Nell’articolo
a firma di Emanuele Pedrazzini (ex – consigliere di minoranza nella passata
legislatura comunale, per il gruppo di centro – sinistra della defunta Comunità
Saluggese), uscito ieri sul bisettimanale La Sesia di Vercelli, che trovate
ancora in edicola si racconta la cronaca dell’ultimo Consiglio Comunale di
Saluggia:
“Che a Saluggia sia difficile – per non dire
impossibile – assistere a un consiglio comunale senza che questo degeneri in
bagarre purtroppo è cosa nota. Attori principali – anche nella seduta di
martedì – l’assessore Libero Farinelli e Paola Olivero, esponente della
minoranza. E così anziché affrontare il tema della serata, ovvero l’istituzione
di un gruppo di lavoro consigliare che “esaminasse le notizie apparse sui mezzi
di informazione riguardante le presunte irregolarità nell’assegnazione degli
appalti Sogin”, divenute oggetto d’indagine della magistratura, al discussione
si è presto spostata su tutt’altro e il normale confronto democratico si è
trasformato in bagarre, invocata a più riprese da Farinelli (anche con pugni
ironici sul tavolo) nel corso della serata. La seduta si è presto incagliata
tra reciproci scambie di accuse: da un lato la minoranza a lamentare
l’ostruzionismo portato avanti dal sindaco Firmino Barberis e dal “capo
politico” della maggioranza nei confronti dell’opposizione, “tenute fuori dalle
informazioni riguardanti il nucleare”, e ad accusare la giunta di mancata
trasparenza circa gli incontri con Sogin e i ministeri competenti”, dall’altro
Farinelli che con fierezza, ha rivendicato la decisione di escludere la Olivero
dagli incontri in quanto “persona non gradita agli incontri istituzionali
fintanto che avesse mantenuto comportamenti ritenuti distruttivi e lesivi dell’immagine
di Saluggia”.
Così in breve la discussione è scivolata lungo una
china del tutto diversa. Il clima si è via via scaldato sempre di più., tanto
che il sindaco ha dovuto prima zittire più volte sia l’assessore che il suo
capogruppo Vallino, poi togliere la parola alla Olivero, che, per tutta
risposta, ha accusato la maggioranza di volerle “nascondere le fatture
riguardanti gli affidamenti diretti relativi alla ditta Milano Muratori che è
dei figli della vicesindaco Cotevino.” “Vergognatevi: vai a vedere come
gestivano certe persone I servizi sociali” è stata la contraccusa lanciata da
Farinelli e dai banchi della maggioranza agli indirizzi della consigliera (con
un’allusione forse, al padre Giovanni, fondatore di Vita Tre, ex sindaco e
amministratore saluggese). La parola fine alla discussione, dopo la bocciatura
della proposta delle minoranze e ben due ore di feroce dibattito, l’ha dovuta
mettere il segretario comunale: su precisa richiesta della consigliera Olivero,
circa il rispetto del regolamento, ha laconicamente sentenziato “A Saluggia
cosa fate I regolamenti se poi nessuno li rispetta ?”.
A consiglio chiuso, la discussione è poi proseguita
in modo acceso su due diversi fronti. Da un lato Paola Olivero, Adelangela
Demaria e Margherita Cotevino a urlarsi in faccia a vicenda in merito agli
attacchi lanciati dalla prima e ritenuti offensivi dalle altre due; mentre
dall’altro si è assistito a una violenta lite verbale tra due cittadini
presenti in sala e l’assessore Farinelli, sedata dal maresciallo Ignazio Casti,
presente in sala. Se non altro, in questa legislatura, è stata decisa la
chiusura della diretta streaming dei consigli: almeno così le brutte pagine
della democrazia saluggese non finiscono su internet e rimangono confinate tra
le mura del Palazzo comunale. Questo sì che sarebbe un brutto spot per il
paese.”
Ciao alla
prossima e
chiunque volesse
replicare
ci trova sempre
qui:
marco.pasteris@yahoo.it