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giovedì 31 luglio 2014

QUATTRO O CINQUE PROFUGHI A SALUGGIA... PER ORA ?!?

31 LUGLIO 2014 - L'ISTITUTO TAMBURELLI A SALUGGIA (VC) SEDE CHE OSPITERA' I PROFUGHI IN ARRIVO
Con un comunicato apparso oggi, 31 luglio 2014, sul sito internet comunale, l'Amministrazione porta la Cittadinanza a conoscenza che: "

PROFUGHI A SALUGGIA

Si comunica che nella serata del 30 luglio S.E. il Prefetto di Vercelli ha informato il Sindaco che presso l'Istituto Tamburelli di Saluggia (ex CSEA di Via Ponte Rocca) nei prossimi giorni saranno ospitati alcuni profughi (quattro o cinque persone) e che sono state attivate tutte le misure previste dalla legge in materia igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza."

La domanda è lecita. 

Per ora il numero è contenuto a 4 - 5 persone, 
ma tutti sanno che l'Istituto Tamberelli,
sede prescelta per ospitare i profughi 
può accogliere un numero 
superiore di persone, 
quindi questo numero è destinato 
a salire oppure si fermerà qui ?!?

La risposta al nostro quesito 
come sempre la lasciamo 
alle Autorità competenti.

Ciao alla prossima e chiunque volesse 
replicare può farlo sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it


mercoledì 30 luglio 2014

IL SINDACO CONFERMA: ARRIVANO I PROFUGHI DA LAMPEDUSA A SALUGGIA !!!

L'ISTITUTO TAMBURELLI DI SALUGGIA (VC) IN VIA PONTE ROCCA - EX SEDE CSEA.JPG

Sul settimanale La Nuova Periferia di Chivasso, che trovate da oggi in edicola, nell'articolo a pagina 67 titolato "All'ex Tamburelli arrivano i profughi", il Sindaco di Saluggia, Firmino Barberis, risponde alla nostra ipotesi formulata, lunedì scorso nel brano apparso su questo Blog e titolato: "PROFUGHI IN ARRIVO A SALUGGIA ?!? DA LAMPEDUSA AL TAMBURELLI ?!?". (Clicca QUI)

Ma non solo. 

Perché nell'articolo, che vi invitiamo a leggere, il Sindaco esprime due concetti chiari:

1) È stato mantenuto all'oscuro dell'operazione dalle Autorità competente l'arrivo dei profughi: "Ho appreso la notizia dal titolare della casa di riposo - l 'adiacente Residenza Uno all'ex sede Tamburelli Csea dice il Sindaco Barberis -. Vedendo quei lavori ho subito chiesto cosa stavano facendo. La risposta è stata chiara: stiamo predisponendo i locali per l'arrivo di nuovi profughi. Dopo aver letto questa lettera ho subito preso carta e penna è scritto alla Prefettura dove chiedevo informazioni più precise su questi nuovi arrivi. Ad oggi ancora nessuna informazione".

2) Ma - prosegue l'articolo - il Sindaco (Ndr. - Giustamente) non ci sta ad una decisione calata dall'alto. È un Sindaco che voleva un minimo di preavviso per educare i cittadini. "Trovo scorretto che la Prefettura prenda questi provvedimenti senza avvisare l'Amministrazione  che ha il compito di difendere per i cittadini - spiega il primo cittadino - Siamo molto preoccupati perché non abbiamo alcuna notizia. Non conosciamo lo stato di salute di queste persone. E poi chi si occuperà di loro ? Sono liberi di frequentare il paese ? Il mio compito è quello di assicurare la sicurezza pubblica però così non mi permettono di farlo.".

Il resto del testo lo potete leggere sul settimanale La Nuova Periferia di Chivasso, che trovate da oggi in edicola, nell'articolo a pagina 67 titolato "All'ex Tamburelli arrivano i profughi"

Noi esprimiamo tre sincere e libere considerazioni sul caso:

1) L'ipotesi formulata da noi sul Blog sulla base di notizie rilevate da altro giornale online si è rivelata VERA. Ergo, ancora una volta, ciò che scriviamo e suffraghiamo con documenti alla mano sono notizie VERE, non frutto della fantasia distorta di qualcuno. Così si fa. (Clicca QUI)

2) Bene ha fatto il Sindaco Barberis ad esprimere il suo rammarico e la sua "rabbia" nonché la sua preoccupazione per essere stato tenuto all'oscuro dall'Autorità, che gli ha servito una bella patata bollente, senza aver preventivamente sentito l'Amministrazione comunale, la quale, se informata, avrebbe potuto dare una corretta informazione alla Cittadinanza Saluggese. Così non si fa.

