venerdì 7 marzo 2014

SORIN – SI PUO’ AMPLIARE: LA V COMMISSIONE REGIONALE DA PARERE POSITIVO.


Giovedì, 06 Marzo 2014 17:48 - Questo pomeriggio, la quinta commissione consiliare ha dato parere positivo alla proposta di deliberazione della Giunta Regionale, presentata dall’Assessore alle Aree protette Gian Luca Vignale, di modifica del confine dell’Area Contigua della Fascia fluviale del Po - tratto torinese, prevedendo nello specifico lo stralcio dell’area corrispondente al Comprensorio Sorin.

Il comprensorio – ha spiegato l’assessore ai parchi e alle aree protette Gian Luca Vignale – è in grande sofferenza a causa dell’impossibilità di procedere all’adeguamento normativo delle strutture esistenti o di permettere a nuovi operatori di entrare a fare parte del polo industriale. Se non avessimo proposto la modifica, tra l’altro anche richiesta dal Comune di Saluggia, il gruppo avrebbe rischiato di delocalizzare la propria attività con la conseguente perdita di una parte consistente degli oltre 1700 posti di lavoro e di un grande valore economico e produttivo per la nostra Regione. Salvaguardare l’occupazione  e contemporaneamente permettere al Piemonte di poter contare su un’eccellenza industriale europea in continua crescita è un atto doveroso e di responsabilità di questa giunta che peraltro non comporta alcuna perdita sotto l’aspetto conservazionistico”.

Le aziende operanti all’interno del polo industriale Sorin (CID Spa, DIASORIN Spa, GIPHARMA srl, SORIN GROUP ITALIA Srl, SORIN SITE MANAGEMENT srl) avevano richiesto lo scorporo delle aree sotto la tutela del Parco del Po per poter sviluppare nuove attività industriali all’interno del sito e poter adeguare gli stabilimenti esistenti alle normative nazionali ed internazionali vigenti.

 La stessa richiesta era stata già avanzata anche dal Comune di Saluggia (VC) alla Regione Piemonte con la finalità di promuovere “lo sviluppo e il mantenimento in loco delle attività che manifestano l’intenzione, anche attraverso l’offerta di lavoro…, di investire a discapito di un momento economico finanziario poco fertile, fermo restando nello specifico la salvaguardia degli aspetti ambientali territoriali che investono la porzione di territorio interessata”.

 “Con questa modifica ci auguriamo -  continua Vignale -  che un gruppo che è passato dai 500 addetti del 2000 ai 1700 del 2013 possa continuare ad aumentare la propria capacità produttiva ed occupazionale diventando una concreta risposta alle politiche di crescita occupazionale”.

FONTE: WWW.GIANLUCAVIGNALE.IT (CLICCA QUI)