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mercoledì 28 maggio 2014

DON ENRICO BATTE AMMINISTRAZIONE COMUNALE: 1-0. Il SALONE SI...PUÒ...FARE.


DIO C'È. Vi ricordate questa frase che molto spesso campeggia sui muri delle città italiane ? Mi ha sempre incuriosito. Perché ?

L'ateo non può che rispondere:” E chi se ne frega”.

Il credente invece passa oltre con nonchalance :” E allora ?
Lo sapevamo già.” 

Il dubbio però mi sorge quando penso alla coerenza di colui o di coloro, che nell'ultimo periodo hanno osteggiato la presenza e l’operato del Parroco (uomo, quindi con tutti i valori ed i limiti insiti nella natura), pur sempre  portatore della Voce di Dio, ma che non si perdono una Messa ad ogni fine settimana ed accedono ingobbiti e con volto contrito al Sacramento della Comunione (dovrebbe essere una espressione di felicità soprannaturale, invece sembra che abbiano preso una legnata sulla schiena).
“Barlica balustri” li chiamava mio nonno.

Chissà come resteranno (Di sasso? Di m….?) quando apriranno il settimanale “La Nuova Periferia” in edicola da oggi e leggeranno l'articolo titolato: "IL TAR DICE SÌ AL NUOVO SALONE DELL'ORATORIO"!

Corre voce in paese che prima abbiano programmato ed organizzato (addirittura con una raccolta di firme semiclandestina) la defenestrazione del  Parroco con l'avvento del nuovo Vescovo e quindi per dargli scacco matto hanno spinto l'Amministrazione comunale a schierarsi contro la Parrocchia di San Grato che chiedeva l’autorizzazione per la costruzione di un Salone Polivalente.

Bravi !!! Bene !!! Bis !!!


Però anche l’Amministrazione comunale, a che meschina figura si è sottoposta, con quale arroganza mista a superficialità ha affrontato il problema dei rapporti con l’Oratorio!

Quella “P” di parcheggio sull’area del campo di calcio è una firma che sarà difficile cancellare.

Chi glielo ha fatto fare?

Veramente ha accondisceso a pressioni esterne?    

E adesso chi li paga gli avvocati del l'una e dell'altra parte ?

Ma soprattutto che atteggiamento manterrà ora l'Amministrazione Comunale, che in campagna elettorale sosteneva, a voce, l'Oratorio di Saluggia, salvo poi nei fatti dar l’impressione di  affidare le sue scelte ai pensieri di qualche anima nera che oggi si cela, adusa a tale pratica da qualche decennio, nell'ombra ?
      
Io un suggerimento per il Sindaco, di democristiana memoria, c'è l'avrei. Anche se a dire il vero le mie istanze Pro-Parrocchia restano inascoltate (vedi quella decembrina per il Cinema dell'Oratorio che attende ancora una risposta).
LA MIA E’ UN’ ISTANZA 
PRO BONO-PACIS 
O SE PREFERITE, 
UNA GIACULATORIA.     

(“PRO BONO PACIS” significa "per amor di pace". Espressione latina che Viene usata per sottolineare che si è fatta una concessione al solo scopo di evitare discussioni).


COSI’ RECITA:

Preso atto: che la Volontà padrona delle menti umane (qualcuno la chiama “Provvidenza”, qualche altro, non credente, “caso fortunato”)  si è manifestata, qualche giorno orsono, al numero 45 di Corso Stati Uniti in Torino, sede del TAR Piemonte;

Che il Parroco di Saluggia nella persona di Don Enrico Triminì, ha vinto in quella sede, il ricorso per la costruzione di un salone polivalente presso l'Oratorio;

Che la Cittadinanza di Saluggia dovrà pagare di tasca propria sia gli avvocati del Sindaco che quelli del Parroco.     

Sommessamente ricordato che in Saluggia esiste un salone polivalente con annessa cucina operante e funzionante, di proprietà comunale,  dato con apposita convenzione a terzi, con deliberazione della Giunta Comunale n. 61 del 1995, in concessione gratuita per anni 30 (trenta);


Tutto ciò premesso  e ricordato, la vogliamo smettere di seguire le trame e gli intrallazzi delle anime nere locali?

Signor Sindaco di Saluggia, la facciamo una sana Pace, di democristiana memoria, con la Parrocchia di San Grato ?   

Un mio saggio mentore, educatore delle Scuole Cristiane, mi rammentava sempre che le strade della Divina Provvidenza non sono mai chiuse, ma sempre aperte.   

Basta sedersi intorno ad un tavolo per discutere in Pace, non a carte bollate.     
 
La Guerra, anche delle carte bollate, genera solo sconfitte.

E le sconfitte, così plateali, prima o poi si pagano.       

Non in Cielo, ma in Terra: nelle urne elettorali comunali.  

Amen... 

Ciao alla prossima e
chiunque volesse replicare
può farlo sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it