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lunedì 30 giugno 2014

VIDEO E IMMAGINI DEL CLAMOROSO FURTO NELLA NOTTE DEL BANCOMAT DELLA BPN A SALUGGIA



Questa mattina Saluggia si è risvegliata con un’amara sorpresa. 
Il Bancomat della Banca Popolare di Novara, Agenzia di Saluggia (Vercelli), è stato completamente sradicato, divelto ed asportato, da ignoti che hanno agito nella notte tra domenica 29 e lunedì 30 giugno 2014.

Questa mattina alle ore 9.00 sulla porta d’ingresso dell’Agenzia Banca Popolare di Novara campeggiava un biglietto “Banca chiusa x info passare dalla finestra”.

Al momento non si hanno notizie sull’entità del danno finanziario subito dalla Banca con il furto.

Ora si attende l’esito delle indagini che verranno svolte, sia  sulla base delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della Banca stessa che da quello, fatto installare all’epoca dell’Amministrazione Comunale che, lo scrivente, ha avuto l’onore di guidare.

Di seguito il repertorio fotografico della situazione di questa mattina alle ore 9.00:








 
Ciao alle prossima

e chiunque volesse replicare

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marco.pasteris@yahoo.it

(FOTO E VIDEO 
COPYRIGHT
MARCO PASTERIS
marco.pasteris@yahoo.it)

venerdì 27 giugno 2014

EXPO, MALTAURO SMENTISCE IL LOBBISTA CATTOZZO: "SOLDI AI RAGAZZI? ERANO PER UOMINI SOGIN"


Milano, 27 giugno 2014 - «Io devo dare qualcosa ai ragazzi». E i “ragazzi” erano loro, riferisce Enrico Maltauro, della Maltauro costruzioni, ai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio nel suo interrogatorio del 27 maggio: «i ragazzi» erano «i componenti della Sogin», l’ex ad della società di Stato delegata alla gestione delle scorie nucleari, Giuseppe Nucci, e l’allora direttore area finanziaria Alberto Alatri. Più, forse, altri. «Quando (Sergio) Cattozzo (il “lobbista all’americana” inviato dall’ex senatore Pdl Luigi Grillo, ndr) utilizzava l’espressione “ragazzi” si riferiva in generale ai suoi riferimenti all’interno della Sogin, quindi alle persone che ho prima indicato (Nucci e Alatri, ndr) e probabilmente anche a qualche componente della commissione aggiudicazione».

È l’affare Saluggia, è la promessa da parte di Maltauro di un milione e mezzo di euro per appaltarsi i lavori sul sito ma anche le future opere su Trino Vercellese, Parco tecnologico. Aggiudicazione e varianti e integrazioni per aumentare, poi, il valore dell’appalto. «Ribadisco - mette a verbale Maltauro - che Cattozzo usava questa espressione collegandola alla destinazione di parte delle somme di denaro, nel senso che diceva una frase del tipo “io devo dare qualcosa ai ragazzi”». Altro che spese (come ha sostenuto Cattozzo nel suo ultimo interrogatorio del 17 giugno, tutto a macchina indietro) destinate a sé e ai propri familiari: 300mila euro in quindici versamenti tra l’estate 2012 a tutto il 2013.
Erano, stando invece a Maltauro, soldi da lui dati per assicurarsi l’appalto Sogin sul sito di Saluggia, lavori da 98 milioni di euro. Cupola degli appalti, ieri i pubblici ministeri hanno discusso davanti al tribunale del riesame (rinvio al 4 luglio per dare tempo ai legali di valutare le carte dell’accusa) l’appello della Procura contro il rigetto da parte del gip Fabio Antezza delle richieste di 12 arresti (fra cui le posizioni di Nucci e Alatri) nell’ambito dell’inchiesta su Frigerio, Grillo e Greganti. E così emerge dalle parole di Maltauro che «nel corso del primo incontro avuto con Cattozzo e Grillo, costoro mi fecero subito intendere che erano in grado di poter intervenire su alcuni alti funzionari in servizio presso la società Sogin spa, in particolare mi fecero sicuramente i nomi di Nucci e Alatri, aggiungendo di essere in grado di intervenire su costoro per agevolare quanto meno l’aggiudicazione finale della gara in favore della mia azienda».
Invece sulla «Città della salute non fu stabilita una percentuale precisa che avrei dovuto versare in favore di Frigerio, Cattozzo e Greganti in caso di eventuale aggiudicazione; tuttavia era assolutamente logico ed evidente che in caso di aggiudicazione avrei dovuto corrispondere una somma di denaro a costoro, che poteva nel silenzio delle parti comunque implicitamente quantificarsi in un versamento all’incirca pari all’1% del valore di gara». In un verbale copiosamente comissato, spicca la richiesta dei pm di descrivere «il sistema illecito».
Risposta: «Un sistema costruito attraverso una fitta e intrecciata rete di relazioni politica e amministrativa, in cui l’obiettivo fondamentale è quello di intervenire in modo concreto ed efficace nell’ambito del sottogoverno e della dirigenza pubblica». Chiosa finale. «Nell’ultimo periodo, per evitare di dovermi accordare per ciascuna gara con questi personaggi e dover reperire continuamente denaro in contante, ho proposto in particolare a Cattozzo di stabilire una somma onnicomprensiva, che avrei versato periodicamente e comunque non riferita a ciascuna procedura». Ma lui non era d’accordo: «anche a nome degli altri disse che ogni gara prevedeva un assetto variabile, cioè differente rispetto a ciascuno degli indagati e secondo importi che avremmo quantificato nel dettaglio di volta in volta». A ognuno il suo prezzo.

