Giovedì,
06 Marzo 2014 17:48 -
Questo pomeriggio, la quinta commissione
consiliare ha dato parere positivo alla proposta di deliberazione della Giunta
Regionale, presentata dall’Assessore alle Aree protette Gian Luca Vignale, di
modifica del confine dell’Area Contigua della Fascia fluviale del Po - tratto
torinese, prevedendo nello specifico lo stralcio dell’area corrispondente al
Comprensorio Sorin.
“Il comprensorio – ha spiegato
l’assessore ai parchi e alle aree protette Gian Luca Vignale –
è in grande sofferenza a causa dell’impossibilità di procedere
all’adeguamento normativo delle strutture esistenti o di permettere a nuovi
operatori di entrare a fare parte del polo industriale. Se non avessimo
proposto la modifica, tra l’altro anche richiesta dal Comune di Saluggia, il
gruppo avrebbe rischiato di delocalizzare la propria attività con la
conseguente perdita di una parte consistente degli oltre 1700 posti di lavoro e
di un grande valore economico e produttivo per la nostra Regione. Salvaguardare
l’occupazione e contemporaneamente permettere al Piemonte di poter
contare su un’eccellenza industriale europea in continua crescita è un atto
doveroso e di responsabilità di questa giunta che peraltro non comporta alcuna
perdita sotto l’aspetto conservazionistico”.
Le
aziende operanti all’interno del polo industriale Sorin (CID Spa, DIASORIN Spa,
GIPHARMA srl, SORIN GROUP ITALIA Srl, SORIN SITE MANAGEMENT srl) avevano
richiesto lo scorporo delle aree sotto la tutela del Parco del Po per poter
sviluppare nuove attività industriali all’interno del sito e poter adeguare gli
stabilimenti esistenti alle normative nazionali ed internazionali vigenti.
La
stessa richiesta era stata già avanzata anche dal Comune di Saluggia (VC) alla
Regione Piemonte con la finalità di promuovere “lo sviluppo e il
mantenimento in loco delle attività che manifestano l’intenzione, anche
attraverso l’offerta di lavoro…, di investire a discapito di un momento
economico finanziario poco fertile, fermo restando nello specifico la
salvaguardia degli aspetti ambientali territoriali che investono la porzione di
territorio interessata”.
“Con
questa modifica ci auguriamo - continua Vignale - che un
gruppo che è passato dai 500 addetti del 2000 ai 1700 del 2013 possa continuare
ad aumentare la propria capacità produttiva ed occupazionale diventando una
concreta risposta alle politiche di crescita occupazionale”.
FONTE: WWW.GIANLUCAVIGNALE.IT
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