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giovedì 16 aprile 2015

COSÌ NASCONO I MANAGER “ATOMICI”: LEZIONI A MEDICINA E STAGE NELLA CENTRALE

Master dell’Università del Piemonte Orientale con la Sogin, la società che segue il decommissioning degli impianti italiani


Lezioni all’università di Medicina e stage nella centrale nucleare: così nasce il nuovo manager ambientale esperto in rifiuti radioattivi e smantellamento di impianti. Il master, unico in Italia, viene organizzato dall’Università del Piemonte Orientale con la Sogin, società pubblica responsabile del decommissioning in Italia: lo dirige il professor Michele Arneodo, docente di Fisica della Scuola di Medicina a Novara e ricercatore al Cern di Ginevra dove partecipa a uno dei due progetti che hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs. Ai due studenti più bravi viene garantito uno stage (pagato) di sei mesi in un impianto della Sogin. 
È un corso per ingegneri ma anche per Medici o laureati in Chimica e tecnologie farmaceutiche, Biotecnologie, Fisica, Chimica, Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia, Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. L’ammissione di dottori con titoli diversi è possibile: la richiesta sarà valutata dalla commissione selezionatrice. «L’obiettivo è creare un manager che abbia conoscenze mediche, economiche, sociali e ambientali relative ai rifiuti nucleari e che sia anche in grado di comunicarle nel modo corretto al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori» illustra Arneodo.  

«Una professione nuova»
Il dipartimento di Medicina offre esperti che vanno dall’ematologo all’epidemiologo, la Sogin la sua competenza nella radioprotezione e nella pratica gestione dei rifiuti nucleari, aspetto che può riguardare anche istituzioni molto diverse come gli ospedali. «Puntiamo a creare una figura professionale nuova - commenta Arneodo - con sbocchi professionali che vanno dall’impiantistica nucleare appunto al settore sanitario-epidemiologico. C’è grande interesse come testimoniano richieste di informazioni già arrivate in pochi giorni di annuncio del master».  

Gli argomenti
Il corso viene strutturato per moduli: è possibile partecipare a tutti o frequentare come uditori solo alcuni dei singoli seminari. Gli argomenti vanno dalla fisica atomica agli effetti della radiazione a livello cellulare e sulla popolazione, dalla radioprotezione anche in condizioni di emergenza come un incendio, allagamento o un terremoto alla gestione dei rifiuti radioattivi e agli aspetti ambientali, economici e sociali del decommissioning. Vengono anche studiati casi storici come Chernobyl, Fukushima e Hiroshima.  

Da Novara al Sud Italia
Le lezioni sono a Novara, alla Scuola di Medicina, ma possono essere anche seguite attraverso l’e-learning: l’importante è farlo visto che la frequenza è obbligatoria per il 75% del tempo previsto. Alle 31 giornate di corso, da settembre 2015 a luglio 2016, si aggiungono 70 ore di tirocinio all’interno di un impianto Sogin in tutta Italia: dalle centrali piemontesi di Trino, Saluggia e Bosco Marengo a Caorso, Latina, Garigliano, Casaccia e Rotondella. «E’ il fiore all’occhiello del master - aggiunge il direttore del corso, Michele Arneodo -: gli studenti hanno la possibilità di vivere in prima persona il lavoro che viene compiuto ogni giorno negli impianti che la società Sogin gestisce nel Paese».  

(FONTE 
BARBARA COTTAVOZ 
LA STAMPA NOVARA)



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