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martedì 21 luglio 2015

CORSI DI LINGUA, SPORT, LEGALITA’

(FOTO - FONTE LA SESIA VERCELLI) 
Sul bi-settimanale La Sesia di Vercelli che trovate in edicola da questa mattina, a pagina 13 nell’articolo a firma (Emanuele Pedrazzini) titolato “CORSI DI LINGUA, SPORT, LEGALITA’”, testualmente leggiamo:

“E’ stato l’occasione per presentare i prgetto della neonata associazione Ad Hoc, l’African party ospitato domenica alla caffetteria Ananda Bistrò. Ospiti dell’aperitivo solidale, oltre ai rappresentanti di Ad Hoc, anche Comunità Siloe e Agio Don Camerati. “Quella di oggi è stata una giornata positiva – spiega Enrica Scirelli, vice presidente di Ad Hoc – e per la nostra nuova associazione, costituitasi solo il 15 giugno scorso, non è che l’inizio di una serie di progetti per l’integrazione. I volontari di Ad Hoc operano nell’ex-istituto Tamburelli, occupandosi dell’insegnamento della lingua italiana ai richiedenti aiuto ospitati lì da circa un anno, e collabora con la Comunità Siloe e Agio Don Camerati che gestiscono gli immigrati a Cavagnolo e Gabiano. “Stiamo cercando di attivare corsi di arti e mestieri – aggiunge Scirelli – così da dare a questi ragazzi una speranza e un modo per far passare il tempo, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, facendogli fare qualcosa di utile. Tutto questo verrà fatto in collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte. Alla serata era presente, vicesindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, promotore di numerose iniziative del Comune. “Con l’amministrazione di Cavagnolo – prosegue Scirelli – stiamo portando avanti numerosi progetti: ci piacerebbe poter iniziare a collaborare con il Comune di Saluggia. Siamo riusciti a mettere in contatto alcuni di questi ragazzi con il mondo del lavoro e dello sport, perché tra loro ci sono diversi laureati e atleti, come il malese Abou Bacar, che tutti i giorni si allena nella Multisport di Saluggia, con la speranza di poter fare, un giorno gare di atletica, vista che senza il permesso di soggiorno questo non è possibile. Un altro ragazzo di 19 anni, in Senegal e Libia giocava come calciatore professionista e siamo riusciti a metterlo in contatto con un procuratore di Torino. Anche dallo sport può passare il riscatto per queste persone”.

Il resto del testo potete leggerlo sul bi-settimanale La Sesia di Vercelli che trovate in edicola da questa mattina, a pagina 13 nell’articolo a firma (Emanuele Pedrazzini) titolato “CORSI DI LINGUA, SPORT, LEGALITA’”.

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