Cerca nel blog

martedì 14 gennaio 2014

IMU E RURAL PRIDE !!!





Ricevo da un amico, che mi ha chiesto di non essere nominato e pubblico, la presente missiva il cui contenuto e rivolto all'Amministrazione Comunale.

“Caro Marco,
ho acquisito, per via ereditaria, la proprietà di circa 12 giornate di terreno agricolo, che i miei antenati non hanno rubato, ma messe insieme con sudore e fatica.
Non essendo io coltivatore diretto, ho affittato detti terreni, dai quali, per l’annata agraria 2012/2013, ho ricavato 1.300 €. (è già andata anche peggio)
Ho pagato a titolo di IMU 728 € ed a titolo di IRPEF, con relative addizionali regionali e comunali, non meno di 350 €. Tralascio di citare situazioni di svantaggio legate alla proprietà (ISEE…). Mi restano intasca circa 220 €, cioè meno di 20 € all’anno per giornata.
Fortunatamente dispongo di risorse da lavoro che mi consentono una vita, se non agiata, almeno dignitosa.
Penso però ai tanti coltivatori diretti che avevano progettato di integrare la modestissima pensione (700/800 euro mensili) con gli affitti di una proprietà costruita anno per anno con sudore e sacrifici, cui oggi ci stiamo disabituando. Terminata l’attività lavorativa, da 50 giornate di terra date in affitto (sembravano una fortuna ed in pochi sono riusciti a metterle assieme) oggi si possono ricavare circa 5.500 € annui. Se fossero somme nette sarebbero un modesto ma essenziale incremento alla pensione. L’IMU però viene a pesare per almeno 3.000 € e l’IRPEF per almeno 1.200 €, per cui al proprietario restano in tasca circa 1.300 € annui. Una miseria in rapporto al capitale.
Mi dirai: se il capitale non rende, vendilo.
Sai quanto potrei ricavare? Nella migliore delle ipotesi 1 euro e 50 centesimi per metro quadrato. Baratterei un cappuccino, consumabile in un sorso presso un bar nemmeno troppo elegante, con un metro quadro di terra, per sempre. Non mi pare proprio una soluzione accettabile.
Perché ti ho scritto?
Perché vorrei che il Sindaco e la Giunta, presa conoscenza di questa realtà  (semmai l’avessero ignorata) attraverso il tuo mezzo di comunicazione, molto seguito, ponessero rimedio  ad una situazione non solo iniqua ma anche insultante e calibrassero le aliquote dell’imposta sui terreni agricoli di competenza comunale, in modo tale che anche al proprietario non coltivatore diretto rimanesse un modesto riconoscimento di un titolo non rubato.
Un caro saluto."

Forse a smuovere le acque sarebbe utile, più che la festa del fagiolo, una grande giornata di esaltazione del “ RURAL  PRIDE”, con tanto di bande, carri  allegorici, sbandieratori e conigliette!




Il carnevale si avvicina, 
chissà se qualcuno vorrà iniziare 
a far le prove! 

  
Ciao alla prossima 
e chi volesse democraticamente 
replicare può farlo sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it
  


lunedì 13 gennaio 2014

MERA ESERCITAZIONE MATEMATICA DI LIVELLO SCOLASTICO ELEMENTARE.

PIANO TRIENNALE 2014/2016 DELLE OPERE PUBBLICHE.
MERA ESERCITAZIONE MATEMATICA DI LIVELLO SCOLASTICO ELEMENTARE.

Ho preso conoscenza del piano triennale (2014/2015/2016) delle opere pubbliche, già pubblicato per esteso su questo sito, che quindi così riassumo in estrema sintesi:
-interventi previsti per l’anno 2014      € 3.549.500
-  “””           “””              “””  2015     € 1.910.000
-  “””            “””             “””  2016     € 1.260.000
         In totale                                    € 6.719.500


1° osservazione: in pendenza del patto di stabilità, l’importo effettivamente spendibile nel triennio va ridotto approssimativamente almeno del 50%. In particolare la previsione relativa all’anno 2014 va divisa almeno per  3.


