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venerdì 30 maggio 2014

VENERDI' 30 MAGGIO 2014: NULLA E' CAMBIATO SULLA SP29 - LA STRADA DELLA MORTE


Venerdì 30 maggio 2014, nulla è cambiato sulla Strada Provinciale SP29 nel tratto n. 3 dalla Rocca di Villareggia che conduce nell'abitato di Saluggia (Vercelli).

Guardate anche il filmato
registrato questa mattina:



Continua la nostra Petizione che trovate cliccando QUI.

Firmate ed Aiutateci 
a mettere in sicurezza quella Strada.

Grazie !!!

Ciao alla prossima
e chiunque volesse
replicare
può farlo
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marco.pasteris@yahoo.it

LAVORI DI PULIZIA DINANZI ALLA NUOVA PALESTRA DI VIA PONTE ROCCA

In occasione della Festa dello Sport 2014, l'Amministrazione Comunale 
ha dato corso ad una serie 
di lavoro di pulizia 
dinanzi alla nuova Palestra 
di Via Ponte Rocca in Saluggia (Vercelli):

Ecco le fotografie 
della situazione attuale:




Ed ecco il filmato 
della situazione di questa mattina:



Ciao alla prossima
chiunqu volesse replicare
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marco.pasteris@yahoo.it

CONCERTO PRO ORATORIO - VENERDI' 30 MAGGIO 2014 - ORE 21


TE LO DO IO IL BUCO ( di bilancio)! FLASH N. 7 - 8 - THE END


FLASH  7.

COMUNE DI SALUGGIA
CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO 2013.
  ATENA NON PAGA
E MANCO RINGRAZIA.

Amiche Lettrici ed Amici lettori,
prima di concludere il percorso che ci ha portati ad analizzare alcuni aspetti qualificanti della gestione contabile del bilancio dell’anno 2013, consentitemi una riflessione sull’attenzione prestata al Comune di Saluggia dal gestore del servizio idrico integrato ( sul quale ho più volte esternato quando ricoprivo la carica di Sindaco e mi riprometto di ritornare in altra occasione).
Mentre il Comune programma di spendere 600.000 € per l’esecuzione di lavori che avrebbe dovuto fare Atena (con  i soldi delle bollette care e salate che riscuote per intero, non dimentichiamolo), la stessa manco si cura di rimborsare al Comune, come contrattualmente pattuito, gli interessi sui mutui in ammortamento relativi ad interventi strutturali su acquedotto e fognatura effettuati dal Comune quando li gestiva direttamente.
Si tratta di 108.512 € relativi all’anno 2012 e di 109.408 € relativi all’anno 2013.
In totale il piatto piange per 217.920 €.
Tanto per ringraziare il Comune per quanto sta facendo in sua vece. Ricordo che ad un utente in ritardo nei pagamenti viene scollegato l’allaccio ben prima di due anni!

 
FLASH  8.

2013: UNA  GESTIONE CONTABILE
DA DIMENTICARE.
2014: INTENDIAMO CONTINUARE
SULLA STESSA STRADA?

Amiche Lettrici ed Amici lettori,
Rispondo io. NO! Errare è umano (anche se poco commendevole), perseverare diabolico.
Il percorso per venirne fuori esiste, ed è praticabile.
Bisogna utilizzare gli indennizzi del nucleare per attivare progetti di stimolo ad uno “sviluppo sostenibile”, così come indicato dallo stesso CIPE. E quale maggior stimolo ad uno sviluppo sostenibile che rimettere nelle tasche dei cittadini i 550.000 € spremuti senza alcuna necessità nell’anno 2013, ed aiutare le fasce deboli con significativi incrementi degli interventi in campo sociale?
Non è necessario essere dei cuor di leone. E’ sufficiente saper leggere e scrivere ed usare la materia cerebrale per interpretare i contenuti in primis della legge 336/2003 e poi dei provvedimenti del CIPE (che non possono uscire dal quadro normativo), lasciando che eventuali burocrati particolarmente esperti in paraculismo vadano per la propria strada. E’ questo il primato della politica!
CORAGGIO!
Per tenere bassa la pressione fiscale e pere sostenere le fasce disagiate, la Giunta da me presieduta ha utilizzato gli indennizzi del nucleare: sino all’anno 2010, nessuno (né Ministero, né Corte dei Conti ) ha eccepito nulla. Nell’anno 2011 la Corte dei conti ha chiesto dei chiarimenti e l’Ufficio di Ragioneria, sulla scorta di quanto argomentato in sede di approvazione del bilancio di previsione (ambiente inteso sia in senso fisico che sociale) ha prodotto le necessarie spiegazioni, che sono state accolte. Nessuno ha contestato alcunché.
E allora? Cosa dobbiamo temere?
Se a Roma Renzi, senza soldi in cassa, viene glorificato e portato in trionfo dagli italiani elettori per lo stimolo che vorrebbe dare allo sviluppo sostenibile (l’esito è tutto da verificare) distribuendo i famosi 80 euro mensili ai percettori di redditi bassi, perché a Saluggia, avendo i soldi in cassa non si può fare qualcosa di simile?
Anche le minoranze, stando alle dichiarazioni rilasciate durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, hanno ormai capovolto di 180° le posizioni originali, contrarie all’utilizzo degli indennizzi per la copertura di spese correnti.
Perché non prendere la palla al balzo, non per vantare una vittoria politica, ma per il bene dei cittadini?
Con quest’ultimo colpo di luce ho chiuso la spolveratina sulla gestione del bilancio 2013, augurandomi che possa aver aperto qualche occhio, anche in seno all’Amministrazione.