3) Più volte sui Social Network (Facebook, Ect...) ed anche sui giornali locali, chi vi scrive, ha affermato che si è ritirato dalla politica attiva. 

Ma coloro che siedono in Consiglio Comunale nei banchi della minoranza, affermando di essere "la maggioranza dei Saluggesi" perché su questo argomento tacciono ? 

Cosa si nasconde dietro questo strano silenzio ?

Nessun interrogazione urgente al Sindaco ?

Oppure, per chi siede in Consiglio Provinciale (stessa sede ed ubicazione della Prefettura), nessun interrogazione urgente al Presidente della Provincia, il quale sedendo nel Comitato Provinciale per la Sicurezza, ipotizziamo, non poteva, non sapere dell'arrivo in Provincia di Vercelli, all'ex Csea Tamburelli (gestito, un tempo, in convenzione con la Provincia) dell'arrivo di questi profughi ?!? Così non si fa. 

Forza sostenitori della minoranza-maggioranza di Saluggia, spronateli a dare una risposta immediata, al seguente quesito !!!

Cosa né pensano veramente il duo sodale Bianco-Olivero dell'arrivo dei profughi a Saluggia ?!? 

Il sindaco Barberis ha risposto. 

Ora attendiamo di conoscere la loro posizione !!! 

Oppure rimarranno in silenzio (ASSENTI IN-GIUSTIFICATI / IN VACANZA) per non bruciarsi la maggioranza di Saluggia ?!?

Smentiteci !!! Grazie !!!

Ciao, alla prossima 
e chiunque volesse 
liberamente replicare 
può farlo sempre qui: 
marco.pasteris@yahoo.it 

martedì 29 luglio 2014

PONTI FS: LA PROVINCIA FINANZIERA’….AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH….


Sul bisettimanale La Sesia di Vercelli che trovate in edicola oggi, l’ex compagno di minoranza della consigliera Paola Olivero nella defunta Comunità Saluggese (democraticamente deceduta in Saluggia nell’Anno del Signore 2011 – VEDI ARTICOLO SOPRASTANTE RICORDANTE LE CIVILI ESEQUIE), ed attuale corrispondente da Saluggia, Emanuele Pedrazzini, ci rende noto che: “Nonostante i tagli da parte di Governo e Regione, la Provincia ha deciso di confermare l’allargamento dei due ponti ferroviari sulla ferrovia Torino - Milano che interessano il centro abitato di Saluggia sulla provinciale 3, all’altezza di via Fiandesio, e sulla via Crescentino.“Il provvedimento – spiega la consigliera provinciale del Pd, Paola Olivero – è stato da me proposto e sostenuto da tutti i capigruppo, dal presidente Carlo Riva Vercellotti e dall’assessore Davide Gilardino, consapevoli della criticità viaria che da anni si trascina nel Comune di Saluggia”. L’argomento, in paese, è da sempre tema di discussione. L’ex-sindaco ed ex-assessore provinciale Marco Pasteris non perde l’occasione per attaccare Olivero su questo punto. Dalle pagine del suo blog nei giorni scorsi, ha ironizzato sul fatto che “La promessa fatta ai saluggesi dal rappresentante del Pd  locale, all’atto del suo insediamento in seno alla provincia sia stata mantenuta”. Olivero però, ricordando che lei siede, diversamente da Pasteris, sui banchi della minoranza, taglia corto. “Non si è fatto nulla quando ad amministrare la Provincia c’era un assessore, che nel contempo era sindaco di Saluggia, e le disponibilità economiche erano straordinariamente ingenti, anche grazie anche alle compensazioni nucleari di cui Saluggia.  Allora si puntò su investimenti effimeri, in particolare nel settore del Turismo,di cui oggi non resta traccia se non le ingenti spese. Mentre i Fondi Scanzano, che giungono nelle casse della Provincia grazie alle scorie saluggesi, presero la strada della Valsesia». Olivero sottolinea poi che in Provincia, oggi «il rapporto è di rispetto fra le persone e di grande disponibilità e collaborazione. Si discute e ci si confronta, e, per stessa ammissione del presidente Riva Vercellotti, se una proposta è buona, viene accolta anche se a presentarla è un consigliere di minoranza». Per questo motivo Olivero considera «incomprensibile il rifiuto del sindaco e della giunta di inserire l’allargamento dei ponti della ferrovia nel Piano Regolatore, rigettando allo stanziamento provinciale di 270mila euro, giudicandolo un intervento “non strategico”».



Bene, prendiamo atto di quanto riportato dal corrispondente saluggese e dalla consigliera Olivero, e vi invitiamo a leggervi il nostro brano che pubblicheremo domani titolato: 

“PONTI FS: 
VI SVELIAMO 
IL SEGRETO DI PULCINELLA…”



Per ora accontentatevi di un sonora risata: quella contenuta nel titolo di questo brano: 

PONTI FS: 
LA PROVINCIA FINANZIERA’….
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH….