(FONTE – IL GIORNO)

 


giovedì 26 giugno 2014

VERCELLI: CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA STREAMING. ED ADESSO A SALUGGIA….


Questa mattina a Vercelli si è tenuto  il Consiglio Comunale, che ha segnato il cambiamento politico della città. Il timone bicciolano, per anni un decennio nelle mani del Centro – Destra, è passato nelle mani della nuova Sindaca Maura Forte, già Segretario del Partito Democratico.

L’evento è stato consacrato con un altro cambio di rotta: non solo il popolo presente in sala ha potuto assistere alla seduta di insediamento del nuovo primo cittadino, ma anche gli utenti di internet, collegandosi al sito internet del Comune di Vercelli hanno potuto assistere, comodamente da casa propria alla trasmissione in diretta streaming, della seduta consigliare.

Un balzo in avanti epocale compiuto grazie all’iniziativa di un Sindaco del Partito Democratico.



Un balzo in avanti epocale compiuto, anche a Saluggia qualche anno orsono,  grazie all’iniziativa di un Sindaco (Ndr. Chi vi scrive) e della l’Amministrazione che ha avuto l’onore di guidare -  non del Partito Democratico.


Un balzo all’indietro epocale compiuto, anche a Saluggia all’inizio di questa legislatura,  grazie all’iniziativa di un Sindaco (Ndr. Colui che mi ha sostituito), non del Partito Democratico, che ha deciso di annullare le trasmissioni in diretta streaming del Consiglio Comunale, nell'assordante silenzio della Minoranza Consigliare del Partito Democratico locale.


Ed adesso a Saluggia… Siamo proprio curiosi di vedere cosa fare il locale Partito Democratico. 


Un nuovo balzo in avanti epocale, rompendo l'assordante silenzio e riportando in diretta streaming le trasmissioni del Consiglio Comunale come il Partito Democratico di Vercelli ???


Oppure un altro balzo all’indietro epocale, mantenendo l'assordante silenzio e lasciando le cose come stanno, perché come scrisse quell’ex consigliere di minoranza sul bisettimanale La Sesia del 06 giugno 2014: Se non altro, in questa legislatura, è stata decisa la chiusura della diretta streaming dei consigli: almeno così le brutte pagine della democrazia saluggese non finiscono su internet e rimangono confinate tra le mura del Palazzo comunale. Questo sì che sarebbe un brutto spot per il paese.” ???






AAA CERCASI

PALADINI SALUGGESI

DELLA

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

IN DIRETTA STREAMING….

Ciao alla prossima e chiunque

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martedì 24 giugno 2014

EXPO, SETTIMANA CHIAVE PER L'INCHIESTA. CHIESTI 12 NUOVI ARRESTI.


Settimana calda per l'inchiesta sulla “Cupola degli appalti” per Expo, Sogin e la Città della Salute. Venerdì prossimo, infatti, davanti al Tribunale del Riesame i pm Claudio Gittardi e Antonio d'Alessio, titolari dell'indagine con l'aggiunto Ilda Boccassini, chiederanno nuovamente l'arresto per 12 indagati tra cui anche gli ex manager della Sogin, Giuseppe Nucci e Alberto Alatri.

Questa volta per loro potrebbero aprirsi le porte del carcere. L'8 maggio scorso il gip Fabio Antezza, invece, aveva deciso non arrestarli. In manette, invece, erano finiti l'ex Dc Gianstefano Frigerio, dell'ex Pci Primo Greganti, dell'ex senatore del Pdl Luigi Grillo, dell'ex esponente ligure di Udc Sergio Cattozzo. Con loro anche l'imprenditore Enrico Maltauro e l'ex manager di Expo Angelo Paris, ora ai domiciliari come l'ex numero uno di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni. E proprio Rognoni, indagato anche nell'inchiesta parallela condotta dall'aggiunto Alfredo Robledo con i pm Antonio d'Alessio e Paola Pirotta, è stato convocato giovedì scorso in Procura come teste indagato in provvedimento connesso per la terza indagine che ruota attorno ad Expo, quella sulla Piastra.

La gara da 149 milioni è stata vinta dalla Mantovani nel 2012. Da circa un anno i pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, tutti del dipartimento di Roboedo, stanno cercando di far luce su presunte irregolarità.
Nel frattempo, da quanto si sono accese le tensioni, finite poi davanti al Csm, tra Robledo e il procuratore capo, questo e gli altri fascicoli su Expo sono passati sotto la diretta supervisione di Bruti Liberati, che ha istituito l'«area omogenea Expo 2015». Una scelta che non ha rassicurato a sufficienza Rognoni, di cui si stanno occupando ben nove pm, compresi Bruti e Robledo. Troppo, per il manager, che ha deciso di sospendere la sua collaborazione con gli inquirenti «ritenendo non ci siano più le condizioni per proseguire».

(Fonte - www.leggo.it - Benedetta D. Rovere Lunedì 23 Giugno 2014)

venerdì 20 giugno 2014

IL DEPOSITO D2 EDIFICATO NEL LETTO DELLA DORA BALTEA ?!?



Su la Nuova Periferia di Chivasso di mercoledì 18 giugno u.s. nell’articolo titolato “Occorrono verifiche sui lavori del sito nucleare», il capogruppo di minoranza Paola Olivero interviene sulla questione nucleare affermando “Ricordo che il Deposito D2, 20mila m3, è in corso di edificazione, incredibilmente, nel letto del fiume, requisito nettamente incompatibile con la costruzione di un deposito nucleare, come affermato dall'ISPRA nel suo recente documento per la costruzione del Deposito Unico nazionale.”

Nel letto del fiume ????????????????????????

A noi risulta invece che il Deposito D2 sia stato costruito, non nel letto del fiume Dora Baltea, ma confinato entro il perimetro dell’area Enea – Sogin, delimitato da un  muro, alto 4 metri, fatto edificare a seguito dell’esondazione dell’anno 2000.

Chi avrà ragione ? Noi o la Consigliera ?

La risposta la lasciamo a Google Maps. L’immagine che vedete qui sopra (Ndr. – Tranne le didascalie aggiunte da noi) la trovate anche Voi consultando Google Maps ed inserendo nell’apposita casella di ricerca Saluggia.

Ciao alla prossima… Gaffe…

E chiunque volesse approfondire documentandosi sulla Storia del Deposito Nucleare D2 non ha che da cliccare QUI.

Naturalmente può anche 
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LA STORIA DEL NUOVO DEPOSITO NUCLEARE D2



5 novembre 2004:  Sogin presenta alla Giunta di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero la domanda, corredata dalla prescritta documentazione, diretta al rilascio del permesso di costruire l'impianto Cemex e le altre opere ad esso connesse (tra cui, in particolare: Deposito D-3 per rifiuti solidi ad alta attivita', direttamente integrato nell'impianto Cemex; Nuovo sistema di approvvigionamento idrico; Deposito D-2 per rifiuti solidi a bassa attivita'; Waste Management Facility; Edificio direzione operazioni di cantiere; Edificio portineria e controllo security; relativa viabilita).



25 novembre 2004: il competente Ufficio tecnico del Comune di Saluggia comunica che l'intervento di cui alla richiesta del permesso di costruire risulta non compatibile con le norme del vigente Piano Regolatore Generale del Comune, trattandosi di nuova costruzione non ammessa dalla prescrizione normativa di zona; che tuttavia era intenzione dello stesso Ufficio di richiedere al Consiglio Comunale l'autorizzazione al rilascio del permesso in deroga agli strumenti urbanistici; che il permesso di costruire sarebbe stato comunque subordinato alla stipula di Convenzione urbanistica mirata alla definizione delle opere di urbanizzazione a carico della Sogin;



21 marzo 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n. 22 del 21 marzo 2005, votata all’unanimità, dichiara che “E’ ormai tempo di affrontare con decisione gli aspetti più urgenti riguardanti lo strumento urbanistico vigente, tenuto conto che la loro mancata soluzione può creare difficoltà per i livelli occupazionali del paese. E’ dunque prioritario e urgente che l’Ufficio Tecnico Urbanistico predisponga le seguenti varianti al PRGC vigente, riguardanti le aree del comprensorio industriale Sorin – Enea.” Quindi “Dichiara prioritarie ed indifferibili le varianti al P.R.G.C. per l’adeguamento della strumentazione urbanistica relativa al territorio comunale ricompreso nella valle della Dora Baltea in riferimento al nuovo assetto delle fasce fluviali (variante strutturale) e la modifica delle norme urbanistiche relative all’area dell’impianto Eurex – Sogin (variante parziale) ai fini della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi”. Disponendo di incaricare un tecnico per la redazione della Variante parziale da approvare in Consiglio Comunale.



4 luglio 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.55 del 4 luglio 2005 dispone una variazione al Piano Economico di Gestione (PEG) attribuendo al Servizio Tecnico Urbanistico Comunale l’incarico di fornire assistenza per la predisposizione e verifica formale, per quanto di competenza del servizio, della bozza di protocollo d’intesa tra Sogin e l’Amministrazione Comunale e la costituzione ed espletamento attività organi tecnici del Comitato di Coordinamento previsti dalla bozza di protocollo d’intesa stesso. L’incarico dovrà essere espletato entro il 31 dicembre 2005.



7 luglio 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero approva due deliberazioni in  Consiglio Comunale:

-       con la n. 29 del 7 luglio 2005 “ritenendo di primaria importanza che vengano posti in sicurezza i rifiuti nucleari liquidi stoccati presso l’impianto Eurex attraverso il processo di cementazione” rinvia formalmente la definizione del protocollo d’intesa proposto da Sogin per raccogliere i pareri e le indicazioni del Tavolo Regionale di Trasparenza Nucleare e potersi confrontare con il nuovo Consiglio di Amministrazione Sogin al fine di ricercare una completa condivisione degli impegni reciproci tra il Comune e la Sogin a riguardo delle attività finalizzate alla gestione dei processi di decommissioning di tutte le installazioni ed impianti nucleari presenti sul territorio comunale.

-       con la n. 30 del 7 luglio 2005 approva il progetto di variante parziale al Piano regolatore generale del Comune al fine di eliminare l'incompatibilità con gli interventi progettati da Sogin. Nell’illustrare l’argomento il Sindaco Barbero richiama la deliberazione…..A supporto dell’intervento del Sindaco interviene l’Assessore Relino che, si legge nel testo della deliberazione “…… crede che questo atto sia assolutamente importante per le scelte future sul sito nucleare di Saluggia. Ricorda che nel mese di marzo 2005 la Giunta Comunale ha indicato il percorso da seguire per la messa in sicurezza del sito nucleare di Saluggia che contiene molti rifiuti radioattivi. L’indicazione è stata quella di adottare una variante strutturale per tutta la valle della Dora. Crede che sia giusto che il Sindaco si faccia garante di questo e pensa inoltre che questa variante sia assolutamente blindata e vincolante in merito alla ricerca della sicurezza. Prevede inoltre che si arrivi ad un convenzionamento dal quale trarre un minimo di beneficio economico da questo sacrificio, anche se questo non è l’obiettivo primario. Vista la complessità e la difficoltà di individuazione del sito nazionale unico di deposito, diventa prioritario mettere in sicurezza le scorie presenti a Saluggia che ora sono in stato liquido, trasformandole in stato solido. Afferma che i pericoli che generano oggi questi rifiuti portano a ritenere che è necessario metterli in sicurezza perché non si può restare in attesa di provvedimenti che forse non arriveranno mai.”



5 agosto 2005: la Sogin  trasmette al Comune il progetto complessivo delle opere per far verificare la compatibilità di queste con il progetto di variante approvato.



Nel frattempo Sogin presenta all'APAT i Rapporti di progetto particolareggiato (RPP) relativi alle opere da realizzare (in data 14 febbraio 2005 il RPP relativo al nuovo sistema di approvvigionamento idrico; in data 19 aprile 2005 quello relativo al Deposito D-2; in data 14 luglio 2005 quello riguardante l'impianto Cemex e le restanti opere connesse, ad eccezione della Waste Management Facility).



8 settembre 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.67 del 8 settembre 2005, richiamando la propria deliberazione n° 22 del 21 marzo 2005, con la quale dichiarava prioritaria ed indifferibile la variante parziale al PRGC per la modifica delle norme urbanistiche relative all’area dell’impianto ENEA – Sogin ai fini della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, prende atto della disponibilità, manifestata informalmente, da parte di Sogin ad assumersi gli impegni relativi al rimborso delle spese sostenute dal Comune di Saluggia per il conferimento degli incarichi relativi alla redazione della variante parziale in oggetto, anche se non ancora formalizzato il protocollo di intesa  tra Sogin e Comune. I costi a carico di Sogin per la redazione della Variante ammontano a € 24.489,32.



17 ottobre 2005: la Regione Piemonte, Giunta di Centro-Sinistra, su proposta dell’Assessore all’Ambiente De Ruggiero esprime parere favorevole con propria Deliberazione di Giunta all’intervento proposto da Sogin 



9 novembre 2005: viene notificato al Comune un ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale Sezione di Torino da LEGAMBIENTE, Umberto LORINI per conto di ASSOCIAZIONE FORUM AMBIENTALISTA DEL PIEMONTE, e dai Consiglieri Regionali Sergio DALMASSO, Enrico MORICONI, Alberto DEAMBROGIO, Paola BARASSI, Piergiorgio COMELLA per  l’annullamento della deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del 7 luglio 2005, quella con la quale l’Amministrazione Barbero approvava il progetto di variante parziale al Piano regolatore generale del Comune al fine di eliminare l'incompatibilità con gli interventi progettati da Sogin.



21 novembre 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.87 del 21 novembre 2005, dispone di resistere in giudizio avverso il Ricorso presentato contro il Comune di Saluggia da LEGAMBIENTE, Umberto LORINI per conto di ASSOCIAZIONE FORUM AMBIENTALISTA DEL PIEMONTE, e dai Consiglieri Regionali Sergio DALMASSO, Enrico MORICONI, Alberto DEAMBROGIO, Paola BARASSI, Piergiorgio COMELLA contro il progetto di variante parziale al Piano regolatore generale del Comune al fine di eliminare l'incompatibilità con gli interventi progettati da Sogin approvato con la deliberazione n° 30 del 7 luglio 2005.



2 dicembre 2005: dinanzi al prefetto di Vercelli, il rappresentante dell'Ente di gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po-Tratto torinese riconosce la necessità e l'urgenza dell'emanazione di un’ordinanza commissariale di autorizzazione alla costruzione delle infrastrutture in questione, impegnando l'Ente stesso alla formalizzazione nel più breve tempo possibile del richiesto parere. Nella stessa riunione il Sindaco di Saluggia Franco Barbero si impegna formalmente a far approvare entro il 31 gennaio 2006, la variante parziale al Piano regolatore generale del Comune di Saluggia e il conseguente rilascio del richiesto permesso di costruire o, comunque, il permesso di costruire in deroga al Piano Regolatore Generale



13 dicembre 2005: il Commissario delegato all’emergenza nucleare, Generale Jean emana un ‘ordinanza commissariale con la quale  autorizza la costruzione, presso il sito Eurex del comune di Saluggia, delle opere connesse all'impianto di cementazione Cemex, e precisamente la costruzione di: Nuovo sistema di approvvigionamento idrico; Deposito D-2 per rifiuti solidi a bassa attivita'; Edificio direzione operazioni di cantiere; Edificio portineria e controllo security; Relativa viabilita'.

La Sogin e' tenuta a richiedere al Comune di Saluggia la determinazione del contributo di costruzione di cui agli articoli 16 e 19 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, con l'indicazione dei termini e delle modalità per la corresponsione della quota di contributo relativa agli oneri di urbanizzazione e di quella relativa al costo di costruzione, onde attenervisi.

L’ordinanza verrà revocata con effetto «ex nunc» se interverrà entro il 31 gennaio 2006 il rilascio, da parte del comune di Saluggia, del permesso di costruire richiesto dalla Sogin.



17 gennaio 2006:  l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.1 del 17 gennaio 2006 afferma che nella prima seduta del Tavolo Tecnico in data 9 gennaio 2006, Comune e Sogin sono pervenuti ad una condivisione degli aggiornamenti e dei contenuti della nuova bozza di convenzione, la cui definizione puntuale è stata effettuata dagli organi tecnici dei due Enti. Dispone di sottoporre la proposta di bozza di convenzione urbanistica al Consiglio Comunale previa acquisizione dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di SO.G.I.N. S.p.A. Nella bozza di convenzione sono previsti a favore del Comune di Saluggia per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza del sito Sogin – Eurex………….. La deliberazione viene approvata come immediatamente eseguibile, per consentire il rispetto dei termini previsti dall’ordinanza del 13 dicembre 2005 del commissario Delegato per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi.



24 gennaio 2006: il Sindaco Barbero porta in approvazione in Consiglio Comunale la Deliberazione n° 3 con la Variante Parziale al Piano Regolatore Generale Comunale relativa al centro ENEA di Saluggia e finalizzata alla realizzazione di tutti gli interventi necessari ai fini della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi presenti nell’impianto Eurex nonché alla bonifica definitiva del sito. Dopo aver dato lettura a numerose controdeduzioni su osservazioni presentate da cittadini e gruppi politici e non sulla proposta di deliberazione, il Sindaco Barbero che necessita proporre all’approvazione del Consiglio Comunale tutte le proposte di controdeduzioni alle osservazioni pervenute, per ognuna delle quali l’urbanista ha predisposto un sunto. Le proposte vengono tutte bocciate dalla Amministrazione Barbero, quindi nel verbale della seduta si legge: “Il Consiglio Comunale, ad unanimità di voti favorevoli e palesi, delibera la sospensione del Consiglio Comunale per consentire l’intervento del Sig. Umberto Lorini per Rifondazione Comunista. Ore 22,40 - AGITAZIONE DEL PUBBLICO CHE IMPEDISCE AL CONSIGLIO COMUNALE DI RIPRENDERE I LAVORI.” La seduta viene sospesa. 


30 gennaio 2006 : il Sindaco Barbero nel Consiglio Comunale riconvocato dopo i tumulti legge la seguente dichiarazione: “



28 maggio 2006: il Sindaco Barbero porta in approvazione in Consiglio Comunale la Deliberazione n° 30 con relativa al Bilancio di previsione per l’anno 2006. Con questa deliberazione l’Amministrazione Comunale introita formalmente gli oneri di urbanizzazione previsti dall’Ordinanza

Nella discussione tratta dal testo della delibera si evidenzia questi passaggi:

Il Consigliere Monica Schettino chiede cosa si finanzia con gli oneri di urbanizzazione di Sogin e da cosa derivano.

L’Assessore Berto risponde dicendo che è stato spiegato prima.

Il Vice Sindaco Carla Fontana precisa che in questi giorni è stata travisata, spera involontariamente, la questione della quantificazione degli oneri di urbanizzazione di Sogin.

L’Amministrazione non ha mai pensato di applicare la convenzione urbanistica perché la stessa non è mai stata approvata. Gli oneri di urbanizzazione di Sogin derivano da due ordinanze, la prima di dicembre e l’ultima di febbraio, che ordinano la costruzione di una parte del D2, destinato a raccogliere le scorie solide ora custodite nel deposito 2300. Le stesse ordinanze impongono a Sogin di pagare gli oneri di urbanizzazione per il carico urbanistico generato dalla costruzione delle opere.

Il Comune ha quantificato l’importo degli oneri utilizzando un sistema previsto dalla Regione la quale con una deliberazione del 1977 ha indicato due sistemi di calcolo degli oneri di urbanizzazione, il primo sintetico ed il secondo analitico/forfettario. Poiché per il caso Sogin non si poteva utilizzare il sistema sintetico non rientrando nella casistica prevista, è stato utilizzato il sistema analitico che prevede un raffronto con casi analoghi. Per il caso specifico il raffronto è stato effettuato con la quantificazione degli oneri già prevista per la convenzione urbanistica che era anche già stato accettato da Sogin.

Il sistema adottato dev’essere in certa misura concordato con il soggetto attuatore e Sogin con una comunicazione pervenuta al Comune in data 26.5.2006 ha confermato di condividere la quantificazione effettuata dal Comune.

Conclude dicendo che il procedimento seguito è ritenuto corretto anche dal legale del Comune.



Il Consigliere Monica Schettino afferma che accettare questi soldi significa dare il permesso di costruire il deposito, quando sulla materia il Consiglio non si è espresso.

Il Sindaco ricorda al Consigliere Schettino i  problemi di sicurezza.

Il Capogruppo Farinelli afferma che quando si parla di bilancio gli importi sono fondamentali. Sino ad ora l’Amministrazione ha quantificato gli oneri a Sogin ed è iniziata la trattativa. Come si fa a dire che tutto va bene se non c’è una convenzione firmata? Legge poi una parte della prima ordinanza che imponeva la costruzione dei nuovi serbatoi per evidenziare che anche in quel caso era prevista la corresponsione degli oneri che però non sono stati ancora incassati.     

Il Sindaco risponde dicendo che l’importo di quegli oneri non è ancora stato quantificato e si pensa di applicare gli stessi criteri utilizzati per l’ultima ordinanza.

Il Capogruppo Farinelli chiede come sono stati quantificati gli oneri e chi lo ha fatto.

Il Vice Sindaco risponde dicendo che sono stati utilizzati come confronto i 1.500.000,00 € previsti nella bozza  convenzione e si è fatta la dovuta proporzione in rapporto alle opere che si realizzeranno con l’ordinanza.

Il Capogruppo Farinelli ribadisce che gli oneri avrebbe dovuto approvarli il Consiglio con la convenzione perché nella stessa previsti.  Dopo quattro mesi l’Amministrazione decide autonomamente di incassare questo denaro e di utilizzarlo non per effettuare spese d’investimento ma anche per finanziare spese correnti. Strutturare il bilancio su entrate incerte denota estrema leggerezza.

Il Sindaco replica affermando che per i  95.000 euro c’è, comunque vada, la copertura finanziaria.

L’Assessore Relino sostiene che il bilancio presentato evidenzia un bilancio in difficoltà ma gestibile. L’amministrazione sa di dover  agire con molta accortezza, ma sarà in grado di farlo anche se il Capogruppo Farinelli la pensa diversamente. Gli oneri previsti sono legittimi, c’è un parere pienamente favorevole del Revisore dei Conti e se non dovessero arrivare sono garantiti da altre entrate. E’ necessario esporre i dati correttamente e non in modo fuorviante. Potevamo applicare alla spesa corrente il 50% degli oneri, ne abbiamo applicati solo il 18% per prudenza.

Il Consigliere Monica Schettino preannuncia il suo voto contrario. Ricorda che è pendente un ricorso al TAR  e chiede cosa accadrà se verrà annullata l’ordinanza.

Il Vice Sindaco Carla Fontana risponde che, come precedentemente detto, se questi oneri non verranno incassati si applicherà l’avanzo di amministrazione.

Il Consigliere Rosa Gianfranca afferma che se ci fosse stata la possibilità di stipulare una convenzione poteva essere contrattato un indennizzo ambientale per la presenza sul territorio delle scorie che crede resteranno qui per sempre. Si sarebbe potuto ottenere di più.



Il Vice Sindaco Carla Fontana risponde dicendo che  questo genere di indennizzo è previsto  dalla legge 368.

L’Assessore Miglietta Edoardo afferma che l’indennizzo a Saluggia spetta in base alla legge 368. La convenzione non è arrivata a compimento per i noti eventi. L’Amministrazione è convinta di aver fatto la sua parte. Come saluggese si augura che le strutture vengano fatte e che mettano davvero in sicurezza anche se a qualcuno spiace e vorrebbe che restassimo non in sicurezza. I soldi poi non fanno schifo.

L’Assessore Relino in risposta al Capogruppo Farinelli afferma che i Consiglieri che approveranno il bilancio si assumeranno tutte le loro responsabilità, ma quelli che non lo approveranno si prenderanno invece la responsabilità di sostenere che bisognava aumentare le imposte, perché alternative non ce ne sono e lo dimostra il fatto che la minoranza non ha presentato una controproposta con l’emendamento.

La notizia dell’incasso dei 526.000 euro di oneri di urbanizzazione, da parte dell’Amministrazione di Comunità Saluggese (Centro-Sinistra) guidata dal sindaco Barbero, era stata anticipata il 15 maggio 2006 dal Giornale La Gazzetta che pubblicava questo articolo:


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giovedì 19 giugno 2014

OSSERVIAMO... LE OSSERVAZIONI DELLA PROVINCIA SUL PROGETTO PRELIMINARE DEL NUOVO PIANO REGOLATORE


Amiche lettrici ed Amici lettori,


ho preso in visione la relazione approvata dalla Giunta Provinciale di Vercelli in merito ai contenuti del progetto preliminare del nuovo piano regolatore.


E’ un documento articolato che va attentamente esaminato in ogni sua parte, e lo farò nei prossimi giorni, a puntate.


In linea di massima debbo però anticipare che le osservazioni avanzate dalla Provincia sono pesanti ed incisive, tali da far traballare l’impalcatura su cui è stato eretto il nuovo piano regolatore.


In proposito mi ha stupito l’affermazione rilasciata dal Sindaco Barberis alla “Nuova Periferia” del 18 giugno u.s. :”…la Provincia…..non ha alcun titolo per bloccare il nostro Piano regolatore. Sarebbe infatti assurdo che un ente in fase di liquidazione ci blocchi..”  


Perché ? 


Perché il Sindaco, seppur concedendogli il beneficio che lo spazio per dichiarazioni a caldo sul giornale sia contenuto, si riferisce unicamente all’osservazione relativa alla circonvallazione, che a mio giudizio non è certamente la più importante nel complesso dello strumento comunale.


Certamente la provincia com’è oggi costituita è destinata a sparire tra sei mesi. Cesserà di esistere l’organo politico così come previsto dall’ordinamento giuridico attuale, però gli uffici e le funzioni rimarranno, ma soprattutto rimarrà il documento approvato dalla Giunta Provinciale, che farà parte del fascicolo destinato ad essere esaminato ed approvato dalla Regione Piemonte.

E notoriamente gli Uffici regionali sono sempre stati ancora più approfonditi ed incisivi nell’esame dei piani regolatori comunali.


Ad evitare meschine figure (ricordate com’è andata finire al Tar la “sparata” sul “ristorante” all’oratorio ?), occorre invece subito rimboccarsi le maniche per adeguare il piano regolatore  alle osservazioni pervenute, che “ictu oculi” (a prima vista) non sembrano poi così sballate, oppure motivare con argomenti inconfutabili le scelte fatte. 


Chiudo ponendomi una domanda ad alta voce: da quando un Consigliere Comunale di minoranza di Saluggia fa parte del Consiglio Provinciale, quali benefici ne ha tratto la comunità saluggese ??? 


Malgrado i proclami trionfali, fatti con l’aiuto della grancassa mediatica,  i Ponti della Ferrovia sono sempre lì, con le stesse misure dal suo giorno di insediamento nel Consiglio Provinciale; della rotonda Sorin non si vede traccia, le uniche a girare, sono le palle di coloro che ogni sera rischiano l’uscita sulla Strada Provinciale per Crescentino; la Strada Provinciale per la Rocca di Villareggia sembra non esistere per nessuno ed attende, inerme, il prossimo incidente !!! 

Ed ora arriva anche la bastonata (di questo si tratta) del piano regolatore ???


Sarà un caso ? 
Sarà pura coincidenza ? 
Oppure mera sfiga ? 
Oppure qualcuno ci gode ?


Le opzioni ipotizzate sono molte. 

Scegliete Voi quella che più vi piace.



Ciao alla prossima e chiunque volesse

replicare può farlo sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it
 


martedì 17 giugno 2014

IL RAP DEL NONNO SALUGGESE...


Sono vecchio e pure brutto.
Non parlatemi di donne,
lo scenario è già sin troppo vario,
ma neppure dell’aldilà.
Quando arriverò,
se sarò connesso,
vi manderò un messaggio.
Non rompetemi le palle,
mi piace star da solo.
Il rumore del pollaio
mi disturba.
In politica un’idea ce l’ho già
e non mi appassiona
l’evangelizzazione.
Chi è colpa del suo mal pianga se stesso.
Andai in pensione con la targa
“signorotto”.
Ma l’euro in men di un anno
Il pacchetto a metà mi ha ridotto.
Ora vivacchio.
A fine mese arrivo,
 non mi lamento,
ma la fregatura non mi va giù.
Più ci penso e più m’incazzo.
Parliamo di micro economia,
 di come salvare quei pochi spicci
che ancora non ci han fregato.
Ma IMU , TASI e TARI stan giungendo
e la patrimoniale è dietro l’angolo,
in agguato.
Ben ci sta, ce la siam voluta.
Parliamo di salute,
di come curare ed aggirare acciacchi
che ogni giorno aumentano.
Parliamo di “plein air”.
Vorrei vivere in camper
sei mesi all’anno, con la nonna ed il cane,
sulle chilometriche
 spiagge atlantiche
delle Landes francesi,
dove ti senti solo, a godere
di un mare potente ed infinito.
Parliamo di tecnologia
e di informatica
usando l’italiano.
La lingua inglese,
ostentata quale immagine
di cultura superiore,
mi procura l’orticaria.
Parliamo di sport:
son tifoso milanista,
mi piace valutare chi gioca e chi allena
e mi arrabbio quando
ragazzotti milionari
fan flanella
e sbagliano
giocate elementari.
Se poi la squadra perde,
non sbrocco con chi paga
di tasca propria.
Spendere soldo altrui
è arte troppo semplice.
Parliamo pure d’altro,
con calma e sangue freddo.
Così il tempo passa,
la ruota gira.
Ci troveremo alla stazione
con le valige pronte. 
 
SE VI E' PIACIUTO
IL RAP DEL  NONNO SALUGGESE
DIVULGATELO...

Ciao alla prossima:
marco.pasteris@yahoo.it