Nle nostro precedente brano titolato:
FONDI DEL NUCLEARE: ED ADESSO ABBASSATE LE TASSE AI CITTADINI !!!
(Per leggerlo CLICCA QUI)
AVEVAMO SPIEGATO CHE SUI FONDI DEL NUCLEARE AVEVAMO RAGIONE… ED ABBIAMO RICHIESTO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER DI USARLI PER ABBASSARE LE TASSE AI CITTADINI SALUGGESI !!!
Oggi forniamo un'ulteriore
approfondimento alla ricerca di soluzioni che possano giovare direttamente ai
cittadini, in modo particolare alle fasce sociali meno abbienti.
I° - L’obiezione di fondo che
impedirebbe di usare gli indennizzi a copertura di spese correnti, nasce dal
fatto che si tratterebbe di entrate di
carattere non strutturale, non certe nell’importo e nei tempi di erogazione,
per cui il loro utilizzo a copertura di spese correnti contrasterebbe col principio
della certezza del bilancio.
Incominciamo col precisare che gli indennizzi
sono erogati in forza di legge, vigente a tempo indeterminato, non a scadenza predeterminata ( l.
368/2003), al pari di tutte le entrate comunali, specie quelle trasferite
annualmente dallo Stato, per cui la
certezza legale della loro erogazione non è dubitabile. Tra parentesi ricordiamo che a tutt’oggi i
Comuni non sono in grado di precisare quali saranno i trasferimenti statali per
l’anno 2013, quindi il declamato, sacro, inviolabile principio della certezza
del bilancio, per inadempienza statale, va a donne di facili costumi. L’entrata proveniente dagli indennizzi del
nucleare ha quindi natura strutturale dal momento che la legge che li ha
istituiti è vigente sino al momento in cui venga o modificata o abrogata, così come per tutti gli altri cespiti di
entrata. Naturalmente potrà essere utilizzata solo dopo che siano stati
precisati l’importo e la scadenza del credito.
II° - Altra preclusione
all’utilizzo degli indennizzi a copertura di spese correnti deriverebbe dal
fatto che non sono certi l’importo ed i
tempi di erogazione.
Le vicende che stanno vivendo tutti i Comuni
d’Italia in questi mesi ed in questi giorni ci insegnano però che il bilancio
comunale non è un mantra, ma può essere modificato sino al 30 novembre
dell’anno corrente. Acquisita la certezza dell’importo e della scadenza del
credito, l’immediata sua destinazione è assolutamente legittima.
III° - L’ultima questione sul
tappeto nasce dal fatto che le prescrizioni dettate dal CIPE consentirebbero l’utilizzo degli indennizzi esclusivamente a copertura di spese di
investimento. Premesso che la legge n368/2003 non pone affatto tale
limitazione e che quindi al CIPE non è consentita un’interpretazione contraria
alla legge, occorre dare attenta lettura del testo del Decreto 14.07.2013.
Il passo che interessa è il seguente:
” Le suddette risorse fi nanziarie dovranno essere destinate alla
realizzazione di interventi mirati all’adozione di misure di
compensazione in campo ambientale e in particolare in materia
di: tutela delle risorse idriche; bonifi ca dei siti inquinati; gestione dei rifi uti; difesa
e assetto del territorio; conservazione
e valorizzazione delle aree naturali protette e tutela
della biodiversità; difesa del mare e dell’ambiente costiero;prevenzione
e protezione dall’inquinamento atmosferico, acustico
ed elettromagnetico; interventi per lo
sviluppo sostenibile”.
Le due voci che ora ci interessano, in quanto
aprono la porta a copertura di spese correnti sono:
- “gestione
dei rifiuti”, che presuppone la possibilità di accollare al Comune,
direttamente o indirettamente con strumenti di sgravio, parte dei costi del
servizio. Se anche la legge impone la copertura totale per via tariffaria del costo del servizio,
non impedisce di sgravare i contribuenti, eventualmente per fasce di reddito.
- “interventi
per lo sviluppo sostenibile”.
Con l’aiuto di internet ho
approfondito il significato e la portata di tale disposizione, che mi sento di poter in estrema sintesi
definire quale processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico e sociale, assicurando al contempo una gestione delle risorse compatibile, in modo tale che i benefici di
oggi non si tramutino in pregiudizi per le generazioni future .
Ciò significa che è possibile finanziare con gli
indennizzi spese sia di investimento che correnti volte al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale,
economico e sociale.
Ed oggi, in piena crisi economica,
con tassi di disoccupazione record, il primo strumento per il miglioramento
della condizione economica e sociale dei cittadini è quello della riduzione
della pressione tariffaria e tributaria, ritornando a tariffe ed aliquote
2011/2012.
Di seguito possiamo immaginare interventi di sostegno del reddito
delle famiglie meno abbienti (SALUGGIA SOCIAL CARD o qualcosa di simile).Sono poi possibili
bandi per l’assegnazione di contributi per l’installazione di impianti
fotovoltaici o di produzione di energia alternativa (pompe di calore) di tipo
domestico, oppure per la produzione agricola biologica, ma in questo campo non
è possibile porre limiti alla fantasia.