martedì 8 dicembre 2015

POSTA S.ANTONINO: PENSIERI DEL GIORNO DOPO






Caro Marco,

se me lo concedi, vorrei concludere il tormentone dell’Ufficio postale di S.Antonino con alcune riflessioni che mi sono balzate alla mente il giorno successivo alla sua riapertura.

Sono infatti stato molto sorpreso della rapidità con cui Poste Italiane ha dato esecuzione all’Ordinanza del TAR: in soli dieci giorni siamo ritornati al 6 settembre! Immaginavo tempi ben diversi, per la formale notifica del provvedimento, per il trascorrere dei termini di impugnazione dello stesso, per la necessità, in presenza di inottemperanza, di diffida a provvedere, per una eventuale richiesta di nomina di un commissario ad acta e così via dilazionando. In sostanza immaginavo che Poste Italiane mirasse ad arrivare al 30 giugno 2016, quando la causa verrà decisa nel merito, rebus sic stantibus, cioè senza muovere foglia.

Passata la sorpresa, mi chiedo come siano stati possibili tempi così inusuali.

 Per quale motivo l’Ufficio di S.Antonino, se pure chiuso al pubblico, è rimasto integralmente attrezzato dei macchinari, i contratti di fornitura dell’energia elettrica ed i collegamenti telefonici non sono stati disdettati, tutta la documentazione è stata conservata impacchettata, pronta ad un nuovo trasloco, non risultano fissati né tempi né modi di riconsegna dei locali, di proprietà comunale?

Evidentemente Poste Italiane aveva pronto il cosiddetto piano “B” al fine di contenere i danni economici conseguenti alla denegata imposizione di ripresa del servizio (ricordo che la fiducia è una cosa seria, difficile da conquistare e facile da perdere ).

 I tempi di reazione dei nostri Amministratori non erano neppure giunti alla messa a fuoco del problema: “”l’Ufficio postale di S.Antonino?: chi è? A che serve?”.

Pace all’anima loro.

Che il Giubileo della Misericordia li fagociti!

Per concludere, la risposta che ho data ai miei dubbi è una sola ( e mi piacerebbe confrontarla con altre ipotesi ): Poste Italiane era perfettamente a conoscenza della debolezza della propria posizione a fronte di una controversia giudiziale e da consumato giocatore d’azzardo ha tentato il bluff. Tutta la sceneggiatura dei burattinai e dei burattini politici sembrava giocare a suo favore. Il delitto appariva perfetto.

Gli è andata male: l’ira (funesta per l’Amministrazione, composta dalle tombali uscite di alcuni membri della Giunta Comunale sommate ai laconici silenzi ed alla totale assenza sul problema della Minoranza consigliare) dei santantoninesi, il loro senso civico e di appartenenza ha prevalso.

Mi auguro che la lezione serva, soprattutto ai santantoninesi, a fronte dei futuri appuntamenti.

Ancora una volta, grazie dell’ospitalità.

Firmato
Costanzo Rosa.