IL PROGETTO DEL DEPOSITO NAZIONALE DELLE SCORIE NUCLEARI |
Entro il 3 gennaio 2015, la Sogin, società di
stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e
della gestione dei rifiuti radioattivi (quelli che si producono nell’ambito di
diversi processi produttivi) dovrà rendere nota la lista delle aree
potenzialmente idonee ad ospitare il deposito unico delle scorie nucleari che,
com’è noto, in ottemperanza alle normative europee, dovrà essere realizzato nel
Belpaese. Già dal 4 Giugno scorso, esistono, pubblicati da Ispra, l’Istituto
superiore per la ricerca e la protezione ambientale, i cosidetti criteri di
esclusione, ossia quei parametri che allontanerebbero, per una serie di ragioni
tecniche il deposito da alcune zone, rendendo più appetibili altre. Tali indici
fanno ipotizzare una esclusione della Basilicata da questa ipotesi
localizzativa. Solo per citarne alcuni, ricordiamo: la sismicità elevata o la
presenza di importanti risorse del sottosuolo, quali quelle idriche o quelle
energetiche come gas e petrolio. Ma come abbiamo detto siamo solo sul terreno
delle ipotesi; così com’è sullo stesso terreno è anche una cartina che pubblicò
il sole 24 ore il 24 settembre 2010, in cui tra 52 aree geografiche italiane
anch’esse potenzialmente idonee, comparivano territori in prossimità di Matera
e alcune aree interne della Basilicata. Una mappa diceva Il Sole 24 ore in
quella occasione basata, comunque, sui criteri internazionali stabiliti
dall’Aiea agenzia onu dell’energia atomica. Per ora di ufficiale c’è che il
deposito è una struttura che consentirà lo smaltimento definitivo di circa 75
mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e lo stoccaggio temporaneo
di circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività. Le altre tappe
previste, dopo quella del 3 Gennaio, quella di Aprile 2015 in cui la carta in
questione verrà verificata da parte di Ispra e dei Ministeri per lo sviluppo
economico e per l’ambiente e tutela del territorio e del mare. Si aprirà,
quindi, una fase di consultazione pubblica e condivisione delle soluzioni
tecniche applicate da Sogin in occasione di un Seminario Nazionale previsto per
Settembre 2015. Entro i 90 giorni successivi, Sogin, dovrà redigere una
versione aggiornata della proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee, questa
sarà trasmessa trasmessa al Ministero dello Sviluppo Economico per approvazione
con Decreto Ministeriale, previo parere tecnico di ISPRA.
(FONTE - Trm Radiotelevisione del Mezzogiorno - Clicca QUI)
Ciao alla prossima
e chiunque volesse
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