sabato 7 giugno 2014

IL CONSIGLIO COMUNALE FINISCE IN RISSA


Nell’articolo a firma di Emanuele Pedrazzini (ex – consigliere di minoranza nella passata legislatura comunale, per il gruppo di centro – sinistra della defunta Comunità Saluggese), uscito ieri sul bisettimanale La Sesia di Vercelli, che trovate ancora in edicola si racconta la cronaca dell’ultimo Consiglio Comunale di Saluggia:
“Che a Saluggia sia difficile – per non dire impossibile – assistere a un consiglio comunale senza che questo degeneri in bagarre purtroppo è cosa nota. Attori principali – anche nella seduta di martedì – l’assessore Libero Farinelli e Paola Olivero, esponente della minoranza. E così anziché affrontare il tema della serata, ovvero l’istituzione di un gruppo di lavoro consigliare che “esaminasse le notizie apparse sui mezzi di informazione riguardante le presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti Sogin”, divenute oggetto d’indagine della magistratura, al discussione si è presto spostata su tutt’altro e il normale confronto democratico si è trasformato in bagarre, invocata a più riprese da Farinelli (anche con pugni ironici sul tavolo) nel corso della serata. La seduta si è presto incagliata tra reciproci scambie di accuse: da un lato la minoranza a lamentare l’ostruzionismo portato avanti dal sindaco Firmino Barberis e dal “capo politico” della maggioranza nei confronti dell’opposizione, “tenute fuori dalle informazioni riguardanti il nucleare”, e ad accusare la giunta di mancata trasparenza circa gli incontri con Sogin e i ministeri competenti”, dall’altro Farinelli che con fierezza, ha rivendicato la decisione di escludere la Olivero dagli incontri in quanto “persona non gradita agli incontri istituzionali fintanto che avesse mantenuto comportamenti ritenuti distruttivi e lesivi dell’immagine di Saluggia”.
Così in breve la discussione è scivolata lungo una china del tutto diversa. Il clima si è via via scaldato sempre di più., tanto che il sindaco ha dovuto prima zittire più volte sia l’assessore che il suo capogruppo Vallino, poi togliere la parola alla Olivero, che, per tutta risposta, ha accusato la maggioranza di volerle “nascondere le fatture riguardanti gli affidamenti diretti relativi alla ditta Milano Muratori che è dei figli della vicesindaco Cotevino.” “Vergognatevi: vai a vedere come gestivano certe persone I servizi sociali” è stata la contraccusa lanciata da Farinelli e dai banchi della maggioranza agli indirizzi della consigliera (con un’allusione forse, al padre Giovanni, fondatore di Vita Tre, ex sindaco e amministratore saluggese). La parola fine alla discussione, dopo la bocciatura della proposta delle minoranze e ben due ore di feroce dibattito, l’ha dovuta mettere il segretario comunale: su precisa richiesta della consigliera Olivero, circa il rispetto del regolamento, ha laconicamente sentenziato “A Saluggia cosa fate I regolamenti se poi nessuno li rispetta ?”.
A consiglio chiuso, la discussione è poi proseguita in modo acceso su due diversi fronti. Da un lato Paola Olivero, Adelangela Demaria e Margherita Cotevino a urlarsi in faccia a vicenda in merito agli attacchi lanciati dalla prima e ritenuti offensivi dalle altre due; mentre dall’altro si è assistito a una violenta lite verbale tra due cittadini presenti in sala e l’assessore Farinelli, sedata dal maresciallo Ignazio Casti, presente in sala. Se non altro, in questa legislatura, è stata decisa la chiusura della diretta streaming dei consigli: almeno così le brutte pagine della democrazia saluggese non finiscono su internet e rimangono confinate tra le mura del Palazzo comunale. Questo sì che sarebbe un brutto spot per il paese.”

Ciao alla prossima e
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