“IL NUOVO FISCHIETTO”
CHE NOSTALGIA!

Anche per quest’ultima puntata voglio chiudere riportandovi un brano di quanto pubblicato sulla “Gazzetta” del 2 maggio 2012 dall’esimio direttore a commento del consuntivo dell’esercizio 2011, l’ultimo gestito dalla Giunta da me presieduta (vedi l’immagine sopra riportata):
“…….per ottenere il pareggio di bilancio…..attinto a piene mani da entrate straordinarie….
C’è poi una criticità legata ai residui attivi, cioè alle somme che sono state messe a bilancio ma non sono ancora state riscosse. I meno giovani ricorderanno che agli inzi degli anno 90, per non aver prestato attenzione a questo aspetto negli anni precedenti (si continuavano a lasciare a bilancio, gonfiandolo, soldi che non sarebbero mai entrati),il Comune si ritrovò con un buco di bilancio superiore ad un miliardo e duecento milioni di vecchie lire……. Sarà opportuno che la nuova Amministrazione, come fecero i Sindaci Bruzzesi e Pozzi vent’anni fa, metta mano fin da subito a questa pratica”.
Capito che lezione avrebbe preteso di impartirci il mega direttore tuttologo?
L’aggettivo “straordinarie”, è stato collocato accanto alla voce “entrate” unicamente per creare fumo, per sollevare dubbi, con il solito giochetto delle mezze verità.
La realtà dei numeri dice invece che sin dall’anno 2008, senza che alcuno abbia sollevato obiezioni, gli indennizzi del nucleare sono stati collocati al Titolo II° dell’Entrata alla voce “Trasferimenti dello Stato”, tra le entrate “ordinarie, o meglio “correnti”, cioè ripetitive, non “una tantum”.
Abbiamo sempre sbagliato, complice l’Ufficio di Ragioneria.? Avremmo voluto che ce l’avesse detto qualcun altro, maggiormente qualificato dell’esimio direttore Lorini.
Di straordinarietà si può parlare se paragoniamo i trasferimenti spettanti al Comune di Saluggia ( che straordinariamente è stato costituito sito nucleare ) a quelli spettanti agli altri ottomila Comuni italiani.
Così pure di straordinarietà si può parlare se teniamo presente che il suo ammontare non è prefissato per legge, ma è legato alla quantità di radioattività presente  e misurata nel sito di anno in anno.
Nella sostanza gli indennizzi del nucleare sono e restano entrate ordinarie e correnti, essendo stati istituiti con legge che non ha posto scadenza alla loro erogazione (sin quando il sito non sarà smantellato e le scorie messe in sicurezza) e non ha escluso il loro utilizzo a copertura di spese correnti.
Principio confermato dallo stesso CIPE e dai modelli di rendicontazione predisposti dal Ministero.
Il tentativo di far passare la Giunta  incapace di distinguere le entrate ordinarie da quelle straordinarie è la fotografia della supponenza a finalità denigratoria di cui il direttore Lorini ha fatto e continua a fare largo uso.
Lanciare poi il sospetto che il conto 2011 (e quindi il pareggio di bilancio) sia stato “taroccato”, perché di questo si tratterebbe se lo stesso avesse contenuto dei residui attivi inesistenti o prescritti, è poi operazione meschina, infondata e gratuita (aggravata dal fatto che il conto è stato approvato dal Commissario Prefettizio, di fatto ipotizzato complice e paravento della Giunta da me presieduta).
Chiedo ora, a distanza di tre anni, al Sindaco Barberis, se un solo euro è mancato all’appello ed al direttore Lorini di dare uno sguardo all’ammontare dei residui attivi risultanti dal conto 2013. Sono pari a 2.046.294  €.
Allora il “tarocco” continua?
Ma è ormai assodato: creare cortine fumogene e sospetti gratuiti è un’arte in cui il direttore Lorini sembra eccellere.

