Come funziona il progetto nato due anni fa a Saluggia nella cooperativa agricola Valverde
Andrea Costa, amministratore delegato della cooperativa agricola Valverde di Saluggia |
«Allevare bene è meglio che curare». Parola di Andrea Costa,
amministratore delegato della cooperativa agricola Valverde di Saluggia,
che ha deciso di mettere al bando gli antibiotici nell’allevamento dei
suoi polli, come attestato dall’etichetta di cui può fregiarsi la linea
Premium di Pollo dal Piemonte, che certifica che il pollo è allevato
senza uso di antibiotici. Si tratta di un’informazione approvata dal
ministero delle Politiche agricole.
«Alleviamo bene, non curiamo - dice Andrea Costa -. E’ il punto di
arrivo di un percorso di ricerca perseguito attraverso programmi di
miglioramento della salute degli animali e dell’ambiente, grazie a
migliori condizioni negli allevamenti e alla minore densità,
all’utilizzo di nutrienti di alta qualità e a un’attenzione costante ai
polli da parte dello staff medico-veterinario. Stare attenti a ciò che
mangiamo è un gesto d’amore, verso noi stessi e le generazioni future».
Il progetto di Gran Selezione è nato due anni fa, «con l’obiettivo di
produrre polli in salute, senza uso di farmaci» e significa un pollo
allevato nelle campagne piemontesi, alla luce naturale, con nutrienti di
alta qualità. «I nostri allevamenti – dice Costa - sono rispettosi del
benessere degli animali e applicano norme ancora più stringenti di
quelle previste relative alla densità di allevamento, alla velocità di
crescita e alla presenza di arricchimento ambientale».
La linea di polli allevati a Saluggia lo scorso anno, a Expo, aveva
ricevuto il premio «Good Chicken», l’importante riconoscimento
internazionale voluto da Ciwf, la più importante associazione al mondo
che lavora per la protezione e il benessere degli animali negli
allevamenti. «I consumatori - dice Elisa Bianco, responsabile del
settore Alimentare di Compassion in world farming - sono sempre più
consapevoli del legame tra l’elevato uso di antibiotici negli
allevamenti e lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci. L’utilizzo
di razze più robuste a lento accrescimento, l’allevamento a basse
densità e la possibilità di avere accesso a un’area esterna, significa
che i polli hanno una salute migliore».
(FONTE
- Giuseppe Orrù -