martedì 19 maggio 2015

SCORIE NUCLEARI ? UN’OPPORTUNITÀ “NESSUN RISCHIO CON IL DEPOSITO”

Parla l’ad Sogin: 
“Migliaia di posti di lavoro 
nel sito prescelto e una pioggia di euro”


Migliaia di posti di lavoro per cinque, sei anni, che diventeranno 800 a regime, indotto, un polo di ricerca altamente specializzato sotto casa e Comuni ricoperti di soldi». In teoria dovrebbe essere una lotta senza esclusione di colpi quella tra i Comuni candidati a portarsi a casa il Deposito nazionale unico delle scorie nucleari, come avvenuto in altri Paesi. Ma i vertici di Sogin sanno bene che non sarà così. Anzi, già si alzano barricate nonostante la «Cnapi», la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare il sito, sia ancora segretissima. Figurarsi tra qualche mese, quando centinaia di Comuni scopriranno che il loro territorio è adatto a ospitare la tomba delle scorie nucleari italiane. 

Anche a questo è servito l’Open gate, la prima visita al pubblico delle centrali nucleari del Paese. L’amministratore delegato Sogin, Riccardo Casale, arriva a Trino dopo aver fatto tappa a Caorso. E sulla Cnapi spiega: «Abbiamo individuato decine di macroaree, ognuna delle quali con 4, 5 siti utili, lontani dai centri abitati. Sono tutte aree a cavallo dei confini di più Comuni, più Province e in alcuni casi di più Regioni. Si è tenuto conto soltanto delle caratteristiche fisiche del territorio e non dei confini».

Un messaggio che Sogin cerca di diffondere: «La paura del deposito è irrazionale, perché è sicuro - dice Casale - ma noi dobbiamo rispondere con elementi razionali. È questa la difficoltà più grande». 

I dettagli e il colloquio completo con Casale sul numero in edicola 

(FONTE 
GIUSEPPE ORRU’ 
LA STAMPA VERCELLI)