Perché ? 

Abbiate pazienza. 

Domani ve lo spieghiamo….



Ciao alla prossima
e chiunque volesse
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marco.pasteris@yahooo.it

lunedì 28 luglio 2014

PROFUGHI IN ARRIVO A SALUGGIA ?!? DA LAMPEDUSA AL TAMBURELLI ?!?

L'INGRESSO AL CENTRO ABITATO DI SALUGGIA (VC) DA VIA PONTE ROCCA

L'ISTITUTO TAMBURELLI  DI SALUGGIA (VC) IN VIA PONTE ROCCA - EX SEDE CSEA
La notizia è quantomeno curiosa per almeno due motivi.

Il primo: su di essa vi è sinora il massimo riserbo delle Autorità Competenti. Il sito internet del Comune di Saluggia tace e nessun altro conferma.

Il secondo: la notizia è stata riportata solo dal quotidiano online Vercelli Oggi (Clicca QUI).

Ergo, non sappiamo se nelle prossime settimane arriveranno o meno a Saluggia (Vc), all'Istituto Tamburelli dei profughi provenienti dall'Africa ed arrivati sulla nostra Pensiola con gli sbarchi documentati dai mass media nell'isole del Sud Italia.

Sappiamo che  all'Istituto Tamburelli, ex sede Csea di Saluggia (Vc) questa mattina erano in corso dei lavori di sistemazione all'interno delle ex-aule scolastiche. Lo deduciamo dalla presenza all'esterno di un furgoncino di un'impresa edile (?!?), termoidraulica (?!?). Boh !?!

L'ISTITUTO TAMBURELLI  DI SALUGGIA (VC) IN VIA PONTE ROCCA - EX SEDE CSEA
L'ISTITUTO TAMBURELLI  DI SALUGGIA (VC) IN VIA PONTE ROCCA - EX SEDE CSEA


L'ISTITUTO TAMBURELLI  DI SALUGGIA (VC) IN VIA PONTE ROCCA - EX SEDE CSEA

Forse è meglio che dall'Amministrazione Comunale giunga rapidamente un chiarimento esaustivo e rapido. Magari divulgato sul sito internet del Comune.

Sono balle oppure c'è qualcosa di vero su questa ipotesi ?!?

Grazie della risposta.

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giovedì 24 luglio 2014

DENEGRI, DA DIASORIN AL CLUB DEI MILIARDARI



Forbes inserisce l’imprenditore nell’olimpo dei ricchi

Dalla Vespa, alle biotecnologie, fino all’alta ristorazione per passione. Sono tre le vite di Gustavo Denegri, origini torinesi e una forte vocazione per le sfide imprenditoriali. Da poco è entrato a far pare del ristretto club dei miliardari di Forbes, l’autorevole rivista statunitense che ogni anno stila la classifica dei più ricchi al mondo. Di recente, il patrimonio netto dell’imprenditore italiano (e della sua famiglia) è cresciuto a 1,1 miliardi di dollari. Ma non è tanto la cifra record...

(FONTE - LA STAMPA - CLICCA QUI)

SORIN GROUP OTTIENE IL MARCHIO CE PER LA VALVOLA CARDIACA CROWN PRT(TM)

La nuova bioprotesi aortica munita di stent assicura un’incredibile facilità di impianto e performance ottimali 


 Milano (Italia), 24 luglio, 2014 – Sorin Group (Codice Reuters: SORN.MI), società multinazionale leader nel trattamento della malattie cardiovascolari, ha annunciato oggi di avere ottenuto la certificazione del marchio CE per la sua innovativa bioprotesi aortica con stent CROWN PRT, ora commercializzata in Europa.

Nel trattamento delle patologie della valvola aortica, la sostituzione della valvola nativa con una bioprotesi munita di stent rappresenta una tecnica standard in grado di fornire una soluzione efficace e duratura ai pazienti più anziani, sollevandoli dai disagi legati all’assunzione a vita di una terapia anticoagulante per via orale.

Frutto dell’esperienza di Sorin Group, lunga 45 anni, nella progettazione di valvole cardiache, la valvola CROWN PRT è l’evoluzione più recente nella tecnologia delle valvole aortiche biologiche con stent. Caratterizzata da un design che facilita l’impianto da parte del cardiochirurgo, dotata di tecnologia PRT (ovvero del trattamento per la riduzione dei fosfolipidi), la valvola CROWN PRT offre  ottime performance emodinamiche e di durata.

