La riunione del Tavolo per la
trasparenza sul nucleare svoltasi il 26 novembre a Torino è stata definita
dall’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, “un importante
momento di confronto, che abbiamo riattivato affinché diventi una consuetudine
annuale per affrontare e discutere, in un’ottica improntata alla massima
condivisione, i dati relativi allo smantellamento dei siti nucleari
piemontesi”.
All’incontro hanno preso parte, fra
gli altri, il responsabile decommissioning Impianti Nord di Sogin, Davide
Galli, la presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale,
Silvana Accossato, il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, il
responsabile del Servizio Controllo attività nucleari dell’Ispra, Lamberto
Matteocci, oltre a rappresentanti di enti locali e associazioni ambientaliste.
La situazione dei programmi per la
messa in sicurezza e la disattivazione dei tre impianti nucleari piemontesi
riferita da Sogin è la seguente:
* nella centrale Enrico Fermi di
Trino le attività realizzate nell’ultimo periodo riguardano la rimozione dei
componenti contaminati dai locali del RadWaste e la supercompattazione di oltre
1000 fusti di rifiuti radioattivi, con una significativa riduzione del loro
volume (operazione che consente di non dover costruire nuovi depositi
temporanei sul sito, ma solo di adeguare i due attualmente presenti che
ospiteranno i rifiuti, in attesa del trasferimento graduale al futuro Deposito
nazionale) e sono previste la realizzazione di un nuovo sistema di trattamento
dei rifiuti radioattivi liquidi, la stazione di cementazione e condizionamento
dei rifiuti, la progettazione di smantellamento del circuito primario della
centrale;
* nell’impianto
Eurex di Saluggia sono terminate le operazioni di trattamento e scarico
dell’acqua della vasca WP719, con il recupero dei fanghi di fondo residui, sono
state realizzate le strutture di confinamento delle vasche, prosegue il
trattamento e la caratterizzazione dei rifiuti Ifec, continuano la
caratterizzazione dei rifiuti radioattivi prodotti durante l’esercizio
dell’impianto e i lavori della nuova cabina elettrica, si stanno concludendo i
lavori del nuovo deposito temporaneo D2 per i rifiuti radioattivi già presenti
nell’impianto e la progettazione dell’impianto Cemex e annesso deposito
temporaneo D3 per cementare i rifiuti radioattivi liquidi presenti in vista del
loro successivo trasferimento al deposito nazionale, sono state allontanate le
materie nucleari nell’ambito del programma GTRI (Global Threat Reduction
Initiative) con il loro rientro in Usa;
* la FN di Bosco Marengo sarà il
primo sito nel quale terminerà il decommissioning: si è concluso lo
smantellamento degli impianti di ventilazione e di trattamento dei liquidi
reflui, è terminata la manutenzione straordinaria di 611 “overpack” contenenti
i rifiuti radioattivi, che saranno stoccati nel deposito temporaneo previsto
per il prossimo anno in vista del trasferimento nel deposito nazionale.
Per terminare il programma di trasferimento
in Francia del combustibile nucleare, sono previsti ancora tre trasporti dal
deposito Avogadro e due dalla centrale di Trino per il rimanente 2% del
combustibile ancora presente in Italia.
Circa l’iter di localizzazione del
deposito nazionale, Sogin ha comunicato che ai primi di gennaio consegnerà ai
Ministeri competenti ed a Ispra la proposta di Carta delle aree potenzialmente
idonee ad ospitare la struttura.
Il direttore generale di Arpa
Piemonte ha sottolineato come all’agenzia regionale sia affidato il compito di
effettuare i monitoraggi e i controlli in collaborazione con altri enti
pubblici e con l’Ispra e spettino il monitoraggio
radiologico e la stima della dose di radiazione presente nei territori
interessati.
(FONTE
– REGIONE
PIEMONTE -
pdevita -
27 novembre 2014
–
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