Siamo in situazione di attenzione, ma non di patologiA
Sogin, la società che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari, "ha raggiunto il livello minimo del programma", quindi al momento siamo in una "situazione di attenzione ma non di patologia" per quanto riguarda eventuali ritardi. Lo ha assicurato il componente del collegio dell'Autorità per l'Energia, Alberto Biancardi, intervenendo a un'audizione alla commissione Industria del Senato.
"A oggi - ha aggiunto il commissario - il decommissiong è al 27-28% e c'è la partita del deposito". Biancardi rispondeva a una domanda sull'aumento degli oneri della componente A2 in bolletta, quella che riguarda appunto i costi per il decommissioning nucleare: si tratta di una voce che è passata dai 167 milioni di euro del 2013 ai 323 del 2014, ma ha assicurato che "il fatto che ci sia un incremento dell'aliquota in un determinato periodo non è sintomo che le cose stiano andando bene o male".
Certamente, ha riconosciuto, "siamo di fronte a un momento critico, su cui si è attivato da tempo un confronto con Sogin perché c'è stata una ridefinizione del loro programma e quindi delle aliquote". Inoltre "a un tentativo di accelerazione si sovrappone un avvio di costi sulla questione deposito e quindi questo ha portato fisiologicamente a un aumento perché si sta pagando per il deposito, per esempio per le attività di comunicazione messe in atto, che costano". In ogni caso, l'Autorità ha assicurato il proprio impegno "perché non ci sia ritardo, dal momento che a un rallentamento molto forte dell'attività corrisponde un aumento costi. C'è in atto un confronto, non ci sono segnali particolarmente allarmanti". Ai rilievi del presidente della commissione, Massimo Mucchetti, che ha ricordato come Sogin abbia quantificato in 150 milioni il costo del rallentamento delle attività, Biancardi ha risposto: "Anche per noi c'è un elemento di preoccupazione, ma quello che abbiamo fatto è stato applicare la norma vigente: i risultati portati da Sogin rispetto ai programmi per adesso hanno consentito di andare avanti in situazione di fisiologia. Il livello minimo del programma è stato raggiunto".
Insomma, l'Autorità ha la "situazione sotto controllo, il confronto avviene milestone per milestone". In ogni caso, ha concluso, "la vera partita" si giocherà sul deposito: "Dovremo cercare di capire se riesce davvero a partire e fare in modo che l'attività venga fatta a un costo sostenibile".
(FONTE - ANSA)