Ulteriore testimonianza dell’impegno di Sorin a una continua innovazione, CROWN PRT consente una manipolazione intraoperatoria intuitiva, grazie a ridotti tempi di lavaggio, e assicura, grazie a dei riferimenti visibili, sia una maggiore facilità d’impianto, sia una migliore visualizzazione radiografica attraverso marcatori specifici per raggi X.

La ricerca ha dimostrato che i fosfolipidi svolgono un ruolo chiave nel processo di calcificazione delle bioprotesi. Il trattamento per la riduzione dei fosfolipidi (PRT) brevettato da Sorin è risultato in grado di diminuire il tenore di fosfolipidi presenti nel tessuto pericardico, con una conseguente notevole riduzione della formazione di calcio rispetto al campione di controllo[1].

“Siamo impazienti di procedere all'impianto delle valvole CROWN PRT, perché  integrano tutti i più recenti progressi tecnologici in fatto di bioprotesi, e consentono procedure cardiochirurgiche semplici, affidabili e riproducibili”, ha dichiarato il prof. Alain Leguerrier, Responsabile del Reparto di Chirurgia Cardiotoracica e Vascolare dell’Ospedale Universitario di Rennes, Francia. “CROWN PRT soddisfa tutti i requisiti per performance emodinamiche notevoli e per un’ottimizzazione della durata.”

“CROWN PRT promette di rafforzare ulteriormente la nostra presenza nel mercato delle valvole tissutali, sia in Europa che nel resto del mondo. Questa innovazione in materia di sostituzione valvolare è stata strategicamente progettata per offrire ai chirurghi una maggiore versatilità e un’incredibile durata. Essa ribadisce l’impegno del marchio Sorin a favore delle tecnologie d’avanguardia per la cardiochirurgia,” ha affermato Michel Darnaud, President, Cardiac Surgery Business Unit, Sorin Group.
 
(FONTE - SORIN GROUP - CLICCA QUI)

mercoledì 23 luglio 2014

IL COMUNE COMPRA ANCHE L'IMMOBILE DI VIA ROMA

22 LUGLIO 2014 - VIA ROMA A SALUGGIA (VC)
L'autrice, Elisa Giordano, su La Nuova Periferia che trovate in edicola da oggi, nell'articolo titolato "Il Comune compra anche l'immobile di Via Roma", rende noto che : "Non solo un acquisto ma ben due per questa amministrazione comunale di Saluggia che ha l’obiettivo, come già annunciato in passato, di rimetter mano alla viabilità del centro storico per renderlo così più sicuro. Ed uno dei primi interventi necessari è sicuramente quello in via Lusani dove la giunta ha come obiettivo ridisegnare i marciapiedi, per renderli a norma di sicurezza. E per fare ciò, il sindaco Firmino Barberis aveva annunciato la rimozione degli stalli di sosta lungo la via. Ed è proprio dopo questa decisione che l’amministrazione ha deciso di acquistare un nuovo immobile, cioè quello di via Roma 13. Una scelta spiegata, appunto, durante il consiglio comunale di sabato scorso che ha trovato il benestare anche delle minoranze rappresentate, anche in questa caso, dal capogruppo di «Amici in Comune» Renato Bianco. Unico limite posto da quest’ultimo è stata la richiesta di inserire la necessità di ottenere il consulto della Sovrintendenza dei Beni Culturali su questo edificio del centro storico. Questo acquisto, che ha visto l’assemblea votare all’unanimità, comporterà una spesa per questo comune di 115.050 euro, cioè poco meno di quanto definito dalla perizia di stima redatta lo scorso maggio."

22 LUGLIO 2014 - L'IMMOBILE IN VIA ROMA A SALUGGIA (VC) ACQUISITO DAL COMUNE

22 LUGLIO 2014 - L'IMMOBILE IN VIA ROMA A SALUGGIA (VC) ACQUISITO DAL COMUNE
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IL COMUNE ACQUISTA L'AREA EX-QUAGLINO; CI FARA' PARCHEGGI E UNA PIAZZA