CHE  FARE?
RICORDO UN TALE
CHE DICEVA
ME NE FREGO!
ALLEGRIA!

THE END...


Ciao alla prossima e
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marco.pasteris@yahoo.it

APPALTI SOGIN: OGGI ALLE ORE 15, SALUGGIA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI IN DIRETTA STREAMING


Riferisce La Stampa di Vercelli di ieri, nella sezione Lettere La Parola ai Lettori che, oggi pomeriggio venerdì 30 maggio 2014,  l’onorevole Mirko Busto svolgerà l’interpellanza urgente rivolta al Ministro dello Sviluppo economico per la situazione degli appalti Sogin, con particolare attenzione alla situazione del Cemex di Saluggia ed il futuro del deposito unico nazionale delle scorie nucleari.

La trattazione dell’Interpellanza 
sarà trasmessa, oggi, 
in diretta streaming dalle ore 15 
CLICCANDO QUI


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I LAVORI IN VIA DON CARRA A SALUGGIA

Da qualche giorno campeggia nell’atrio del Municipio la planimetria gigante degli interventi che verranno effettuati per la sistemazione della Via Don Carra e che, come da comunicazione dell'Ufficio Comunale Area Tecnica - Lavori Pubblici è Ambiente sono iniziati, Lunedì 26 maggio e termineranno il 31 luglio 2014.

ATRIO DEL MUNICIPIO DI SALUGGIA
IL PROGETTO NELL'ATRIO DEL MUNICIPIO DI SALUGGIA


L'INIZIO DI VIA DON CARRA A SALUGGIA IN DIREZIONE CIGLIANO (VC)

L'INIZIO DI VIA DON CARRA A SALUGGIA IN DIREZIONE CENTRO DI SALUGGIA (VC)


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giovedì 29 maggio 2014

VOLVO OCEAN RACE, IL SOGNO AMERICANO INCONTRO QUELLO TURCO DI ALVIMEDICA.

Charlie Enright, Team Alvimedica Skipper, Cem Bozkurt, Alvimedica CEO, Mark Towill, Team Alvimedica General Manager and Bill Erkelens, Team Alvimedica CEO.
Cem Bozkurt, Alvimedica CEO, Mark Towill, Team Alvimedica General Manager




Mettiamola così: a volte accade che un sogno si avveri.
  
Nel nostro caso, è quello di Mark Towill e di Charlie Enright, 26 e 29 anni9, il primo originario delle Hawaii, il secondo di Bristol, Rhode Island, due passi dal santuario della vela, overossia Newport (non è un caso se finisce sugli Optimist a 5 anni...). 

Incontro i due velisti, perché questo sono, a Lisbona, in occasione della presentazione di Team Alvimedica, la squadra che sarà a ottobre sulla linea di partenza della Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio a tappe. Loro, invece, si erano conosciuti otto anni fa, sul set del film «Morning Light», diretto da Mark Monroe e con produttore esecutivo Roy E. Disney, il figlio di Walt: una pellicola dedicata, appunto, alla Whitbread e poi Volvo Ocean Race. E da qui, parte tutto. 

«Ci siamo detti che avremmo voluto fare per davvero la regata» spiega Charlie, che è lo skipper di Team Alvimedica. Ecco, il sogno. Poi vanno a fare la Transpac, la classica del Pacifico (l’ha fatta di recente anche Giovanni Soldini su “Maserati” con John Elkann), quindi la Brown University Charlie lavora anche per la North Sails Rhode Island, mentre Mark finisce di studiare. Ma il sogno resiste e i due cominciano a darsi da fare per realizzarlo. Va a finire, dunque, che spediscano una mail a Knut Frostad, il ceo della Volvo Ocean Race. Devono essere convincenti. «Lui ci risponde che era interessato ad incontrarci e a capire meglio il nostro progetto e come intendevamo l’approccio con un eventuale sponsor, ma soprattutto che ricaduta economica pensavamo potesse avere la nostra idea». 

A fare da apripista in Knut è anche un video girato a bordo della Transpac, che convince il boss della Volvo Ocean Race che i due ragazzi ci sanno anche fare con la comunicazione. Insomma, Frostad invita Charlie e Mark ad Alicante - siamo nell’ottobre di due anni fa - per la partenza del giro del mondo. «Knut ci ha supportato nel portare avanti la nostra idea, incoraggiato ad elaborare un business plan insieme alle persone del marketing della Volvo Ocean Race, aiutato a contattare le aziende...» racconta ancora Charlie. «Ed è stato Knut a metterci in contatto con Alvimedica». 



