
che pubblichiamo integralmente e vi invitiamo a leggere:
“Caro Marco,
ho avuto modo di vedere il servizio fotografico
su S.Antonino pubblicato sul tuo blog qualche giorno addietro.
Per me, purtroppo, non si è trattato di una
sorpresa. Tutte le immagini da te pubblicate sono offerte quotidianamente nella
loro cruda realtà agli occhi dei santantoninesi:
- dal degrado in cui è abbandonata l’ex stazione ferroviaria (concessa in
comodato d’uso al Comune);
- al cancello sempre tristemente chiuso della scuola elementare (sarei curioso di conoscere
le intenzioni del Comune sull’uso del fabbricato);
- dalla casa
Miglietta, la cui ristrutturazione
è ferma da due anni e nessun atto è stato adottato per dar corso al 2° lotto
dei lavori;
- al locale appositamente approntato e finito
per consentire l’apertura di un dispensario
farmaceutico, lasciato chiuso senza che nessuna pratica sia stata attivata
in merito;
- dall’Ufficio
comunale decentrato, nel volgere di un anno prima depotenziato, poi più
semplicemente chiuso;
- al Consiglio
di frazione, eletto direttamente dai santantoninesi, lasciato defungere e
non ricostituito;
- dal pannello
per le informazioni alla cittadinanza, spento da un anno;
- al nuovo pozzo
dell’acquedotto (500.000 € pagati per 300.000 € dalla regione Piemonte e
per 200.000 € da Atena ) che da oltre due anni attende di poter aprire le
saracinesche;
- dall’impianto
fotovoltaico, capace di produrre circa 100 chilovattora, finanziato ed
appaltato, cancellato alla chetichella senza motivazione ufficiale, con un
semplice colpo di gomma ( il finanziamento di 500.000 € è stato dirottato su
opere interessanti il capoluogo:quale grullo lo avrebbe dubitato?);
- alla sottrazione all’uso pubblico dell’area di 3.900 mq. di proprietà comunale
adiacente al campo sportivo della frazione.
Per non parlare del bancomat e del posto
telefonico pubblico, annullati senza alcun preavviso e senza che
l’Amministrazione comunale muova ciglio (non trattasi forse di servizi pubblici
che vanno mantenuti, anche se economicamente passivi, con il finanziamento
pubblico ?
Sono certamente meno visibili, ma non meno utili di un concertino per
pochi intimi).
La domanda che mi pongo è questa: il ritorno nei rapporti capoluogo-frazione
ad un passato non molto lontano, in cui a quest’ultima venivano riservate
le briciole (sempre che i rappresentanti santantoninesi, proni
disciplinatamente ringraziassero) è
frutto di una regia occulta, di chi da sempre considera S.Antonino una pezza da
piedi, oppure di un’indifferenza
peraltro non meno colpevole ?
In ogni caso,c’è poco da stare allegri.
Mi dirai: ma allora la Giunta Barberis in due anni non ha fatto proprio nulla per
S:Antonino ?
Certo, le
briciole accompagnate da schiene curve sono arrivate:
- 25.000 € perl’acquisto dell’area di 650 mq. al
termine di via S.Giacomo (non voglio rimettere il dito in una piaga già
ampiamente esplorata);
- 70.000 € per la sistemazione del cimitero, in
attuazione di un progetto della precedente amministrazione;
- 50.000 € per l’acquisto di un fabbricato da
demolirsi in via Cigliano per migliorare l’accesso alla casa Miglietta, da due
anni nel dimenticatoio;
- 12.000 € per l’Ente Emma Cavallone Rotta.
Ricordo che il piano triennale delle opere
pubbliche 2014/2016 prevede investimenti
pari a 6.719.500 €.
Se non sono briciole, cosa sono ?
Ma
l’aspetto tragicomico dello scenario che ho prospettato è dato dal fatto che
quest’Amministrazione io l’ho votata e che se dovessi ritornare nell’urna con
gli stessi candidati la dovrei rivotare, a scanso di danni ancora peggiori.
E’ un po’ come offrire al condannato a morte la
scelta tra l’impiccagione e la fucilazione.
Spero e mi auguro che alla prossima tornata
elettorale qualche concittadino onesto, con le idee chiare e con la schiena
dritta offra alla comunità la propria disponibilità a difendere e tutelare gli
interessi della frazione, con un dettagliato programma, concordato, scritto
e sottoscritto dal candidato Sindaco in
cambio di un appoggio leale e disinteressato.
Se invece si dovesse riproporre, con gli stessi
o con altri attori, il teatro ora i
scena, per S.Antonino (ed anche per Saluggia) saranno anni tristi e di emarginazione economica e sociale.
Buona fortuna."
Ciao alla prossima
e chiunque volesse replicare
può farlo sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it