22 LUGLIO 2014 - SALUGGIA (VC) -  L'AREA EX-QUAGLINO

22 LUGLIO 2014 - SALUGGIA (VC) -  L'AREA EX-QUAGLINO

22 LUGLIO 2014 - SALUGGIA (VC) -  L'AREA EX-QUAGLINO

22 LUGLIO 2014 - SALUGGIA (VC) -  L'AREA EX-QUAGLINO

22 LUGLIO 2014 - SALUGGIA (VC) -  L'AREA EX-QUAGLINO

22 LUGLIO 2014 - SALUGGIA (VC) -  L'AREA EX-QUAGLINO



Su la Nuova Periferia che trovate in edicola da oggi nell'articolo titolato: "All’ex Quaglino parcheggi e una piazza" si racconta: "Il Comune di Saluggia acquista due nuove proprietà. E’ questo quanto deciso nella seduta consigliare di sabato19 luglio alla presenza di tutti i consiglieri, tranne del capogruppo «Per Saluggia» Paola Olivero. Un ricco consiglio che ha visto l’assemble a discutere di queste due proposte di acquisto di immobili. Entrambe situate nel capoluogo. La prima acquisizione è una di quelle aree che, anche in quest’ultimo periodo, ha scatenato le polemiche di molti cittadini per via della situazione di degrado presente. Stiamo parlando del complesso di Largo Stazione 3, quella che più comunemente viene definita «Area ex Quaglino». Nelle scorse settimane, infatti, i cittadini avevano chiesto a gran voce, e anche attraverso i social network, la sua messa in sicurezza e la sua pulitura dopo che i soliti ignoti avevano scaricato i propri rifiuti, trasformando la in una discarica abusiva. Così l’amministrazione guidata dal primo cittadino Firmino Barberis ha deciso di acquisirla al costo di 580mila euro. Quest’area sarà poi adibita ad area di sosta e verrà ricavata una piazza dove poter organizzare anche manifestazioni ed eventi, oltre che fare da punto di incontro e aggregazione. Una scelta che le due minoranze, rappresentate entrambe dal consigliere Renato Bianco, non approvano. (Ndr. - Il resto dell'articolo lo potete leggere recandovi in edicola ed acquistando copia del giornale)

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martedì 22 luglio 2014

ASSOLUZIONE DEFINITIVA PER PASTERIS

Oggi, 22 luglio 2014, la Stampa edizione di Vercelli,  nell'articolo, a firma di Roberto Maggio, titolato "Assoluzione definitiva per Pasteris", racconta: "L’ex sindaco di Saluggia, Marco Pasteris, è stato assolto in via definitiva dal reato di abuso d’ufficio relativo alla nomina nel 2008 dell’architetto Antonello Ravetto come responsabile dell’ufficio urbanistica del Comune. Questo l’esito della Terza sezione penale della Corte di cassazione, riunitasi per discutere il ricorso presentato dalla procura di Vercelli sulla sentenza del 7 maggio 2013, attraverso cui il gip Paolo Bargero aveva assolto lo stesso Pasteris. La vicenda ha avuto inizio nel maggio 2011, quando la guardia di finanza si era presentata in municipio a Saluggia per sequestrare documenti in seguito a presunti reati commessi ben quattro anni prima. I fatti contestati riguardavano la nomina di Antonello Ravetto come consulente esterno prima, e l’assunzione come responsabile dell’ufficio tecnico comunale dopo, da parte dell’allora sindaco Pasteris. Questo nonostante l’architetto fosse un consulente della Fas, impresa che in paese lavorava per conto di Sorin. Insieme con Ravetto e Pasteris erano indagati anche 19 persone del personale amministrativo, a cui erano contestati complessivamente 61 accuse; ma il gip, al termine delle indagini preliminari, ne aveva confermate solo tre, mandando a giudizio soltanto il responsabile dell’ufficio tecnico e il primo cittadino. A quel punto la procura aveva deciso di ricorrere in Cassazione contro la decisione di Bargero, sostenendo nuovamente tutte le accuse emerse durante la precedente istruttoria, tra cui l’abuso di ufficio. Ma a distanza di quattordici mesi la Terza sezione ha accolto totalmente la tesi del difensore dell’ex sindaco Pasteris, l’avvocato Piero Alberto di Cigliano, confermando in via definitiva la sentenza di assoluzione del maggio 2013. «Il fatto quindi non sussiste - commenta il legale - e questo è stato accertato in via definitiva dalla Corte di cassazione». La procura aveva presentato ricorso anche sulla sentenza di assoluzione per un’ordinanza emessa da Pasteris sulla costruzione di una tettoia nel comprensorio Sorin, per la messa in sicurezza di rifiuti pericolosi derivanti dalla lavorazione industriale. La decisione finale, in questo caso, spetterà al nuovo gup. «Pasteris - continua il suo legale - aveva agito per salvaguardare la salute dei lavoratori e dell’ambiente circostante. Anche su questo punto siamo nuovamente pronti a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti».[R.MAG.]

sabato 19 luglio 2014

LA CASSAZIONE CONFERMA: L’EX SINDACO PASTERIS ASSOLTO DEFINITIVAMENTE DAL REATO DI ABUSO DI UFFICIO.

ROMA - LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, si è riunita giovedì 17 luglio 2014, alle ore 12.00, in Roma, per discutere il ricorso presentato dalla Procura di Vercelli, avverso la sentenza di assoluzione pronunciata il 07 maggio 2013, dal G.U.P.del Tribunale di Vercelli, Dott. Paolo Bargero, nei confronti dell’ex sindaco Marco Pasteris ed altri.