 
2° osservazione: l’Ufficio tecnico comunale, nella più rosea delle ipotesi, è in grado di spendere per investimenti 1.000.000 di euro all’anno. Parlo per esperienza diretta, dal momento che negli anni dal 2007 al 2011, in cui fui Sindaco, siamo partiti da una spesa annua di circa 300.000 €, siamo passati a circa 500.000 € negli anni 2008 e 2009, attraverso un confronto legale e sindacale col Responsabile dell’Ufficio, e siamo giunti, attraverso una transazione onorevole, con piena soddisfazione di entrambe le parti, a circa 1.000.000 di euro negli anni 2010 e 2011. Non sono a conoscenza di quanto speso (competenza + residui) negli anni 2012 e 2013 e ringrazierei sin d’ora chi volesse fornirmi questi dati.

3° osservazione : gli indennizzi del nucleare arriveranno sicuramente e quindi i soldi in cassa ci saranno, ma non saranno spesi e non produrranno interessi (si parla dello 0,25%). Saranno – a Roma – una goccia nel mare, utile a contenere il rapporto nazionale debito/PIL entro il fatidico limite del 3%, così caro all’Europa che conta.
 
4° osservazione : non volendo ( per sadismo?, per mancanza di coraggio politico?, per non saper leggere?, per non riuscire a vedere una finestra aperta?... boh!) utilizzare gli indennizzi a parziale copertura di spese correnti, ci ritroveremo tutti ( i cittadini di Saluggia ) cornuti (cassa comunale piena di soldi, forse più di 5.000.000 di euro ) e mazziati ( vi proporrò a breve qualche esempio concreto dell’effetto TASI e vedrete di quale bastonata si tratterà ), ma col bilancio in pareggio, per la felicità di chi?.


Ciao alla prossima e per chi volesse democraticamente 
replicare ci trova sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it

sabato 11 gennaio 2014

SORIN SI ACCORDA CON I CINESI, MA PERDE MPS E UNIPOL.




(FONTE AGI – AGENZIA GIORNALISTICA ITALIA – 09 GENNAIO 2014 – ORE 11.16)

MicroPort Scientific Corporation (HK: 00853) e Sorin Group (Reuters Code: SORN.MI) hanno raggiunto un accordo definitivo per la creazione in Cina di una joint venture per la commercializzazione e lo sviluppo di dispositivi di Cardiac Rhythm Management (CRM) (pacemaker impiantabili, defibrillatori e dispositivi per la risincronizzazione cardiaca e altri dispositivi collegati). MicroPort deterra' il 51% del capitale della nuova societa', mentre Sorin avra' il restante 49%.


L'accordo prevede che MicroPort e Sorin partecipino proporzionalmente al capitale iniziale della joint venture con quote rispettivamente pari a 62.220.000 yuan cinesi (10,2 milioni di dollari statunitensi) e 59.780.000 yuan cinesi (9,8 milioni di dollari statunitensi). La nuova Societa', denominata MicroPort Sorin CRM (Shanghai) Co. Ltd., avra' sede a Shanghai e avviera' le attivita' nella prima meta' del 2014. Sulla base dell'accordo, le due societa' collaboreranno, attraverso la joint venture, all'importazione e alla commercializzazione di dispositivi CRM di Sorin nella Greater China, oltre che all'offerta dei relativi servizi; nel contempo, la joint venture lavorera' per lo sviluppo di dispositivi prodotti localmente per il mercato cinese. Importanti risorse di ingegneria e di sviluppo di entrambe le Societa' saranno impiegate sin da subito nella joint venture. La nuova societa' unisce due leader del settore con forti competenze complementari: MicroPort con un'indiscussa leadership, reputazione e presenza nel mercato cinese e Sorin con 40 anni di consolidata esperienza nello sviluppo e nella produzione di nuove tecnologie di alta qualita' per il CRM. Le due societa' ritengono la joint venture in grado di cogliere rapidamente le opportunita' del mercato cinese del CRM, caratterizzato da elevate prospettive di crescita. Secondo alcune ricerche di settore, il mercato del CRM in Cina mostra ancora significativi spazi di sviluppo ed e' stimato pari a circa USD500 milioni, in crescita di circa il 10% all'anno per i prossimi 5 anni.