Charlie e Mark incontrano il ceo, Cem Bozkurt, appassionato di vela e interessato ad espandere la sua azienda biomedicale nel mondo. Di mezzo c’è anche una conoscenza comune, Amory Ross, che è di Newport e che è stato media crew member su Puma, «ma che aveva navigato anche con noi», dice Mark. L’incontro dura tre ore e finisce con una stretta di mano. «Ci siamo accorti di avere molti punti in comune, una visione comune». Ecco, trovato lo sponsor.  

Contratto di due edizioni, il team più giovane del circuito, che vuole crescere. Ecco le caratteristiche di Team Alvimedica. Per ora, due soli velisti, Charlie e Mark, appunto. Ma le selezioni sono in corso. «Ci prenderemo ancora qualche giorno a Lisbona, per navigare lungo la costa, poi salperemo per Newport. E ancora, faremo il percorso inverso per arrivare ad Alicante, in vista della partenza della Volvo Ocean Race» spiega ancora lo skipper. «Prenderanno parte alle due transatlantiche gruppi di velisti diversi, che poi sottoporremo a un test finale, scegliendo un mix delle due sessioni di navigazione, durante la Round Ireland e Britain Race (il giro delle isole britanniche che si tiene ad agosto e che vedrà partecipare tutti i team della Volvo Ocean Race, ndr). A quel punto, la squadra sarà fatta». 

«L’obiettivo - spiega ancora Charlie - è quello di avere otto uomini più noi due, con due riserve dunque fisse. In realtà, però, faremo partecipare al corso di sicurezza della Volvo Ocean Race almeno 15 velisti, in modo da avere un serbatoio sicuro di uomini per il team». 

A questo punto, va detto dell’italiano Alberto Bolzan, goriziano, già timoniere di Esimit Europa, il maxi di Igor Simčič, che è in prova per Team Alvimedica e che ha tutte le carte in regola - a sentire anche Mark e Charlie - per restare a bordo. «Abbiamo ricevuto centinaia di candidature, gli italiani sono in pole con una sessantina di curriculum». 

Un’ultima domanda, giusto per continuare col sogno. E fare un altro film? «E perché no? L’idea ci sta tutta. Ma parlane tu con la Walt Disney...». 

(FABIO POZZO - LA STAMPA - LISBONA

ALVIMEDICA - CID: "Qui s’investe in ricerca e futuro"


Non solo aziende che chiudono. Nel nostro territorio ci sono realtà - che forse in pochi conoscono - dove si investe in ricerca e futuro: come la Cid di Saluggia, rilevata qualche mese fa dalla multinazionale Alvimedica che ora punta addirittura all’acquisizione di Sorin. L’azienda conta 195 dipendenti e rappresenta un’avanguardia per lo sviluppo e cura di gravi patologie coronariche: produce 160 diversi prodotti tra stent e catecateteri, strumenti utilizzati per «allargare» l’arteria occlusa di un paziente. La Cid (ora Alvimedica) esporta in 85 Paesi e l’ambizione più grossa è quella di arrivare al difficile mercato americano. «Nei nostri centri c’è una concentrazione tecnologica che pochi conoscono», commenta Franco Vallana, direttore scientifico del gruppo Alvimedica: sotto di lui un team di ricercatori dislocati nelle tre sedi in Turchia, Olanda e Saluggia, che portano avanti gli studi sul «Carbon coating», un brevetto di Alvimedica grazie al quale stent e valvole cardiache vengono ricoperti con uno strato di carbonio, donando così a questi oggetti salvavita una garanzia di durata e totale compatibilità con i tessuti umani in cui vengono messi. Una tecnologia che deriva dal nucleare, dato che nel complesso di Saluggia, negli anni ’60, la Fiat aveva in programma un centro ricerca per costruire reattori nucleari, idea successivamente abbandonata. «I prodotti Cid - continua Vallana - sono stati impiantati in circa 500 mila persone, e non abbiamo mai registrato un problema. A differenza di altre valvole realizzate in altri Paesi, che hanno visto anche centinaia di decessi. L’affidabilità deve
e essere garantita a priori, e deve essere illimitata; per questo bisogna utilizzare materiali di altissimo livello, biocompatibili e che resistano a 40 milioni di battiti del cuore all’anno».
Le ambizioni di Alvimedica (che sponsorizzerà un equipaggio della «Volvo Ocean Race», gara di vela intorno al mondo che si tiene ogni tre anni) puntano direttamente agli Usa: un possibile trampolino di lancio potrebbe essere la creazione di una nuova valvola che si impianta nel cuore attraverso un catetere, proprio come uno stent, e senza incidere il torace.

(LA STAMPA VERCELLI 
- ROBERTO MAGGIO)

SALUGGIA: MAGGIORANZA O MINORANZA ?

