martedì 11 novembre 2014

PRESENTATO AI COMUNI IL PROGETTO DEL DEPOSITO DI SCORIE


Uno dei circa 8000 comuni italiani dovrà ospitare il deposito di scorie radioattive. Per questo, il 7 novembre, il progetto del deposito (nel disegno) è stato presentato dalla Sogin, la società incaricata del decommissionamento degli impianti nucleari italiani (e quindi anche della gestione delle scorie), all'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), nel corso di un convegno a Milano.


I criteri per la localizzazione dell'impianto sono stati pubblicati a giugno dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra); ora la Sogin dovrà realizzare entro il 4 gennaio 2015 una mappa di idoneità del territorio nazionale. A quel punto i comuni idonei potranno presentare le proprie candidature.

E le candidature attese sono numerose (come è già successo in Svezia): al territorio prescelto, il deposito porterà grandi vantaggi economici, a partire dalle compensazioni, che andranno per il 55% al comune, per il 35% ai comuni limitrofi e per il 10% alla provincia. Inoltre, dato che l'impianto sorgerà all'interno di un Parco tecnologico, sono previste importanti ricadute positive dall'indotto, anche in termini occupazionali.

Sono tutti elementi ben chiari: «Se una realtà locale non viene coinvolta nel percorso informativo, iniziative come questa avrebbero vita difficile, se non impossibile. Noi ci rendiamo disponibili a una visione d'insieme. Dobbiamo fare questo passo o perderemo molte occasioni», ha affermato Andrea Ballarè, sindaco di Novara e presidente di Anci Piemonte.

Dall'inizio dei lavori, come ha spiegato il Giuseppe Zollino, presidente della Sogin, serviranno «quattro anni per costruire il tutto. A iter completato, entro il 2024 il deposito sarà pronto». Sarà costruito in superficie e ospiterà definitivamente tutte le scorie radioattive di basso e medio livello prodotte in passato dalla centrali nucleari italiane e quelle che ancora vengono prodotte dalle attività mediche, industriali e di ricerca. Le scorie di alto livello saranno invece custodite nel deposito solo temporaneamente, in attesa di una soluzione definitiva.


(FONTE – NUCLEARE NEWS – CLICCA QUI)