La Terza Sezione Penale, ha accolto totalmente la tesi del difensore dell’ex-Sindaco Pasteris, avvocato Piero Alberto di Cigliano (Vc),  confermando in via definitiva, relativamente alla contestazione del presunto reato di abuso d’ufficio, per la nomina nel 2008 a responsabile dell’ufficio urbanistica del comune di Saluggia dell’architetto Ravetto, la sentenza di assoluzione pronunciata il 07 maggio 2013, dal GU.P.. Dott. Paolo Bargero.

“Il fatto quindi non sussiste – commenta l’avvocato Piero Alberto – e questo è stato accertato in via definitiva dalla Corte di Cassazione. Decade completamente quindi l’impostazione accusatoria formulata dalla Procura di Vercelli per il presunto abuso d’ufficio nei confronti dell’ex-sindaco Pasteris la cui sentenza di assoluzione è stata confermata in via definitiva”.

La Terza Sezione Penale della Suprema Corte ha invece  annullato  con rinvio ad altro G.U.P. del Tribunale di Vercelli la sentenza di cui al ricorso  relativo ad  alcuni capi d’imputazione contestati dalla Procura del capoluogo vercellese  ad alcuni cittadini saluggesi e  riguardanti presunti abusi edilizi.


“All’ex sindaco Pasteris – commenta l’avvocato Piero Alberto – è stato  annullato  con rinvio il capo della sentenza che lo vedeva assolto  per avere emanato con un’ordinanza contingibile ed urgente, per la costruzione di una tettoia nel comprensorio Sorin, per la messa in sicurezza di rifiuti pericolosi derivanti dalla lavorazione industriale. Egli ha però  agito per salvaguardare la salute dei lavoratori del comprensorio industriale e l’ambiente circostante. Anche su questo punto siamo nuovamente pronti a dimostrare documentalmente, innanzi al nuovo Gup, la sua totale estraneità ai fatti contestati”.

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mercoledì 16 luglio 2014

APPALTI EXPO, LE PRIME AMMISSIONI DI LUIGI GRILLO: «HO PRESO SOLDI PER SOGIN»


Milano - Arrivano le prime ammissioni anche dell’ex senatore Pdl Luigi Grillo nell’inchiesta milanese con al centro appalti Expo, Sogin e della sanità lombarda. Da quanto si è saputo, infatti, Grillo ha spiegato in un interrogatorio di aver ricevuto 25 mila euro per un appalto Sogin vinto dall’imprenditore Maltauro.
Grillo avrebbe riferito di essersi interessato per la carriera dell’ex ad Sogin Giuseppe Nucci, parlando anche con Angelino Alfano, il quale, però, gli spiegò che le nomine per le società pubbliche erano già state fatte.
L’ex senatore Grillo, finito in carcere lo scorso 8 maggio nell’inchiesta sulla presunta «cupola degli appalti», aveva respinto le accuse nel precedente interrogatorio davanti al gip, così come gli altri presunti organizzatori dell’associazione per delinquere, l’ex funzionario Pci Primo Greganti e l’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio.
Nei giorni scorsi, però, Grillo, attraverso i suoi legali, ha chiesto di essere interrogato dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio ed è stato ascoltato oggi per diverse ore. Da quanto si è saputo, avrebbe fornito qualche riscontro sui soldi promessi e versati dall’imprenditore Enrico Maltauro per aggiudicarsi un appalto della Sogin, società pubblica che si occupa dello smaltimento di scorie nucleari. A Grillo è stato contestato anche il contenuto di biglietti e documenti sequestrati al presunto corriere delle mazzette e suo stretto collaboratore, Sergio Cattozzo.
Quest’ultimo a verbale aveva raccontato di aver ricevuto «un incarico da parte di Grillo» per la gara di Sogin definendo «la somma di un milione e mezzo con Maltauro», pari all’1,5 per cento dell’appalto, chiesti all’imprenditore vicentino. In realtà, la cifra effettivamente versata (il resto sarebbe dovuto arrivare con l’avanzamento dei lavori) fu di 490 mila euro di cui «300 mila corrisponde a quello che ho trattenuto per me stesso (...). La differenza l’ho suddivisa tra me, il senatore Grillo e il professor Gianstefano Frigerio».
L’ex senatore oggi avrebbe raccontato di aver preso circa 25mila euro e che Cattozzo gliene aveva promessi circa 200mila. Ha spiegato, però, anche di essere stato un «ingenuo» a fidarsi dell’attività di Cattozzo. Non ha negato nemmeno di aver sponsorizzato i tentativi di avanzamento di carriera di Nucci, ex ad di Sogin, che puntava a una nomina al vertice di Terna.
Ha messo a verbale, da quanto si è saputo, anche di aver parlato, nei mesi scorsi, con Gianni Letta e Angelino Alfano (lo diceva anche in alcune intercettazioni agli atti) per l’eventuale nomina di Nucci che non ci fu, anche perché, stando al suo racconto, Alfano gli disse che le nomine erano già state fatte. Grillo, da quanto si è saputo, avrebbe anche parlato del tentativo di portare l’ex manager Expo Angelo Paris al posto di dg di Infrastrutture Lombarde, dopo l’arresto di Antonio Rognoni.
Intanto, dalla perizia medica sulle condizioni di salute di Frigerio, che ha chiesto al Riesame la scarcerazione (i giudici si sono riservati la decisione), è emerso che in carcere l’ex parlamentare riceve cure adeguate e, dunque, che il suo stato di salute è compatibile con la detenzione. 