Su La Stampa di ieri, nella sezione Lettere - La Parola ai Lettori è apparsa la lettera a firma del segretario del Partito Democratico Saluggese, Filippo Stramaccioni, di cui riportiamo integralmente il testo: "Ringraziamo gli elettori di Saluggia e S.Antonino che confermano il partito democratico di gran lunga il primo partito della città. Tuttavia anche questa volta dobbiamo riflettere sullo strano paradosso dove la «minoranza consiliare» rappresenta di fatto la maggioranza degli elettori, e ciò nonostante le decisioni vengono prese senza condivisione da una «maggioranza consiliare» che rappresenta sempre meno cittadini-elettori. È quindi del tutto evidente che scelte non condivise del sindaco e della giunta sono destinate ad essere sempre più lontane dai bisogni della stragrande maggioranza dei cittadini di Saluggia e S.Antonino."

Tralascio per un attimo i rapporti piuttosto ambigui ed incoerenti all'interno della minoranza consiliare saluggese: ove chi una tempo sosteneva platealmente il centro-destra oggi appoggia senza pudore il centro-sinistra (Ci torneremo più avanti...)

A Filippo, che è una bravo ragazzo ed un amico, vorrei ricordare che a partire dallo spoglio elettorale di domenica notte, è in corso l'operazione "Matteum Nostrum", come la definito Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano di cui abbiamo accenato cliccando QUI.

Vorrei altresì sottoporre alla sua attenzione quanto a scritto ieri una delle firme di punta del quotidiano più letto in Italia; Pierluigi Battista sul Corriere della Sera, nell'articolo titolato "Quelli che si convertono dopo il boom"(Clicca QUI).

Lo faccio, perchè essendo un amico, ho conservato un ritaglio di giornale del dicembre scorso, del dicembre 2013, poco dopo le primarie del Partito Democratico a Saluggia, ove Filippo si lamentava della vittoria di Matteo Renzi in danno di Gianni Cuperlo, appoggiato da tutto il PD saluggese (E chi se lo dimentica quel profetico "Io sto con Cuperlo"...).


Ricordi Filippo vero ???


Non te la prendere allora.  
Anche Gianni Cuperlo ti applaudirebbe, ora, per essere saltato sul carro del vincitore dopo le elezioni. 
L'ha fatto anche lui ieri....




Ciao 
alla prossima 
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mercoledì 28 maggio 2014

EXPO, MALTAURO SVELA: C’È UN TERZO LIVELLO. STECCHE A COLLETTI BIANCHI INFEDELI


Milano, 28 maggio 2014 - Con gli appalti sul nucleare, si apre il varco su un terzo livello. Non politico, ma amministrativo. E spuntano i pubblici ufficiali corrotti. E crepe si allargano sulla cupola degli intermediari, latriade Frigerio-Grillo-Greganti, per fare luce sugli “infedeli” della pubblica amministrazione. Nomi secretati, come il secondo verbale del costruttore vicentino Enrico Maltauro. Si sale così sul gradino, più alto, dei colletti bianchi, i funzionari cui doveva andare la “giusta” parte di tangenti. Denaro a fianco o in sostituzione di promesse di carriera in aziende di Stato. Proprio come in Sogin, socio unico il Ministero delle Finanze da cui strettamente dipende, e con il compito di controllare, smantellare, decontaminare e gestire i rifiuti radioattivi (“decommissioning”) degli impianti nucleari italiani, cessati col referendum abrogativo del 1987. Centrali attorno a cui si assommano appalti per lavori da centinaia i milioni: Latina, Garigliano, Trino Vercellese, Caorso, Saluggia.
Ieri l’imprenditore Maltauro, finito l’8 maggio agli arresti per corruzione con la combriccola riesumata da Mani pulite, nella seconda puntata di quasi cinque ore di fronte ai pubblici ministeri Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio non parla di politici. Ma parla di quel livello amministrativo, cui dovevano andare, tra versati (600mila) e promessi, quote di quel milione e mezzo di stecche, che lui avrebbe veicolato a Frigerio, Grillo, Greganti, attraverso il suo “lobbista a contratto” Sergio Cattozzo. «Versamenti con cadenza mensile dal dicembre 2012» a pochi giorni fa, come scrivono i pm nei loro atti, «in denaro contante o dietro lo schermo di falsi contratti di consulenza o collaborazione».
«Interrogatorio molto utile» dice un inquirente. Perché Maltauro analizza e precisa le procedure dgli appalti pilotati attorno a Sogin, e che sfociano - vivisezionati dal costruttore assitito dagli avvocati Giovanni Maria Dedola e Paolo Grasso - nell’aggiudicazione dei lavori nel sito di Saluggia (Vecelli). Il 21 dicembre 2012 - in piena attività della cupola degli appalti - Saipem, come mandataria, e Maltauro costruzioni, mandante, si aggiudicano la gara d’appalto pubblica indetta dalla Sogin per la progettazione ed esecuzione dell’impianto di cementazione per un importo di 98.000.000 di euro. Aggiudicazione che - è la ricostruzione confermata ieri da Maltauro -, «è risultata ricollegabile all’attività di turbativa svolta dall’associazione criminosa». Entro Natale 2012 viene fissato un primo pagamento, importo di 50 mila euro, somma consegnata da Maltauro a Cattozzo e da questi a Frigerio, il 18 dicembre.
Ma oltre a Saluggia, ci sono le manovre su Trino Vercellese e Caorso: qua nel dicembre 2012 era stato emesso il bando per la progettazione ed esecuzione dei lavori di smantellamento del reattore della centrale. Maltauro è in pole position: eenel gennaio 2014 la cricca, per agevolarlo, avvia una fervida attività, con tanto di sceneggiata, complice il sindaco di Caorso, Fabio Callori, che in cambio chiede «qualche Commissione… nel settore del nucleare, se ci fosse, che ne so, una Consulta, un coordinamento, qualcosa». Il sindaco si deve rendere inavvicinabile («Lui si fa negare, qualsiasi cosa che chiedono ...»), per il rilascio delle autorizzazioni a Sogin per la costruzione del Parco Tecnologico, a tutti meno che ad Alberto Alatri, responsabile delle finanze di Sogin e uomo del clan, per metterlo in evidenza di fronte al nuovo ad Riccardo Casale, che ha sostituito il vecchio, Giuseppe Nucci. Un altro degli uomini della troika, cui trovare adeguato posto, e perché faccia da cavallo di troia, in aziende di stato.

