“Argentera, Demonte, Entracque, Gaiola, Limone,
Pietraporzio, Roccasparvera, Sambuco e Valdieri. Sono nove i Comuni della
Granda che faranno ricorso al Tar del Lazio contro la decisione di organizzare
il recapito della posta a giorni alterni. Hanno aderito all’iniziativa
dell’Anci regionale, che coprirà la metà delle spese legali, per chiedere la
sospensione invia cautelare e l’annullamento della delibera con cui l’Agcom ha
autorizzato la sperimentazione di Poste italiane in 90 centri del Piemonte.
A novembre
In provincia di Cuneo, il provvedimento ne interessa 38,
di cui 17 nelle Langhe (dove la corrispondenza un giorno sì e un giorno no è
iniziata a ottobre), 21 nelle vallate cuneesi (dove l’avvio è previsto a
novembre). A livello piemontese, il ricorso guidato dall’Anci è stato
sottoscritto da 41 sindaci, la maggior parte dell’Alessandrino (20) e
dell’Astigiano (12).
Il presidente Anci
«Il risultato è comunque importante, perché ottenuto in
appena due settimane - dice il presidente di Anci Piemonte, Andrea Ballarè -.
Non si tratta di una class action (possibile soltanto dopo che si sarà espresso
il Tar, ndr), ma di un segnale alle Poste: siamo determinati a opporci a questo
piano, deciso senza consultare le Amministrazioni, né preoccuparsi delle
ricadute nei paesi spesso di limitate dimensioni». Gli avvocati rappresentanti
di Anci, Paolo Scaparone e Jacopo Gendre di Torino, hanno ravvisato «numerosi
elementi di illegittimità» nella delibera dell’Agcom e spiegano: «Il servizio
postale deve rispettare i principi di doverosità e continuità: essere
accessibile a tutti e prestato in modo continuativo. Il dimezzamento dei giorni
di recapito è gravemente lesivo dei diritti e degli interessi della comunità,
con il risultato di creare Comuni di serie A e di serie B. Inoltre, la delibera
di Agcom non riporta il pronunciamento obbligatorio della Commissione Europea».
(FONTE
LA STAMPA CUNEO
MATTEO BORGETTO)