(FONTE - IL SECOLO XIX)

LA LOGGIA E 11 CITTADINI CITANO IN SEDE CIVILE GLI AZIONISTI DI CAFFARO

Con la richiesta evitata la prescrizione I destinatari Sono Mps, Unipol, Mittel (subentrata a Hopa), Ge Capital Interbanca, Sorin e Bios Spa

 L’amministrazione comunale ed un gruppo di undici cittadini hanno deciso di intentare una causa civile agli ultimi proprietari della Caffaro. Non quelli che fino al 1984 hanno inquinato mezza città. Ma quelli che tra il 2009 ed il 2010 avevano in tasca la maggioranza delle azioni dell’azienda chimica. E che avrebbero scorporato la parte «buona» della società nella biomedicale Sorin, trasformando la Caffaro srl in una «bad company» che non avrebbe più potuto versare un euro per ristornare i salatissimi danni ambientali (e sanitari) causati dallo sversamento nei fossi di tonnellate di Pcb, diossine e mercurio, entrati fino al 2001 nella filiera alimentare. Danni calcolati dall’Ispra in un miliardo e mezzo di euro.

Gli azionisti chiamati in causa
Rilevanti i nomi delle società alle quali l’avvocatura della Loggia ed i difensori dei residenti hanno già spedito una lettera con l’intenzione di chiedere i danni: ci sono Monte dei Paschi di Siena, Unipol, Mittel, Ge Capital Interbanca, Sorin e Bios spa. Cosa c’entrino con la Caffaro lo spiegano gli avvocati Paolo Lombardi e Alberto Mangiarini, difensori dei cittadini danneggiati perché hanno nel sangue tassi altissimi di pcb ed i cui terreni e giardini sono avvelenati, senza più valore: «Il gruppo Caffaro - spiegano i due legali - ha sempre fatto capo alla Snia Spa, che ha sempre agito attraverso il socio maggioritario Bios spa, della quale erano soci di maggioranza la Hopa Holding spa (ora Mittel spa), la Interbanca spa (ora Ge Capital spa, già GE Capital spa), la Banca Monte Paschi Siena, la Unipol Spa compagnia assicuratrice Unipol (ora Unipol gruppo finanziario Spa)». È con la loro gestione che il patrimonio di Caffaro e Snia «è stato lentamente e sostanzialmente depredato a favore degli interessi separati e privati di quegli stessi soci - scrivono i due legali - e ciò anche a mezzo della costituzione di quella che potremmo chiamare “good company”, la Sorin, che è dunque venuta ad assorbire il buono di tale patrimonio». Quindi Caffaro è rimasta una scatola vuota, ed è finita (nel 2010) in amministrazione straordinaria. «Sorin spa si è illegittimamente avvantaggiata dell’illegittimo depauperamento di Snia e Caffaro - scrivono ancora Lombardi e Mangiarini - e così se ne sono giovati i soci stessi di Sorin (...) che hanno di fatto privato Caffaro dei mezzi perché potesse far fronte alla propria responsabilità patrimoniale anche verso i danneggiati».
Manzoni: «Non lasciare nulla di intentato»
Le azioni legali del Comune e dei cittadini saranno distinte. Per ora, con l’invio della lettera di richiesta danni si è evitata la prescrizione (che sarebbe arrivata entro fine anno) visto che il fallimento di Caffaro srl è del 2010. Entro fine luglio inizierà la causa civile dei residenti. Per ora sono undici. Ma potrebbero aggiungersene altri, visto che non pagheranno un euro di parcella. Solo se vinceranno la difficile causa gli avvocati Lombardi e Mangiarini avranno una percentuale. L’idea di chiedere i danni per il disastro ambientale della Caffaro è venuta proprio a loro, al termine di una riunione dell’Osservatorio bresciano per la difesa dello stato di diritto. Ospite era l’ambientalista Marino Ruzzenenti, che ha illustrato la situazione ambientale della città. «Mi sono chiesto perché nessuno avesse mai pagato niente per questo disastro», commenta Lombardi. L’azione legale del Comune procederà con più cautela, come spiega l’assessore Federico Manzoni, che ha la delega all’avvocatura civica: «Va innanzi tutto provato l’elemento soggettivo; ovvero se queste società abbiano volutamente sviato risorse dalla chimica al biomedicale per non pagare i risarcimenti. La strategia legale va pianificata bene, coordinandoci con esperti di diritto societario, visto che gli avversari metteranno in campo fior di avvocati». Ma la mission della giunta è chiara, come conferma lo stesso Manzoni: «non lasciare nulla di intentato». Del Bono si dice disposto a sfidare colossi della finanza per proseguire il piano di risanamento della città. 
 