"Questo accordo rappresenta un passo importante nella strategia di MicroPort, permettendoci di entrare nel mercato del CRM in Cina, in forte crescita, oltre che di espandere il nostro portafoglio prodotti di dispositivi di alta gamma. Consideriamo Sorin un operatore innovativo del settore CRM e siamo entusiasti di supportare, da subito, la commercializzazione di dispositivi Sorin e di perseguire il nostro obiettivo di avviare la produzione locale di dispositivi progettati specificamente per soddisfare i bisogni della domanda crescente in Cina" ha affermato Dr. Zhaohua Chang, Presidente e Amministratore Delegato di MicroPort Scientific Corporation.

"Si tratta di un ulteriore traguardo nella nostra strategia di sviluppo in Cina, attraverso la presenza diretta nel mercato: nel Paese si prevede che l'accesso alle terapie CRM si sviluppera' rapidamente, con una crescita del mercato a doppia cifra nel prossimo futuro. L'ampliamento della nostra presenza in Cina nel CRM e' quindi funzionale alla nostra strategia di crescita a lungo termine", ha detto Andre'-Michel Ballester, Amministratore Delegato di Sorin Group. "La solida reputazione, l'ampia rete di distribuzione commerciale e la competenza del management team, riconosciuta dai propri clienti, fanno di MicroPort il partner ideale per lo sviluppo del business CRM di Sorin in Cina". Il perfezionamento dell'operazione e' condizionato all'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorita' competenti.






Il GIORNO PRIMA L’AGENZIA GIORNALISTICA ASCA ANNUNCIAVA CHE:

Mps: cede quota in Sorin per 56,3 mln
08 Gennaio 2014 - 20:35

(ASCA) - Roma, 8 gen 2014 - Banca Monte dei Paschi di Siena comunica di aver concluso con successo la cessione dell'intera partecipazione del 5,7% detenuta in Sorin, attraverso una procedura di accelerated book-building rivolta esclusivamente ad investitori qualificati in Italia. La vendita e' avvenuta a un prezzo complessivo di 56,3 milioni. ''Con l'occasione - si legge in una nota -, BMps esprime massimo apprezzamento per il lavoro svolto dal management di Sorin nel corso degli ultimi anni, prima completando con successo il percorso di turnaround iniziato nel 2008 e poi avviando un nuovo percorso di crescita che rappresenta un solido fondamento dello sviluppo futuro della societa'''. Equita Sim ha svolto il ruolo di sole bookrunner dell'operazione. com-sen/

QUINDI TA AVVENENDO IN SOSTANZA CIO CHE ERA STATO PREVISTO L’ANNO SCORSO IL 19  NOVEMBRE 2013 :

Il patto parasociale stipulato il 12 ottobre 2009 tra Mittel, Equinox Two, Hopa (ora fusa in Mittel), Banca Monte dei Paschi di Siena e Unipol in qualità di soci diretti e indiretti di Sorin è giunto a scadenza ieri e non è stato ulteriormente rinnovato. Il patto riguardava il 35,7% del capitale ordinario della società (171 milioni di azioni).

Per gli analisti di Mediobanca Securities prima o poi Mps e Unipol venderanno la loro quota sul mercato, rispettivamente del 5,7% e del 4,5%. "Il mancato rinnovo del patto ci porta comunque a credere che al momento non ci siano offerenti per Sorin e questo potrebbe essere una delusione per il mercato che ha incorporato nel prezzo del titolo un certo appeal speculativo", avvertono gli esperti della banca d'affari (neutral e target price a 2,1 euro)…

(FONTE MILANO FINANZA 19 NOVEMBRE 2013 – CLICCA QUI)
 
TUTTI QUESTI MOVIMENTI FINANZIARI NON SONO UN BEL PRESAGIO PER IL FUTURO DI SORIN.

