“Ancora nessuna notizia del
deposito di scorie nucleari, la pazienza è finita”. Il sindaco di Caorso Roberta
Battaglia bacchetta il Governo in merito alla mappa delle aree papabili
a ospitare il futuro deposito nazionale mirato ad accogliere le scorie
radioattive delle centrali nucleari dismesse. Sogin infatti ha
già consegnato la mappa a Ispra, ma dai ministeri ancora non è stata
pronunciata nessuna parola sul tema. Già una prima volta il sindaco di Caorso
Battaglia si era lamentata di questo silenzio. Unico aspetto che parrebbe certo
è l’esclusione di Caorso dai siti papabili.
IL COMUNICATO
DI
ROBERTA BATTAGLIA
“L’attesa sull’individuazione del
deposito di scorie nucleari è estenuante, la pazienza dei nostri territori è
finita”. Il sindaco di Caorso Roberta Battaglia “suona la sveglia” ai
ministeri, a pochi giorni dalla consegna della mappa aggiornata, ancora top
secret, per l’individuazione delle aree di stoccaggio del materiale
radioattivo.
“A distanza di 18 anni, e dopo
l’ennesima melina elettorale, ancora tutto tace sul fronte della localizzazione
del deposito nazionale di scorie radioattive”. “Sogin ha consegnato la mappa a
Ispra, ma dai ministeri ancora non si proferisce parola sul tema. Le
indiscrezioni emerse su Sicilia e Sardegna hanno già provocato accese alzate di
scudi. E questo non stupisce: la secretazione totale dei passaggi e la mancanza
assoluta di trasparenza e di un dialogo con i territori non può che scatenare
rivolte”.
“Caorso ha già dato e in Regione
due risoluzioni approvate all’unanimità hanno confermato l’indisponibilità del
territorio emiliano romagnolo ad ospitare il deposito. Fermo restando questo
‘punto fisso e imprescindibile’, il deposito nucleare è indispensabile per
ospitare le scorie disseminate nel Paese ed è inaccettabile che un
governo che ama dipingersi come decisionista - tanto da arrivare ad approvare
anche una legge elettorale a suon di fiducia - tergiversi su un tema così
importante”.
“A Caorso abbiamo già patito troppi
ritardi sul decommissioning, ora vogliamo una garanzia pubblica sul
cronoprogramma di dismissioni già stabilito, per ridare finalmente ai caorsani
un'area utilizzabile e libera, in tempi decenti. Chiediamo inoltre che siano
previsti investimenti nella scuola di radio protezione, che è unica in Italia e
fonte di attrazione e occupazione per l’intero territorio. Giorno per giorno
seguiamo ogni sviluppo: staremo col ‘fiato sul collo’ di Governo, Regione e
Sogin. L’Italia sta morendo di ritardi”.
(FONTE – PIACENZA24.EU)
Ciao alla prossima
e chiunque volesse
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marco.pasteris@yahoo.it