La spending review va avanti E sotto la scure
finiscono le spese per mobili e arredi, per le auto, per i beni servizi
informatici, per gli studi e di incarichi di consulenza. In una circolare indirizzata
agli enti pubblici (la numero 12 del 2016, firmata il 23 marzo del 2016), la
Ragioneria generale dello Stato mette nero su bianco gli obblighi di
risparmio di spesa rispettare nel bilancio di previsione 2016 alla luce delle
disposizioni introdotte dalla legge di stabilità 2016 ed al decreto-legge
milleproroghe.
In particolare, sono previsti tagli alle spese per acquisti arredi che, si precisa, non possono superare il 20% della spesa sostenuta e media negli anni 2010 e 2011, "se non destinati all'uso scolastico e dei servizi dell'infanzia, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili". E ancora, scure sulle consulenze: le spese per studi e incarichi non possono essere superiori al 20% di quella sostenuta nel 2009. Sforbiciata anche per le spese destinate a computer e ai servizi informatici. "L'obiettivo annuale, da raggiungere alla fine del triennio 2016-2018, e pari al 50% della spesa annuale media alla gestione del solo settore informatico relativa al triennio 2013-2015", si legge nella circolare. Viene quindi a ribadito il divieto per tutto 2016 per le pubbliche amministrazioni di acquistare autovetture.
(FONTE - GIOVANNI GALLI - ITALIA OGGI)
In particolare, sono previsti tagli alle spese per acquisti arredi che, si precisa, non possono superare il 20% della spesa sostenuta e media negli anni 2010 e 2011, "se non destinati all'uso scolastico e dei servizi dell'infanzia, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili". E ancora, scure sulle consulenze: le spese per studi e incarichi non possono essere superiori al 20% di quella sostenuta nel 2009. Sforbiciata anche per le spese destinate a computer e ai servizi informatici. "L'obiettivo annuale, da raggiungere alla fine del triennio 2016-2018, e pari al 50% della spesa annuale media alla gestione del solo settore informatico relativa al triennio 2013-2015", si legge nella circolare. Viene quindi a ribadito il divieto per tutto 2016 per le pubbliche amministrazioni di acquistare autovetture.
(FONTE - GIOVANNI GALLI - ITALIA OGGI)