La Repubblica edizione di Genova, di martedì 5 novembre
2013, riferisce dell mosse del Nuovo Amministratore Delegato di Sogin: “ Cura
Casale per la Sogin…. sotto la guida del nuovo Amministratore delegato, la
Sogin, la società pubblica (interamente partecipata dal ministero
dell’Economia) incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani
e della gestione dei rifiuti radioattivi provenienti dalle attività industriali,
di ricerca e di medicina nucleare. Il nuovo amministratore delegato, Riccardo
Casale, ex presidente dell’Amiu (AMIU è una delle principali aziende italiane
operanti nel settore ambientale e dei servizi di pubblica utilità), ha subito
varato una profonda riorganizzazione all’interno della società.
Le unità di staff, che lavorano in stretto contatto
con i vertici, sono state ridotte a cinque, mentre lo stesso Casale ha già
stabilito di costituire una divisione ad hoc per la definizione del deposito
nazionale. Ciò che resta del nucleare all’italiana non è affatto una piccola
cosa. E Casale ha scelto fin dall’inizio del suo mandato di lavorare su un
doppio binario, riforma della governance e nuova struttura organizzativa.
Rimasta a lungo impantanata in attesa delle nomine
(i rinvii sono stati addirittura quattro), ora la Sogin sta cominciando a
muoversi secondo le nuove direttive. Il primo passo è stato lo sfoltimento
delle unità di staff che da nove sono passate a cinque (quattro delle quali
rispondenti direttamente a Casale). Le attività, invece, sono riunite in
quattro divisioni. Al lavoro dal 20 settembre insieme al nuovo presidente
Giuseppe Zollino, Casale si sta in sostanza dedicando alla più grande bonifica
ambientale della storia del nostro Paese. Oltre alle quattro centrali nucleari
italiane di Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta)
e l’impianto Fn di Bosco Marengo (Alessandria), Sogin gestisce infatti la
bonifica degli ex impianti di ricerca Enea di Saluggia (Vercelli), Casaccia
(Roma) e Rotondella (Matera).”