IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SERGIO CHIAMPARINO |
SALUGGIA. Se la Regione dovesse riuscire a
uscire dall'impasse della mancanza di risorse, nel comprensorio
industriale Sorin di Saluggia - uno dei distretti biomedicali più grandi
d'Europa con oltre 1800 addetti, un indotto con altri 2mila posti e
oltre 1,2 miliardi di fatturato - Sergio Chiamparino potrebbe trovare
qualche potente alleato. Le aziende leader del settore chiedono
attenzione e sostegno per far crescere la domanda della sanità
piemontese, si lamentano per i tempi ancora troppo lunghi con cui
vengono pagati dalle Asl (250 giorni invece dei 90 giorni promessi). In
cambio sono pronti a valutare una collaborazione per partecipare al
progetto della Città della Salute. "Siamo interessati a conoscere il
progetto e collaborare", dice senza indugi Gustavo Denegri, il
presidente di Diasorin, che produce e commercializza a livello mondiale
test per esami del sangue e nel settore della diagnostica in vitro.
"Siamo pronti a valutare", interviene il presidente di Sorin Rosario
Bifulco, il quale tuttavia sottolinea che la quota di mercato della sua
azienda è ancora bassa in Piemonte: "Quello locale è un mercato più
piccolo rispetto a quello di altre regioni".
Il presidente del Piemonte ieri mattina ha visitato il grande polo biomedicale, una vocazione industriale nata da un processo di riconversione partito con la dismissione delle attività legate alla sperimentazione nucleare a favore della ricerca in ambito biomedico. "Un'esperienza che guarda al futuro del nostro Piemonte - commenta Chiamparino - Un'eccellenza poco conosciuta che è invece importante valorizzare". L'obiettivo, è la tesi del presidente, è intervenire sulle emergenze delle aziende in crisi ma in parallelo sostenere "quelle realtà che già ora stanno trainando la nostra economia". Un'opinione condivisa da Gianfranco Carbonato, che chiede riduzione dell'Irap per chi esporta e credito d'imposta per chi fa ricerca. Il presidente di Confindustria Piemonte invita anche la politica a giocare in attacco, in particolare incentivando la ricerca, anziché in difesa. "Il fatto che la politica si renda conto, sia a livello nazionale sia a livello locale, quale siano le realtà di eccellenza è essenziale per definire una vera politica industriale".
Alle richieste che arrivano dai vertici delle quattro realtà del polo di Saluggia (SorinGroup, leader mondiale nei dispositivi medicali per la cardiochirurgia, DiaSorin, Alvimedica, che produce supporti per angioplastica coronarica e periferica, e GiPharma, che produce farmaci iniettabili liquidi e liofilizzati), Chiamparino risponde che la Regione è pronta a fare la sua parte per tentare di accorciare ancora i tempi di pagamento ("abbiamo fatto una variazione di bilancio per scendere a 0 giorni") e far crescere la domanda da parte della sanità piemontese.
Spiega: "Una soluzione potrebbe arrivare da acquisti più concentrati, o
capitolati che possano favorire chi fa le offerte migliori in termini
di rapporto qualità-prezzo. Coniugando le logiche del libero mercato con
la valorizzazione delle nostre eccellenze".
(FONTE
- LA REPUBBLICA TORINO -
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