(FONTE 
- Marinella Rossi –
 IL GIORNO)

DON ENRICO BATTE AMMINISTRAZIONE COMUNALE: 1-0. Il SALONE SI...PUÒ...FARE.


DIO C'È. Vi ricordate questa frase che molto spesso campeggia sui muri delle città italiane ? Mi ha sempre incuriosito. Perché ?

L'ateo non può che rispondere:” E chi se ne frega”.

Il credente invece passa oltre con nonchalance :” E allora ?
Lo sapevamo già.” 

Il dubbio però mi sorge quando penso alla coerenza di colui o di coloro, che nell'ultimo periodo hanno osteggiato la presenza e l’operato del Parroco (uomo, quindi con tutti i valori ed i limiti insiti nella natura), pur sempre  portatore della Voce di Dio, ma che non si perdono una Messa ad ogni fine settimana ed accedono ingobbiti e con volto contrito al Sacramento della Comunione (dovrebbe essere una espressione di felicità soprannaturale, invece sembra che abbiano preso una legnata sulla schiena).
“Barlica balustri” li chiamava mio nonno.

Chissà come resteranno (Di sasso? Di m….?) quando apriranno il settimanale “La Nuova Periferia” in edicola da oggi e leggeranno l'articolo titolato: "IL TAR DICE SÌ AL NUOVO SALONE DELL'ORATORIO"!

Corre voce in paese che prima abbiano programmato ed organizzato (addirittura con una raccolta di firme semiclandestina) la defenestrazione del  Parroco con l'avvento del nuovo Vescovo e quindi per dargli scacco matto hanno spinto l'Amministrazione comunale a schierarsi contro la Parrocchia di San Grato che chiedeva l’autorizzazione per la costruzione di un Salone Polivalente.

Bravi !!! Bene !!! Bis !!!


Però anche l’Amministrazione comunale, a che meschina figura si è sottoposta, con quale arroganza mista a superficialità ha affrontato il problema dei rapporti con l’Oratorio!

Quella “P” di parcheggio sull’area del campo di calcio è una firma che sarà difficile cancellare.

Chi glielo ha fatto fare?

Veramente ha accondisceso a pressioni esterne?    

E adesso chi li paga gli avvocati del l'una e dell'altra parte ?

Ma soprattutto che atteggiamento manterrà ora l'Amministrazione Comunale, che in campagna elettorale sosteneva, a voce, l'Oratorio di Saluggia, salvo poi nei fatti dar l’impressione di  affidare le sue scelte ai pensieri di qualche anima nera che oggi si cela, adusa a tale pratica da qualche decennio, nell'ombra ?
      
Io un suggerimento per il Sindaco, di democristiana memoria, c'è l'avrei. Anche se a dire il vero le mie istanze Pro-Parrocchia restano inascoltate (vedi quella decembrina per il Cinema dell'Oratorio che attende ancora una risposta).
LA MIA E’ UN’ ISTANZA 
PRO BONO-PACIS 
O SE PREFERITE, 
UNA GIACULATORIA.     

