Apprendiamo dal sito del Partito Democratico
piemontese dell’intervento dell’Onorevole Luigi Bobba, Sottosegretario al
Lavoro nel Governo Renzi, relativo all’individuazione del Deposito Nazionale
per le scorie nucleari ospitate a Saluggia dal lontano 1979 (Cfr. – Deliberazione Consiglio Comunale –
n. 32 del 09 marzo 1979).
Testualmente il
Sottosegretario Bobba così si esprime: “Sono molto
soddisfatto per l’approvazione da parte del Consiglio regionale del
Piemonte della mozione sulla denuclearizzazione presentata da Sel e
approvata a larga maggioranza”. Così il sottosegretario al Lavoro Luigi
Bobba, vercellese. “Il documento – dice Bobba – non solo impegna il
presidente Chiamparino in qualità di presidente della Conferenza delle
Regioni a chiedere al Governo di rispettare i tempi per la costruzione del
deposito nazionale, ma anche dà mandato alla Commissione Ambiente di farsi
soggetto d’inchiesta, avviando audizioni e sopralluoghi per raccogliere
il maggior numero di informazioni sullo stato di avanzamento del
decommissioning”.
“In questi anni – aggiunge –
abbiamo condotto in Parlamento una dura battaglia affinché il Governo
individuasse la sede del deposito unico nazionale. Sono stati
presentati interrogazioni, mozioni, emendamenti. Ben venga quindi questo
atto del Consiglio regionale del Piemonte”. “Sono certo – conclude – che
il Governo Renzi riuscirà a risolvere un problema che i precedenti
esecutivi hanno preferito mettere a latere delle proprie agende”. (Clicca QUI)
Esprimiamo
alcune semplici considerazioni:
1) IL PIEMONTE CAMBIA VERSO: prendiamo atto dell’inversione di marcia compiuta dal Sottosegretario
On.le Bobba, che si è adeguato allo slogan Renziano rimangiandosi quanto
dichiarato a La Stampa di Vercelli il 29 gennaio scorso: “«Se il governo mantiene questo
ritmo per definire il sito del deposito unico nazionale delle scorie, avremo
una risposta definitiva tra 26 anni. Servono ben tredici procedure diverse –
dice Bobba – per arrivare alla definizione del progetto del deposito nazionale
unico. Ispra ci ha messo due anni a stabilire questi cri-teri, quindi abbiamo
già un ritardo di due anni, solo per fare il primo passo. Se il ritmo è questo,
allora ci impiegheremo 26 anni solo per completare la fase autorizzativa.
Certo, sono contento anche io che qualcosa si sia finalmente mosso. Ma per
vedere la luce in fondo al tunnel ci vuole un telescopio»;
2) 2100 GIORNI: continuiamo ad essere scettici di
fronte all’ipotesi che questo Governo, al
pari di quelli precedenti, di ogni colore politico, riesca ad attuare quello
che una legge dello Stato, la n. 368/2003, prevedeva : “ La Societa'
gestione impianti nucleari (SOGIN S.p.a.), nel rispetto di quanto previsto
dall'articolo 2 in ordine alle modalita' di attuazione degli interventi,
provvede alla realizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi di
cui al comma 1 , opera di pubblica utilita', dichiarata indifferibile ed
urgente, che dovra' essere completata entro e non oltre il 31 dicembre 2008.”
(Clicca QUI)
3) SIAMO REALISTI, PER ORA, SUL
PONTE SVENDOLA LA BANDIERA BIANCA: per una
volta siamo tentati di credere al Presidente della Regione Puglia, nonché
leader rossoverde di SEL, Nichi Svendola, che riferendosi al Premier Renzi,
così la pensa: “L'impressione e' che siamo ancora alla produzione di annunci, il
rapporto tra promesse e realizzazioni e' mortificante” (Clicca QUI);
Ciao alla
prossima e
chiunque volesse
liberamente replicare
può farlo sempre
qui:
marco.pasteris@yahoo.it