Master dell’Università del Piemonte Orientale con la
Sogin, la società che segue il decommissioning degli impianti italiani
Lezioni all’università di Medicina
e stage nella centrale nucleare: così nasce il nuovo manager ambientale esperto
in rifiuti radioattivi e smantellamento di impianti. Il master, unico in
Italia, viene organizzato dall’Università del Piemonte Orientale con la Sogin,
società pubblica responsabile del decommissioning in Italia: lo dirige il
professor Michele Arneodo, docente di Fisica della Scuola di Medicina a Novara
e ricercatore al Cern di Ginevra dove partecipa a uno dei due progetti che
hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs. Ai due studenti più bravi
viene garantito uno stage (pagato) di sei mesi in un impianto della
Sogin.
È un corso per ingegneri ma anche
per Medici o laureati in Chimica e tecnologie farmaceutiche, Biotecnologie,
Fisica, Chimica, Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia,
Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. L’ammissione
di dottori con titoli diversi è possibile: la richiesta sarà valutata dalla
commissione selezionatrice. «L’obiettivo è creare un manager che abbia
conoscenze mediche, economiche, sociali e ambientali relative ai rifiuti
nucleari e che sia anche in grado di comunicarle nel modo corretto al di fuori
della cerchia degli addetti ai lavori» illustra Arneodo.
«Una professione nuova»
Il dipartimento di Medicina offre
esperti che vanno dall’ematologo all’epidemiologo, la Sogin la sua competenza
nella radioprotezione e nella pratica gestione dei rifiuti nucleari, aspetto
che può riguardare anche istituzioni molto diverse come gli ospedali. «Puntiamo
a creare una figura professionale nuova - commenta Arneodo - con sbocchi
professionali che vanno dall’impiantistica nucleare appunto al settore
sanitario-epidemiologico. C’è grande interesse come testimoniano richieste di
informazioni già arrivate in pochi giorni di annuncio del master».
Gli argomenti
Il corso viene strutturato per
moduli: è possibile partecipare a tutti o frequentare come uditori solo alcuni
dei singoli seminari. Gli argomenti vanno dalla fisica atomica agli effetti
della radiazione a livello cellulare e sulla popolazione, dalla radioprotezione
anche in condizioni di emergenza come un incendio, allagamento o un terremoto
alla gestione dei rifiuti radioattivi e agli aspetti ambientali, economici e
sociali del decommissioning. Vengono anche studiati casi storici come
Chernobyl, Fukushima e Hiroshima.
Da Novara al Sud Italia
Le lezioni sono a Novara, alla
Scuola di Medicina, ma possono essere anche seguite attraverso l’e-learning:
l’importante è farlo visto che la frequenza è obbligatoria per il 75% del tempo
previsto. Alle 31 giornate di corso, da settembre 2015 a luglio 2016, si
aggiungono 70 ore di tirocinio all’interno di un impianto Sogin in tutta
Italia: dalle centrali piemontesi di Trino, Saluggia e Bosco Marengo a Caorso,
Latina, Garigliano, Casaccia e Rotondella. «E’ il fiore all’occhiello del
master - aggiunge il direttore del corso, Michele Arneodo -: gli studenti hanno
la possibilità di vivere in prima persona il lavoro che viene compiuto ogni
giorno negli impianti che la società Sogin gestisce nel Paese».
(FONTE
BARBARA COTTAVOZ
LA STAMPA NOVARA)
Ciao alla prossima e
chiunque volesse
liberamente replicare
può farlo sempre qui: