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venerdì 20 giugno 2014

LA STORIA DEL NUOVO DEPOSITO NUCLEARE D2



5 novembre 2004:  Sogin presenta alla Giunta di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero la domanda, corredata dalla prescritta documentazione, diretta al rilascio del permesso di costruire l'impianto Cemex e le altre opere ad esso connesse (tra cui, in particolare: Deposito D-3 per rifiuti solidi ad alta attivita', direttamente integrato nell'impianto Cemex; Nuovo sistema di approvvigionamento idrico; Deposito D-2 per rifiuti solidi a bassa attivita'; Waste Management Facility; Edificio direzione operazioni di cantiere; Edificio portineria e controllo security; relativa viabilita).



25 novembre 2004: il competente Ufficio tecnico del Comune di Saluggia comunica che l'intervento di cui alla richiesta del permesso di costruire risulta non compatibile con le norme del vigente Piano Regolatore Generale del Comune, trattandosi di nuova costruzione non ammessa dalla prescrizione normativa di zona; che tuttavia era intenzione dello stesso Ufficio di richiedere al Consiglio Comunale l'autorizzazione al rilascio del permesso in deroga agli strumenti urbanistici; che il permesso di costruire sarebbe stato comunque subordinato alla stipula di Convenzione urbanistica mirata alla definizione delle opere di urbanizzazione a carico della Sogin;



21 marzo 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n. 22 del 21 marzo 2005, votata all’unanimità, dichiara che “E’ ormai tempo di affrontare con decisione gli aspetti più urgenti riguardanti lo strumento urbanistico vigente, tenuto conto che la loro mancata soluzione può creare difficoltà per i livelli occupazionali del paese. E’ dunque prioritario e urgente che l’Ufficio Tecnico Urbanistico predisponga le seguenti varianti al PRGC vigente, riguardanti le aree del comprensorio industriale Sorin – Enea.” Quindi “Dichiara prioritarie ed indifferibili le varianti al P.R.G.C. per l’adeguamento della strumentazione urbanistica relativa al territorio comunale ricompreso nella valle della Dora Baltea in riferimento al nuovo assetto delle fasce fluviali (variante strutturale) e la modifica delle norme urbanistiche relative all’area dell’impianto Eurex – Sogin (variante parziale) ai fini della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi”. Disponendo di incaricare un tecnico per la redazione della Variante parziale da approvare in Consiglio Comunale.



4 luglio 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.55 del 4 luglio 2005 dispone una variazione al Piano Economico di Gestione (PEG) attribuendo al Servizio Tecnico Urbanistico Comunale l’incarico di fornire assistenza per la predisposizione e verifica formale, per quanto di competenza del servizio, della bozza di protocollo d’intesa tra Sogin e l’Amministrazione Comunale e la costituzione ed espletamento attività organi tecnici del Comitato di Coordinamento previsti dalla bozza di protocollo d’intesa stesso. L’incarico dovrà essere espletato entro il 31 dicembre 2005.



7 luglio 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero approva due deliberazioni in  Consiglio Comunale:

-       con la n. 29 del 7 luglio 2005 “ritenendo di primaria importanza che vengano posti in sicurezza i rifiuti nucleari liquidi stoccati presso l’impianto Eurex attraverso il processo di cementazione” rinvia formalmente la definizione del protocollo d’intesa proposto da Sogin per raccogliere i pareri e le indicazioni del Tavolo Regionale di Trasparenza Nucleare e potersi confrontare con il nuovo Consiglio di Amministrazione Sogin al fine di ricercare una completa condivisione degli impegni reciproci tra il Comune e la Sogin a riguardo delle attività finalizzate alla gestione dei processi di decommissioning di tutte le installazioni ed impianti nucleari presenti sul territorio comunale.

-       con la n. 30 del 7 luglio 2005 approva il progetto di variante parziale al Piano regolatore generale del Comune al fine di eliminare l'incompatibilità con gli interventi progettati da Sogin. Nell’illustrare l’argomento il Sindaco Barbero richiama la deliberazione…..A supporto dell’intervento del Sindaco interviene l’Assessore Relino che, si legge nel testo della deliberazione “…… crede che questo atto sia assolutamente importante per le scelte future sul sito nucleare di Saluggia. Ricorda che nel mese di marzo 2005 la Giunta Comunale ha indicato il percorso da seguire per la messa in sicurezza del sito nucleare di Saluggia che contiene molti rifiuti radioattivi. L’indicazione è stata quella di adottare una variante strutturale per tutta la valle della Dora. Crede che sia giusto che il Sindaco si faccia garante di questo e pensa inoltre che questa variante sia assolutamente blindata e vincolante in merito alla ricerca della sicurezza. Prevede inoltre che si arrivi ad un convenzionamento dal quale trarre un minimo di beneficio economico da questo sacrificio, anche se questo non è l’obiettivo primario. Vista la complessità e la difficoltà di individuazione del sito nazionale unico di deposito, diventa prioritario mettere in sicurezza le scorie presenti a Saluggia che ora sono in stato liquido, trasformandole in stato solido. Afferma che i pericoli che generano oggi questi rifiuti portano a ritenere che è necessario metterli in sicurezza perché non si può restare in attesa di provvedimenti che forse non arriveranno mai.”



5 agosto 2005: la Sogin  trasmette al Comune il progetto complessivo delle opere per far verificare la compatibilità di queste con il progetto di variante approvato.



Nel frattempo Sogin presenta all'APAT i Rapporti di progetto particolareggiato (RPP) relativi alle opere da realizzare (in data 14 febbraio 2005 il RPP relativo al nuovo sistema di approvvigionamento idrico; in data 19 aprile 2005 quello relativo al Deposito D-2; in data 14 luglio 2005 quello riguardante l'impianto Cemex e le restanti opere connesse, ad eccezione della Waste Management Facility).



8 settembre 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.67 del 8 settembre 2005, richiamando la propria deliberazione n° 22 del 21 marzo 2005, con la quale dichiarava prioritaria ed indifferibile la variante parziale al PRGC per la modifica delle norme urbanistiche relative all’area dell’impianto ENEA – Sogin ai fini della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, prende atto della disponibilità, manifestata informalmente, da parte di Sogin ad assumersi gli impegni relativi al rimborso delle spese sostenute dal Comune di Saluggia per il conferimento degli incarichi relativi alla redazione della variante parziale in oggetto, anche se non ancora formalizzato il protocollo di intesa  tra Sogin e Comune. I costi a carico di Sogin per la redazione della Variante ammontano a € 24.489,32.



17 ottobre 2005: la Regione Piemonte, Giunta di Centro-Sinistra, su proposta dell’Assessore all’Ambiente De Ruggiero esprime parere favorevole con propria Deliberazione di Giunta all’intervento proposto da Sogin 



9 novembre 2005: viene notificato al Comune un ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale Sezione di Torino da LEGAMBIENTE, Umberto LORINI per conto di ASSOCIAZIONE FORUM AMBIENTALISTA DEL PIEMONTE, e dai Consiglieri Regionali Sergio DALMASSO, Enrico MORICONI, Alberto DEAMBROGIO, Paola BARASSI, Piergiorgio COMELLA per  l’annullamento della deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del 7 luglio 2005, quella con la quale l’Amministrazione Barbero approvava il progetto di variante parziale al Piano regolatore generale del Comune al fine di eliminare l'incompatibilità con gli interventi progettati da Sogin.



21 novembre 2005: l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.87 del 21 novembre 2005, dispone di resistere in giudizio avverso il Ricorso presentato contro il Comune di Saluggia da LEGAMBIENTE, Umberto LORINI per conto di ASSOCIAZIONE FORUM AMBIENTALISTA DEL PIEMONTE, e dai Consiglieri Regionali Sergio DALMASSO, Enrico MORICONI, Alberto DEAMBROGIO, Paola BARASSI, Piergiorgio COMELLA contro il progetto di variante parziale al Piano regolatore generale del Comune al fine di eliminare l'incompatibilità con gli interventi progettati da Sogin approvato con la deliberazione n° 30 del 7 luglio 2005.



2 dicembre 2005: dinanzi al prefetto di Vercelli, il rappresentante dell'Ente di gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po-Tratto torinese riconosce la necessità e l'urgenza dell'emanazione di un’ordinanza commissariale di autorizzazione alla costruzione delle infrastrutture in questione, impegnando l'Ente stesso alla formalizzazione nel più breve tempo possibile del richiesto parere. Nella stessa riunione il Sindaco di Saluggia Franco Barbero si impegna formalmente a far approvare entro il 31 gennaio 2006, la variante parziale al Piano regolatore generale del Comune di Saluggia e il conseguente rilascio del richiesto permesso di costruire o, comunque, il permesso di costruire in deroga al Piano Regolatore Generale



13 dicembre 2005: il Commissario delegato all’emergenza nucleare, Generale Jean emana un ‘ordinanza commissariale con la quale  autorizza la costruzione, presso il sito Eurex del comune di Saluggia, delle opere connesse all'impianto di cementazione Cemex, e precisamente la costruzione di: Nuovo sistema di approvvigionamento idrico; Deposito D-2 per rifiuti solidi a bassa attivita'; Edificio direzione operazioni di cantiere; Edificio portineria e controllo security; Relativa viabilita'.

La Sogin e' tenuta a richiedere al Comune di Saluggia la determinazione del contributo di costruzione di cui agli articoli 16 e 19 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, con l'indicazione dei termini e delle modalità per la corresponsione della quota di contributo relativa agli oneri di urbanizzazione e di quella relativa al costo di costruzione, onde attenervisi.

L’ordinanza verrà revocata con effetto «ex nunc» se interverrà entro il 31 gennaio 2006 il rilascio, da parte del comune di Saluggia, del permesso di costruire richiesto dalla Sogin.



17 gennaio 2006:  l’Amministrazione di Comunità Saluggese guidata dal Sindaco Barbero con deliberazione della Giunta Comunale n.1 del 17 gennaio 2006 afferma che nella prima seduta del Tavolo Tecnico in data 9 gennaio 2006, Comune e Sogin sono pervenuti ad una condivisione degli aggiornamenti e dei contenuti della nuova bozza di convenzione, la cui definizione puntuale è stata effettuata dagli organi tecnici dei due Enti. Dispone di sottoporre la proposta di bozza di convenzione urbanistica al Consiglio Comunale previa acquisizione dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di SO.G.I.N. S.p.A. Nella bozza di convenzione sono previsti a favore del Comune di Saluggia per la realizzazione delle opere di messa in sicurezza del sito Sogin – Eurex………….. La deliberazione viene approvata come immediatamente eseguibile, per consentire il rispetto dei termini previsti dall’ordinanza del 13 dicembre 2005 del commissario Delegato per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi.



24 gennaio 2006: il Sindaco Barbero porta in approvazione in Consiglio Comunale la Deliberazione n° 3 con la Variante Parziale al Piano Regolatore Generale Comunale relativa al centro ENEA di Saluggia e finalizzata alla realizzazione di tutti gli interventi necessari ai fini della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi presenti nell’impianto Eurex nonché alla bonifica definitiva del sito. Dopo aver dato lettura a numerose controdeduzioni su osservazioni presentate da cittadini e gruppi politici e non sulla proposta di deliberazione, il Sindaco Barbero che necessita proporre all’approvazione del Consiglio Comunale tutte le proposte di controdeduzioni alle osservazioni pervenute, per ognuna delle quali l’urbanista ha predisposto un sunto. Le proposte vengono tutte bocciate dalla Amministrazione Barbero, quindi nel verbale della seduta si legge: “Il Consiglio Comunale, ad unanimità di voti favorevoli e palesi, delibera la sospensione del Consiglio Comunale per consentire l’intervento del Sig. Umberto Lorini per Rifondazione Comunista. Ore 22,40 - AGITAZIONE DEL PUBBLICO CHE IMPEDISCE AL CONSIGLIO COMUNALE DI RIPRENDERE I LAVORI.” La seduta viene sospesa. 


30 gennaio 2006 : il Sindaco Barbero nel Consiglio Comunale riconvocato dopo i tumulti legge la seguente dichiarazione: “



28 maggio 2006: il Sindaco Barbero porta in approvazione in Consiglio Comunale la Deliberazione n° 30 con relativa al Bilancio di previsione per l’anno 2006. Con questa deliberazione l’Amministrazione Comunale introita formalmente gli oneri di urbanizzazione previsti dall’Ordinanza

Nella discussione tratta dal testo della delibera si evidenzia questi passaggi:

Il Consigliere Monica Schettino chiede cosa si finanzia con gli oneri di urbanizzazione di Sogin e da cosa derivano.

L’Assessore Berto risponde dicendo che è stato spiegato prima.

Il Vice Sindaco Carla Fontana precisa che in questi giorni è stata travisata, spera involontariamente, la questione della quantificazione degli oneri di urbanizzazione di Sogin.

L’Amministrazione non ha mai pensato di applicare la convenzione urbanistica perché la stessa non è mai stata approvata. Gli oneri di urbanizzazione di Sogin derivano da due ordinanze, la prima di dicembre e l’ultima di febbraio, che ordinano la costruzione di una parte del D2, destinato a raccogliere le scorie solide ora custodite nel deposito 2300. Le stesse ordinanze impongono a Sogin di pagare gli oneri di urbanizzazione per il carico urbanistico generato dalla costruzione delle opere.

Il Comune ha quantificato l’importo degli oneri utilizzando un sistema previsto dalla Regione la quale con una deliberazione del 1977 ha indicato due sistemi di calcolo degli oneri di urbanizzazione, il primo sintetico ed il secondo analitico/forfettario. Poiché per il caso Sogin non si poteva utilizzare il sistema sintetico non rientrando nella casistica prevista, è stato utilizzato il sistema analitico che prevede un raffronto con casi analoghi. Per il caso specifico il raffronto è stato effettuato con la quantificazione degli oneri già prevista per la convenzione urbanistica che era anche già stato accettato da Sogin.

Il sistema adottato dev’essere in certa misura concordato con il soggetto attuatore e Sogin con una comunicazione pervenuta al Comune in data 26.5.2006 ha confermato di condividere la quantificazione effettuata dal Comune.

Conclude dicendo che il procedimento seguito è ritenuto corretto anche dal legale del Comune.



Il Consigliere Monica Schettino afferma che accettare questi soldi significa dare il permesso di costruire il deposito, quando sulla materia il Consiglio non si è espresso.

Il Sindaco ricorda al Consigliere Schettino i  problemi di sicurezza.

Il Capogruppo Farinelli afferma che quando si parla di bilancio gli importi sono fondamentali. Sino ad ora l’Amministrazione ha quantificato gli oneri a Sogin ed è iniziata la trattativa. Come si fa a dire che tutto va bene se non c’è una convenzione firmata? Legge poi una parte della prima ordinanza che imponeva la costruzione dei nuovi serbatoi per evidenziare che anche in quel caso era prevista la corresponsione degli oneri che però non sono stati ancora incassati.     

Il Sindaco risponde dicendo che l’importo di quegli oneri non è ancora stato quantificato e si pensa di applicare gli stessi criteri utilizzati per l’ultima ordinanza.

Il Capogruppo Farinelli chiede come sono stati quantificati gli oneri e chi lo ha fatto.

Il Vice Sindaco risponde dicendo che sono stati utilizzati come confronto i 1.500.000,00 € previsti nella bozza  convenzione e si è fatta la dovuta proporzione in rapporto alle opere che si realizzeranno con l’ordinanza.

Il Capogruppo Farinelli ribadisce che gli oneri avrebbe dovuto approvarli il Consiglio con la convenzione perché nella stessa previsti.  Dopo quattro mesi l’Amministrazione decide autonomamente di incassare questo denaro e di utilizzarlo non per effettuare spese d’investimento ma anche per finanziare spese correnti. Strutturare il bilancio su entrate incerte denota estrema leggerezza.

Il Sindaco replica affermando che per i  95.000 euro c’è, comunque vada, la copertura finanziaria.

L’Assessore Relino sostiene che il bilancio presentato evidenzia un bilancio in difficoltà ma gestibile. L’amministrazione sa di dover  agire con molta accortezza, ma sarà in grado di farlo anche se il Capogruppo Farinelli la pensa diversamente. Gli oneri previsti sono legittimi, c’è un parere pienamente favorevole del Revisore dei Conti e se non dovessero arrivare sono garantiti da altre entrate. E’ necessario esporre i dati correttamente e non in modo fuorviante. Potevamo applicare alla spesa corrente il 50% degli oneri, ne abbiamo applicati solo il 18% per prudenza.

Il Consigliere Monica Schettino preannuncia il suo voto contrario. Ricorda che è pendente un ricorso al TAR  e chiede cosa accadrà se verrà annullata l’ordinanza.

Il Vice Sindaco Carla Fontana risponde che, come precedentemente detto, se questi oneri non verranno incassati si applicherà l’avanzo di amministrazione.

Il Consigliere Rosa Gianfranca afferma che se ci fosse stata la possibilità di stipulare una convenzione poteva essere contrattato un indennizzo ambientale per la presenza sul territorio delle scorie che crede resteranno qui per sempre. Si sarebbe potuto ottenere di più.



Il Vice Sindaco Carla Fontana risponde dicendo che  questo genere di indennizzo è previsto  dalla legge 368.

L’Assessore Miglietta Edoardo afferma che l’indennizzo a Saluggia spetta in base alla legge 368. La convenzione non è arrivata a compimento per i noti eventi. L’Amministrazione è convinta di aver fatto la sua parte. Come saluggese si augura che le strutture vengano fatte e che mettano davvero in sicurezza anche se a qualcuno spiace e vorrebbe che restassimo non in sicurezza. I soldi poi non fanno schifo.

L’Assessore Relino in risposta al Capogruppo Farinelli afferma che i Consiglieri che approveranno il bilancio si assumeranno tutte le loro responsabilità, ma quelli che non lo approveranno si prenderanno invece la responsabilità di sostenere che bisognava aumentare le imposte, perché alternative non ce ne sono e lo dimostra il fatto che la minoranza non ha presentato una controproposta con l’emendamento.

La notizia dell’incasso dei 526.000 euro di oneri di urbanizzazione, da parte dell’Amministrazione di Comunità Saluggese (Centro-Sinistra) guidata dal sindaco Barbero, era stata anticipata il 15 maggio 2006 dal Giornale La Gazzetta che pubblicava questo articolo:


Ciao alla prossima e 
chiunque volesse replicare 
può farlo liberamente qui:
marco.pasterisyahoo.it