Carissime Amiche Lettrici
e
Carissimi Amici Lettori,
ho letto con attenzione il
documento trasmesso dai competenti uffici regionali di valutazione ambientale
strategica (VAS) della variante generale del piano regolatore del comune di Saluggia, ed è mia impressione
che in tema di nucleare “LA SUTA…ADESSO FARANNO QUELLO CHE VOGLIONO…”
Mi spiego.
In merito alle problematiche relative alla presenza in
Saluggia del sito nucleare, viene
confermato che lo stesso non è idoneo come sede
di stoccaggio definitivo e che
pertanto l’obiettivo finale delle attività di messa in sicurezza e
disattivazione è il rilascio del sito privo di qualsiasi vincolo radiologico
(prato verde).
“Coerentemente con tali
obiettivi, la Regione ha condiviso la
realizzazione sul sito di azioni e di infrastrutture temporanee, per
incrementare la sicurezza, in attesa della realizzazione del deposito nazionale
e del conseguente raggiungimento del “prato verde”.
L’Ufficio regionale ricorda
in proposito che una delle problematiche che negli ultimi anni ha
caratterizzato i procedimenti autorizzativi inerenti le attività di messa in
sicurezza e disattivazione dell’impianto Eurex – Sogin (ex Enea) è stato
rappresentato dal fatto che il Piano Regolatore Generale Comunale vigente non consente nuove costruzioni
nell’area in cui insiste tale impianto.
“Infatti tutte le
opere realizzate negli ultimi anni presso l’impianto Eurex sono state oggetto o di Ordinanza del Commissario delegato per la messa in sicurezza dei materiali
nucleari (es. tutte le opere connesse all’impianto di cementazione dei rifiuti
liquidi radioattivi CEMEX) che autorizzano la costruzione in deroga al permesso
di costruire o di procedure “speciali”.
“Ciò premesso, la
prescrizione che “nessun permesso o autorizzazione relativa a fabbricati o
impianti potrà essere rilasciata dal Comune prima della individuazione
governativa del sito unico nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari” non
può trovare d’accordo questa Amministrazione (Ndr. – la Regione Piemonte),
poiché non è coerente con la politica perseguita in relazione alla
disattivazione e messa in sicurezza degli impianti del ciclo del nucleare”.
“Si ritiene (Ndr. – afferma la Regione Piemonte) che
lo strumento urbanistico, in coerenza con gli strumenti di pianificazione
territoriale superiori debba consentire la realizzazione di azioni e di
infrastrutture temporanee, finalizzate ad incrementare la sicurezza e
funzionali alla disattivazione degli impianti che dovrà avere come obiettivo
finale il rilascio del sito privo di vincoli radiologici (prato verde).”
Per riassumere quindi:
LA SUTA…ADESSO FARANNO QUELLO CHE VOGLIONO…
E
CIOE’ PROSEGUIRANNO
COME DECISO
DALLA REGIONE PIEMONTE,
POLITICAMENTE
GUIDATA
DAL
PARTITO DEMOCRATICO,
NELLA
realizzazione di azioni e
di infrastrutture temporanee,
finalizzate ad incrementare
la sicurezza
e
funzionali alla
disattivazione degli impianti
che dovrà avere come
obiettivo finale
il rilascio del sito privo
di vincoli radiologici (prato verde).
UN SINCERO APPLAUSO
A COLORO,
DEL
PARTITO DEMOCRATICO LOCALE,
CHE IN QUESTE GIORNI.
DOPO L’ARRIVO
DELLE OSSERVAZIONI
DELLA REGIONE PIEMONTE,
POLITICAMENTE
GUIDATA
DAL
PARTITO DEMOCRATICO,
HANNO GODUTO ED APPLAUDITO,
COME TAFAZZI,
SULLE PRESUNTI CENERI
DEL NUOVO
PIANO REGOLATORE COMUNALE GENERALE
DI SALUGGIA.
Ciao alla prossima e
chiunque volesse liberamente replicare
può farlo sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it