ROSARIO BIFULCO - AD MITTEL |
MILANO - 24 dicembre 2015
Prende forma la nuova Mittel di Rosario Bifulco, dallo scorso 16 novembre amministratore delegato della finanziaria. Ieri si è tenuta l’assemblea della finanziaria, una riunione durata meno di un’ora, nel corso della quale Bifulco è stato confermato all’unanimità, dopo la nomina ad amministratore delegato lo scorso 16 novembre. Inoltre sono state approvate alcune modifiche statutarie di natura tecnica. La riunione dei soci è stata però l’occasione per fare il punto sulla nuova strategia della finanziaria. Negli ultimi anni, del resto, ci hanno provato in tanti a imprimere una svolta a Mittel, la più antica tra le società quotate a Piazza Affari ma da un pò di tempo alla ricerca di un’identità e di una missione definite. Ora toccherà a Bifulco, ex amministratore delegato di Lottomatica ed ex presidente esecutivo di Sorin, individuare un percorso per far crescere la finanziaria, ormai uscita dall’orbita del suo storico presidente, Giovanni Bazoli, e finita in quella degli imprenditori Stocchi, primi azionisti con il 22,6% del capitale.
«Sto preparando il piano strategico che ritengo di poter portare sul mercato a febbraio» ha sottolineato Bifulco ai soci riuniti in assemblea. Il manager, che è anche azionista di Mittel con il 6,8% a fronte di un investimento personale di 9 milioni, ha dato un chiaro messaggio di quello che intende costruire nei prossimi mesi. In primo lugo, ha chiarito Bifulco, a cui il cda ha affidato pieni poteri, l’obiettivo è fare di Mittel «una holding di partecipazioni attiva sul mercato» che investa in società italiane «del settore industriale», puntando a «quote di maggioranza» in aziende «non quotate». Una focalizzazione sul private equity, dunque, dopo che è naufragata la virata sull’advisory dell’ex amministratore delegato Arnaldo Borghesi, uscito in modo burrascoso e con una buonuscita di 3,3 milioni nel marzo del 2014. «Ci sono già dossier che stiamo studiando e speriamo di portare presto sul mercato» ha detto Bifulco, indicando nell’”health-care” il primo possibile investimento. Ma le valutazioni sono ad ampio spettro e coinvolgono «14 campi diversi». «Certamente il “life science” che ha caratterizzato in modo importante la mia vita professionale, ma non solo». Escluso un interesse per Kos del gruppo Cir, ritenuto un target troppo grosso. La campagna acquisti sarà in parte finanziata da una serie di dismissioni già messe in cantiere. Le risorse arriveranno dalla vendita di gran parte delle attuali attività, in particolare quelle immobiliari, ma anche delle poche quote bancarie rimaste in portafoglio (18 milioni di euro in azioni Ubi e Intesa) e di quella in Livanova (la società nata dalla fusione tra Sorin e Cyberonics), considerata «non strategica».
La taglia degli investimenti sarà attorno ai 30 milioni, per aziende con un ebitda vicino ai dieci milioni, una «leva contenuta» e «un buon cash flow». Il manager inoltre punta anche a semplificare Mittel, in cui «una gestione un pò complessa» ha generato una stratificazione «di problemi, crediti, partecipazioni», e ridurre i costi, troppo alti per una holding. Tra questi, quello del debito, pari a circa un 6% all’anno. Lo stesso tasso del bond da 100 milioni, in scadenza nel 2019 di cui il manager vorrebbe liberarsi anticipatamente. «Prima dell’operazione ho incontrato tutti gli azionisti, incluso Stocchi. Gli ho presentato le mie idee, credo che ci ritroviamo. Il tema è sempre quello della creazione di valore: bisogna ridurre i costi e generare cassa».