(“PRO BONO PACIS” significa "per amor di pace". Espressione latina che Viene usata per sottolineare che si è fatta una concessione al solo scopo di evitare discussioni).


COSI’ RECITA:

Preso atto: che la Volontà padrona delle menti umane (qualcuno la chiama “Provvidenza”, qualche altro, non credente, “caso fortunato”)  si è manifestata, qualche giorno orsono, al numero 45 di Corso Stati Uniti in Torino, sede del TAR Piemonte;

Che il Parroco di Saluggia nella persona di Don Enrico Triminì, ha vinto in quella sede, il ricorso per la costruzione di un salone polivalente presso l'Oratorio;

Che la Cittadinanza di Saluggia dovrà pagare di tasca propria sia gli avvocati del Sindaco che quelli del Parroco.     

Sommessamente ricordato che in Saluggia esiste un salone polivalente con annessa cucina operante e funzionante, di proprietà comunale,  dato con apposita convenzione a terzi, con deliberazione della Giunta Comunale n. 61 del 1995, in concessione gratuita per anni 30 (trenta);


Tutto ciò premesso  e ricordato, la vogliamo smettere di seguire le trame e gli intrallazzi delle anime nere locali?

Signor Sindaco di Saluggia, la facciamo una sana Pace, di democristiana memoria, con la Parrocchia di San Grato ?   

Un mio saggio mentore, educatore delle Scuole Cristiane, mi rammentava sempre che le strade della Divina Provvidenza non sono mai chiuse, ma sempre aperte.   

Basta sedersi intorno ad un tavolo per discutere in Pace, non a carte bollate.     
 
La Guerra, anche delle carte bollate, genera solo sconfitte.

E le sconfitte, così plateali, prima o poi si pagano.       

Non in Cielo, ma in Terra: nelle urne elettorali comunali.  

Amen... 

Ciao alla prossima e
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TE LO DO IO IL BUCO ( di bilancio) ! FLASH N° 5 - 6


COMUNE DI SALUGGIA

CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO 2013

QUANTE RISORSE SONO STATE 

IMPEGNATE IN CAMPO SOCIALE?

Amiche lettrici ed Amici lettori,

se vi interessa continuo a scorrere i dati del conto consuntivo dell’esercizio 2013 del Comune di Saluggia, dopo aver scoperto il “buco” di bilancio di ben 501.315 €, cagionato dall’esplosione incontrollata della spesa corrente e coperto, come in precedenza illustrato, dal selvaggio aumento di imposte,tasse e costi dei servizi a domanda individuale. Mi fermo brevemente per evidenziare quante risorse sono state impegnate per interventi di carattere sociale, importante cartina di tornasole per valutare la sensibilità dell’Amministrazione a fronte dei disagi prodotti nella società dalla grave crisi economica ed occupazionale che ancora ci attanaglia.

Ebbene, per interventi di carattere sociale sono stati impegnati nell’esercizio 2013 € 483.254.
Per informazione ricordo che nel 2012 erano stati impegnati €449.793.

La Giunta da me presieduta aveva impegnato nell’anno 2009 € 646.698; nell’anno 2010 € 549.885 e nell’anno 2011 € 534.079.

Cosa significano questi numeri ?

Evidenziano che gli aumenti di imposte, tasse e tariffe dei servizi a domanda individuale che Hanno portato nella cassa del Comune oltre 550.000 €, non sono stati utilizzati, nemmeno per un centesimo, a sostegno delle categorie meno abbienti.

Un vero esercizio di cecità e di sordità a fronte del crescente disagio sociale.




FLASH  6.


COMUNE DI SALUGGIA

CONTO CONSUNTIVO ESERCIZIO 2013

QUANTO E’ STATO EFFETTIVAMENTE 

SPESO PER INVESTIMENTI?

Amici lettori,

come noto, scrivere numeri sulla carta e stendere programmi di esecuzione di opere pubbliche più o meno condivisibili è esercizio relativamente facile.

Desidero invece sottolineare quanto è stato effettivamente speso nel corso dell’esercizio 2013, ed i numeri ci dicono che per investimenti sono stati spesi 768.085 € (649.043 € in conto residui e 119.041 € in conto competenza) In linea con la capacità operativa dell’Ufficio Tecnico.

Nel corso dell’anno 2012 erano stati spesi allo stesso titolo € 1.556.155 ( € 1.420.624 in conto residui ed € 135.530 in conto competenza), essendo allora giunte a conclusione due grandi opere ( il palazzetto e la ristrutturazione dell’ex cinema nella parte strutturale) programmate e gestite dalla Giunta da me presieduta.

Sempre alla voce investimenti sono stati accantonati residui per € 4.897.211. Ciò significa che di questo passo (e non credo che a breve l’organizzazione dell’Ufficio tecnico sia suscettibile di grossi miglioramenti ), per smaltirli occorreranno circa 5 anni.

