giovedì 13 marzo 2014

LA BOTTA: LA SORIN L’HO SALVATA IO…


Ieri, 12 marzo 2014, su La Stampa edizione di Vercelli, nella rubrica La Posta dei Lettori a pagina 58, è apparsa questa lettera, che trascriviamo e riportiamo integralmente e vi lasciamo gustare..., ricordandovi il brano scritto tempo fa che potete leggere cliccando QUI:

“Il Comune di Saluggia proceda urgentemente,ma attenzione al nucleare. Si dice che i successi abbiano molti genitori, ma anche tentativi maldestri di adozione, come nella vicenda Sorin quello di certi politici regionali di maggioranza che hanno appreso la cosa, per caso, fra un antipasto e uno spumante. Peccato che fino all’approvazione unanime del Consiglio provinciale vercellese dell’Odg proposto dalla sottoscritta, in seno al gruppo Pd e sostenuto fortemente prima di tutti dal presidente Riva Vercellotti e da tutti i colleghi a novembre 2013, nessuno si fosse reso conto della gravità della situazione in cui il comprensorio farmaceutico si dibatteva: la necessità di consolidare la propria presenza con alcuni interventi edificatori indispensabili ed indifferibili in alternativa all’abbandono del sito da parte delle aziende, leader in Europa (1700 posti di lavoro in loco, 3700 del gruppo globale). Con il rischio di perdere anche gli investimenti stranieri, previsti da recenti accordi con alcune di esse, e la creazione di nuovi posti di lavoro. Le richieste delle Aziende e dell’Unione Industriali giacevano da mesi sul tavolo del sindaco e della giunta di Saluggia, ma solo dopo l’intervento provinciale hanno approvato a tempo di record la delibera di indirizzo alla Regione di stralcio dalle aree contigue del Parco del Po, purtroppo in concomitanza con la sentenza che ha determinato la decadenza dell’amministrazione regionale, che è riuscita comunque a dare il parere favorevole in V commissione alla delibera destinata poi all’approvazione della Giunta. La storia però non è finita: la palla è di nuovo nel campo del sindaco di Saluggia. Il progetto infatti dovrà entrare nel Nuovo Piano Regolatore Generale che però il sindaco ha avviato in tutta fretta a febbraio, senza attendere questo fondamentale passaggio per lo sviluppo del nostro territorio. Il sindaco dunque rimedi, tenendo conto di quanto ho già espresso in Consiglio Comunale, ovvero la necessità di distinguere nel Piano Regolatore saluggese le attività biomedicali-farmaceutiche da quelle legate al nucleare, che devono essere blindate ed indirizzate al definitivo allontanamento dal nostro territorio, lungi dal consentirne un ulteriore sviluppo. PAOLA OLIVERO CONSIGLIERE PROVINCIALE PD E CONSIGLIERE COMUNALE PER SALUGGIA”

Restando in attesa di ricevere, nella buca delle lettere il solito volantino autocelebrativo, ringraziamo anticipatamente per aver confermato le nostre supposizioni e torniamo a vedere il nostro cartone animato preferito:


Ciao alla prossima e 
chiunque volesse democraticamente 
replicare ci trova sempre qui: 
marco.pasteris@yahoo.it