SINDACATI ? SE CI SIETE BATTETE UN COLPO !!! GRAZIE !!!

SOLO PER SAPERE SE SORIN INTENDE CONFERMARE GLI INVESTIMENTI FATTI A SALUGGIA, OPPURE FA ROTTA VERSO LA CINA…… 




mercoledì 8 gennaio 2014

S.ANTONINO VENDUTA PER 30 DENARI.


Quando nel 2007 mi candidai a Sindaco, concordai con i rappresentanti della frazione di impegnare e spendere nella stessa il 20% delle spese per investimenti effettuate dal Comune.

Detta percentuale rispetta, grosso modo,  il rapporto tra la popolazione del Comune e quella della frazione  ( 800 = 1/5 di 4.000 ) e quindi il rapporto tra le imposte incassate dal Comune e quelle provenienti dai santantoninesi.

Il candidato Sindaco Barberis ed i candidati rappresentanti della frazione facenti parte della sua lista, in campagna elettorale promisero che detto rapporto (20% degli investimenti in S.Antonino) sarebbe stato rispettato ed anche su questo presupposto ottennero ampia fiducia dagli elettori santantoninesi.

Il patto, nei quasi 5 anni  di vita della mia Giunta è stato lealmente rispettato e in S.Antonino sono stati spesi oltre 1.000.000 di euro. Sono inoltre stati impegnati,  sempre su S.Antonino(pervenendo sino alla fase dell’aggiudicazione dei lavori ), 500.000 € per la costruzione di un impianto fotovoltaico, che però sono stati cancellati dalla Giunta Barberis, senza alcuna plausibile spiegazione.

 
Ho dato ora uno sguardo superficiale al programma triennale 2014/2016 delle opere pubbliche  comunali e rilevo:



- anno 2014 spese programmate €  3.549.500, di cui su S.Antonino € 0 (zero);
- anno 2015 spese programmate €  1.910.000, di cui su S.Antonino    200.000;
- anno 2016 spese programmate €  1.200.000, di cui su S.Antonino  € 200.000;
- spese  programmate nel triennio: € 6.719.500 , di cui su S.Antonino € 400.000.
Ciò significa che su S.Antonino è stato programmato di spendere il 6,5% del totale degli investimenti comunali.

I rappresentanti di S.Antonino cosa fanno?
Tacciono?

Non si ribellano, se del caso anche dimettendosi,  a fronte di tale disparità di trattamento?

Si accontentano di quanto hanno raggranellato nel 2013?  (spesi meno di 70.000 € ed impegni per ulteriori 80.000)

Come si giustificano coi propri concittadini?

Riprendiamo alla grande la politica dell’elemosina?

Ci illudevamo di averla definitivamente riposta in cantina, tra le cose brutte.




Evidentemente qualcuno pensa che per comprare S.Antonino bastano 30 denari. 

Ciao alla prossima e chiunque volesse democraticamente replicare 
ci trova sempre qui:
Marco.pasteris@yahoo.it 


venerdì 3 gennaio 2014

NUCLEARE: DEPOSITO NAZIONALE - SPES ULTIMA DEA.

GLI ANTICHI LATINI SOSTENEVANO:
SPES ULTIMA DEA.
LA SPERANZA È L'ULTIMA DEA
Con questa frase spesso s’intendeva significare che la speranza è l'ultima dea che siede al capezzale del morente, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta tra gli uomini a consolarli, anche quando tutti gli altri dèi abbandonano la terra per l'Olimpo.
Un detto popolare dice che la speranza è l'ultima a morire, ed è stato ripreso anche da Ugo Foscolo nei Sepolcri:
". . . . . . . Anche la speme,
ultima dea, fugge i sepolcri".