Nel frattempo l’accantonamento è destinato ad aumentare, dal momento che gli indennizzi del nucleare, se utilizzati quasi esclusivamente in spese di investimento, saranno di importo superiore alla capacità di spesa dell’Ufficio tecnico.

Dove condurrà questa spirale perversa ?

Fortunato l’Amministratore che gode nel contare i soldi che il Comune ha in cassa!

Io mi sentirei attapirato.

I cittadini continueranno invece ad essere cornuti ( = tartassati con imposte, tasse e tariffe dei servizi a livelli assurdi) e mazziati ( = i loro soldi saranno versati inutilmente, perché basterebbe prenderli dove già si trovano, nella stessa cassa ).


“IL NUOVO FISCHIETTO”

CHE NOSTALGIA!

Anche per questa puntata voglio chiudere riportandovi un brano di quanto pubblicato sulla “Gazzetta” del 2 maggio 2012 dall’esimio direttore a commento del consuntivo dell’esercizio 2011, l’ultimo gestito dalla Giunta da me presieduta (vedi l’immagine sopra riportata):

“”……sebbene il programma amministrativo del Sindaco Marco Pasteris…….avesse “quale linea guida inderogabile la riduzione della pressione fiscale e contributiva”, negli ultimi cinque anni è invece cresciuta molto anche la pressione tributaria………se prima la somma di imposte , tasse e tributi oscilava tra 1 e 1,2 milioni di euro, nel 2011 ha toccato il livello record di 1,85 milioni. La “pressione tributaria pro capite” che era più o meno stabile fra 240 e 270 euro per ogni saluggese……nel 2011 è stata di 440 euro a persona…..”
” 
Attenzione: un soggetto che aveva in tasca la tessera di Rifondazione Comunista (tenete a memoria il particolare, perché è interessante) mi accusa di incoerenza, dal momento che avendo indicato quale punto fondamentale del programma elettorale la riduzione della pressione fiscale, in realtà nell’anno 2011 la quota tributaria di ciascun cittadino è aumentata.

E’ vero, però le verità vanno dette per intero. Le mezze verità del direttore Lorini più che ad informare sono servite a denigrare chi come me le ha sopportate e subite.

E la verità ci dice che bisogna leggere tra i numeri e distinguere tra il carico tributario riferito all’anno 2011, stabile a circa 1,2 milioni di euro, ed il recupero dell’evasione fiscale, riferito ai precedenti anni, sommante a circa 600.000 €.

La statistica, come sempre, non distingue tra chi mangia due polli e chi digiuna: mi dice un pollo a testa.

A cavallo degli esercizi 2010 e 2011 venne infatti effettuato un approfondito controllo del ruolo TARSU, con conseguente recupero delle partite non pagate o pagate solo in parte  negli anni precedenti, previa correzione in favore dei cittadini del regolamento ereditato dalla Giunta Barbero.


Ricordate il polverone sollevato dalla sinistra in Consiglio comunale e fuori con manifesti e proclami, naturalmente appoggiati dall’esimio direttore ?

Ricordate l’intervento della C.G.I.L. che mise a disposizione i propri uffici per la redazione gratuita dei ricorsi contro gli accertamenti comunali ?

Vi ricordate anche come andò a finire: furono presentati n.2 ricorsi, sulla base di importi di circa 100 euro cadauno. Uno venne risolto con un accordo transattivo bonario, l’altro (presentato dall’ex Consigliere Franco Pozzi oggi consulente del Sindaco Barberis) non so che fine abbia fatto ( ma confesso che sarei curioso di saperlo).

Per tornare in tema di pressione fiscale: chi ha a suo tempo pagato il dovuto non ha subito alcun aggravio, mentre chi non ha pagato a suo tempo, ha semplicemente assolto in ritardo (senza alcun aggravio di interessi e sanzioni) ad un obbligo risalente ad anni addietro.

E la Giunta da me presieduta ha mantenuto gli impegni assunti: per cinque anni l’aliquota ICI è stata ridotta stabilmente dal 6,5 per mille al 5,5 per mille e le tariffe dei servizi a domanda individuale sono rimaste invariate.

Ma questo evidentemente per l’esimio direttore Lorini ha da essere motivo di biasimo.

La bandiera della legalità e della lotta all’evasione fiscale in ogni occasione sventolata da Rifondazione Comunista è stata in tutta fretta riposta nel cassetto.

BANDIERA ROSSA LA TRIONFERA’!

ANZI NO: AVANTI SAVOIA!

ALLEGRIA!

Ciao alla prossima e chiunque 

volesse liberamente replicare 

ci trova sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it