martedì 22 settembre 2015

IL TAR PIEMONTE BOCCIA LA SOSPENSIVA. NON IL RICORSO DEL COMUNE DI GUARENE


Grazie ad un nostro fedelissimo lettore, più che figlio dei fiori, amante delle erbe aromatiche, al secolo Rino Rosma, siamo venuti a conoscenza di un articolo pubblicato da La Repubblica, Edizione di Torino, il 19 settembre scorso. 

Il titolo appare eloquente: “Ufficio postale chiuso, il Tar respinge il ricorso del Comune di Guarente”.

Il contenuto, all’apparenza,  anche: “Il Tar del Piemonte ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dal comune di Guarene (Cn) contro la decisione di poste italiane di chiudere uno dei due uffici postali. Nell'ordinanza, il giudice amministrativo ritiene che l'atto impugnato dal comune "non sembra poter causare al Comune un danno grave e irreparabile, tenuto conto che continua ad essere operante l'altro ufficio postale in frazione Vaccheria a distanza non irragionevole dall'ufficio soppresso". Il dispositivo dell'organo di giustizia amministrativa chiarisce inoltre che il provvedimento di Poste italiane è "meramente attuativo del piano di interventi 2014, trasmesso da poste italiane all'Agcom nel rispetto del contratto di programma", rilevando che il comune di Guarene "non ha impugnato il piano". La recente ordinanza, ribadisce l'orientamento dell'azienda verso un processo di consolidamento inclusivo che mette al centro dei propri interessi la persona. Il piano di razionalizzazione di poste italiane, tra l'altro condiviso con l'Agcom, non ne inficia la capillarità sul territorio. Al contrario, afferma la presenza dell'ufficio postale come presidio fondamentale per cittadini e istituzioni.”

A beneficio delle nostre numerose lettrici e numerosi lettori, e, dell’amico Rino Rosma, è bene chiarire che il TAR Piemonte non ha respinto il ricorso, ma con apposita ordinanza ha unicamente respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento di Poste Italiane, non avendo ravvisato la presenza simultanea dei due elementi necessari per la sua  concessione, cioè il "fumus boni iuris" ed il danno grave ed irreparabile prodotto dal provvedimento impugnato.

Il ricorso verrà discusso e deciso in seguito con sentenza, che non è detto debba necessariamente ricalcare il contenuto dell'ordinanza.

Ciao alla prossima e
chiunque volesse
liberamente replicare
può farlo sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it