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mercoledì 25 settembre 2013

UNA SEDUTA COME UN RING, SPETTACOLO RACCAPRICCIANTE



“Barberis lasciato solo in Consiglio” titola così l’articolo di apertura della Nuova Periferia di Chiasso che racconta la cronaca del “radioattivo” Consiglio Comunale di Sabato 21 settembre 2013.
Ma cio che lasciamo a futura memoria, e il racconto nel brano a firma di Elisa Giordano, nel brano titolato: “Una seduta come un ring, spettacolo raccapricciante”, eccolo, tal quale :  
“Questa volta i pugni e le cartelle sbattute sul tavolo non ci sono state. Bisogna ammetterlo. Ma non si può dire che lo spettacolo sia stato dei migliori, anzi. Forse è stato ancora più squallido rispetto alle volte precedenti. Eppure Saluggia è così e bisogna abituarsi. I consigli comunali non sono assemblee dove gli schieramenti discutono sugli argomenti proposti nell’ordine del giorno dal sindaco per il bene della collettività. Bensì un vero e proprio ring, dove non ci sono appunto pugni e calci, ma urla. E sembra che chi urla più forte vince. Dove chi per primo attacca l’altro sia il vero politico. Dove chi per primo abbandona l’aula sia quello che decide le sorti della seduta. Si, forse è vero. Chi urla, chi con arroganza fa valere le proprie tesi e chi, ancora, si alza e se ne va si fa notare. Si, ma non per la sua bravura e il suo interesse per Saluggia. Bensì per la propria maleducazione, per la sua incapacità a dialogare e discutere per il territorio. E sabato ne è stata nuovamente la prova. E come sul ring, anche in Municipio c’era un arbitro: il sindaco. Un sindaco che prende la parola, prova a zittire chi fa bagarre la crea e la anima. Ma non ce la fa. Forse perchè queste cose lui non le concepisce. Non si sa bene il perchè. Sta lì, seduto sulla sedia tra il suo vice e il segretario. Aspetta che tutto termini, che si torni alla normalità. Ma intanto, ancora una volta, il pubblico (perchè è un vero proprio ring) ha ammirato una seduta raccappriciante, dove non si fa l’interesse della popolazione.
Uno spettacolo surreale, uno show che questo paese non merita, anzi. Un paese che ha bisogno di amministratori pronti a discutere sulla questione nucleare, sul bilancio e sulle mille altre materie senza riportare a galla i vecchi dissapori e contrasti.”