(FONTE - BRESCIA OGGI)

martedì 15 luglio 2014

RADDOPPIANO I CONTRIBUTI A VITA TRE; L’HA DECISO UNA NUOVA CONVENZIONE CON IL COMUNE.


Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 32 del 10 aprile 1991 venivano assegnati all’Associazione Vita Tre i locali della Casa Faldella e dell’Appiani;

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5 del 18/2/1994 il Comune di Saluggia ha rinnovato a Vita Tre, per anni tre, la concessione gratuita dei locali in casa Faldella, Teatrino e locali Appiani;

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 del 3 novembre 1995 il Comune di Saluggia approvava una convenzione con la locale Associazione di Volontariato VITA TRE per la messa a disposizione in comodato d’uso gratuito, per la durata di anni trenta, dell’immobile di proprietà comunale, già denominato Appiani;

La convezione era stata stipulata in data 09/04/1996 con rep. N. 11 e registrata a Santhià il 17/04/1996 al n. 345;

La suddetta prevedeva in particolare all’art. 7 “Tutte le spese di gestione e di manutenzione ordinaria delle aree e dei locali ceduti in comodato ….omissis …… saranno a carico di VITA TRE…… Omissis …”;

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 10 aprile 2007 veniva approvata una bozza di convenzione riguardante le attività sociali a favore della popolazione saluggese per la durata di anni cinque dalla data della stipula della stessa, con modifica dell’art. 7 della Convenzione nella parte relativa alle spese di gestione e conferma dell’assegnazione in comodato d’uso dei locali;

- CON NOTA PROT. 7898 DEL 21.09.2012 IL COMUNE DI SALUGGIA HA DATO DISDETTA DELLA CONVENZIONE.

Tuttavia, nell’anno in corso, vi sono stati vari incontri. 

A seguito di questi si è raggiunto un accordo per l’attivazione di una nuova convenzione per servizi da erogare da Vita TRE alla cittadinanza Saluggese, focalizzando l’attenzione alle fasce di utenza più deboli e definendo una quota di contribuzione a carico del Comune di Saluggia;

Con la Deliberazione della Giunta Comunale n. 59 del 03 luglio 2014 si è approvato il nuovo schema di convenzione con l’Associazione VITA TRE.

In buona sostanza, la precedente convenzione prevedeva sostanzialmente:

- la concessione trentennale gratuita di diverse centinaia di metri quadri condensati nei locali dell’ex Istituto Appiani;

- pagamento da parte del Comune degli oneri derivanti dal consumo dell’energia elettrica nei locali destinati ai servizi ed usati per le attività il cui contratto risultava intestato al Comune, nonché delle spese relative all’uso della linea telefonica n. 0161-486372 intestata al Comune per un limite massimo annuo di € 5.000,00 (Euro cinquemila/00);

- l’esenzione della Associazione VITA TRE dal pagamento della tassa raccolta rifiuti.

ORA INVECE CON LA NUOVA CONVENZIONE CHE COSA SI PREVEDE ???




 In buona sostanza, riepilogando, vengono concessi a Vita Tre:

Per Progetto Trasporto Prevenzione e Salute € 2.400,00
Per Assistenza Scuolabus € 600,00
Per il Banco Alimentare € 1.000,00
Per la Raccolta Derrate in scadenza € 1.000,00
Per Attività Culturali e Ricreative € 5.000,00
Per esenzione Tassa Rifiuti € 600,00
TOTALE, € 10.600,00
Quindi se la matematica non è un'opinione siamo passati dai precedenti 5.000 euro all'anno agli attuali 10.600 euro. Contributi, cioè, più che raddoppiati.

Oltre alla concessione trentennale gratuita di diverse centinaia di metri quadri condensati nei locali dell’ex Istituto Appiani.

Saluggia è un paese che ha veramente a cuore il Volontariato. 

E l'ha "deliberato", ancora una volta, non con le parole ma con i fatti.

Ciao alla prossima 
e chiunque volesse replicare 
può farlo sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it