mercoledì 7 maggio 2014

TENTARONO DI FERMARE TRENO NUCLEARE CHIESTA CONDANNA PER ABBÀ E 3 ATTIVISTI



Condannare i quattro attivisti che, la notte del 7 febbraio 2011, tentarono di bloccare il treno che stava trasportando scorie nucleari da Saluggia (Vercelli) verso la Francia. La richiesta di condanna è stata formulata oggi a Torino dal pm Giancarlo Avenati Bassi. Il blitz dei No Nuke sera avvenuto all'altezza di Condove, in Valsusa. A processo ci sono quattro attivisti, tra cui Luca Abbà, il No Tav caduto da un traliccio durante una protesta in Valsusa l'anno successivo. Per lui la richiesta di condanna più alta, a un anno e mezzo di reclusione, mentre per gli altri tre la procura ha chiesto pene tra i tre e i dieci mesi. Sempre ieri, poi, si è celebrata anche l’ultima udienza del processo che vede alla sbarra Marco Bruno, il militante No Tav che il 28 febbraio 2012 era stato ripreso in un video mentre dava della «pecorella» a un carabiniere che presidiava l'autostrada durante una manifestazione No Tav in Valsusa. Nel corso del processo il pm Nicoletta Quaglino aveva chiesto una pena di sei mesi per oltraggio a pubblico ufficiale. Il legale del ragazzo ha chiesto oggi l'assoluzione «perché il fatto non costituisce reato». Secondo l'avvocato infatti quelle frasi ricadrebbero nel  «diritto di satira e di critica». Nella sua arringa il legale ha spiegato che Marco Bruno «perde le staffe» in un monologo «potenzialmente insultante» che quelle frasi sarebbero state «un atteggiamento di sfottò, non come persona fisica al carabiniere, ma riferite in generale alla presenza delle forze dell'ordine che stazionavano sull'autostrada». L’udienza è stata rinviata al 19 giugno.

(FONTE – IL GIORNALE DEL PIEMONTE)