Leggo sul settimanale La Nuova Periferia di Chivasso questo bellissimo articolo che mi rincuora:


FINALMENTE PARTE L’ITER PER IL NUOVO DEPOSITO NAZIONALE DELLE SCORIE.

RIPENSO ALLA LEGGE 368/2003 CHE DICEVA:
Testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del 9 Gennaio 2004
(*) Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate con caratteri corsivi
Art. 1
Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi
1.  La  sistemazione  in  sicurezza  dei  rifiuti radioattivi, come definiti  dall'articolo  4, comma 3, del decreto legislativo 17 marzo 1995,  n.  230,  degli  elementi  di  combustibile  irraggiati  e dei materiali    nucleari,   ivi   inclusi   quelli   rinvenienti   dalla disattivazione  delle  centrali  elettronucleari  e degli impianti di ricerca  e  di  fabbricazione del combustibile, dismessi nel rispetto delle  condizioni  di  sicurezza e di protezione della salute umana e dell'ambiente  previste  dal  citato  decreto  legislativo n. 230 del 1995,  e'  effettuata  presso  il Deposito nazionale, riservato ai soli  rifiuti  di  III  categoria,  che  costituisce  opera di difesa militare  di  proprieta'  dello  Stato.  Il sito, in relazione alle caratteristiche  geomorfologiche del terreno, e' individuato entro un  anno  dalla  data di entrata in vigore della legge di conversione del   presente   decreto,   dal   Commissario  straordinario  di  cui all'articolo 2,   sentita  la  Commissione  istituita  ai  sensi  del medesimo articolo 2, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui  all'articolo  8  del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Qualora l'intesa non sia raggiunta entro il termine di cui al periodo precedente,  l'individuazione  definitiva  del  sito  e' adottata con decreto   del   Presidente   del   Consiglio   dei  Ministri,  previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
  2.  La  Societa'  gestione  impianti  nucleari  (SOGIN S.p.a.), nel rispetto  di quanto previsto dall'articolo 2 in ordine alle modalita' di  attuazione  degli  interventi,  provvede  alla  realizzazione del Deposito  nazionale  dei rifiuti radioattivi di cui al comma 1 , opera  di pubblica utilita', dichiarata indifferibile ed urgente, che dovra' essere completata entro e non oltre il 31 dicembre 2008.
  3.  Per la progettazione e la costruzione del Deposito nazionale di cui al comma 1 , ivi incluse le procedure espropriative, sono utilizzate    le  procedure  speciali di cui alla legge 21 dicembre 2001,  n.  443,  e successive modificazioni, e al decreto legislativo 20 agosto  2002,  n.  190.  Le  infrastrutture  tecnologiche  per  la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi sono integrate da altre strutture finalizzate a servizi di alta tecnologia ed alla promozione dello sviluppo del territorio.
     4.  La  validazione  del  sito,  l'esproprio  delle  aree,  la progettazione e la costruzione del Deposito nazionale di cui al comma 1  e  le  attivita' di supporto di cui all'articolo 3 sono finanziate dalla  SOGIN  S.p.a. attraverso i prezzi o le tariffe di conferimento dei rifiuti radioattivi al Deposito nazionale. La gestione definitiva dello stesso e' affidata in concessione.
  4-bis  La  validazione  del sito e' effettuata, entro un anno dalla data di individuazione del sito medesimo, dal Consiglio dei Ministri, sulla  base  degli  studi  effettuati  dalla Commissione istituita ai sensi  dell'articolo  2,  comma  3, previo parere dell'Agenzia per la protezione   dell'ambiente  e  per  i  servizi  tecnici  (APAT),  del Consiglio  nazionale  delle  ricerche  (CNR) e dall'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA) .

ED ORA RIPENSO ALL’ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DALLA CONSULTA ANCI DEI COMUNI SEDI DELLE SERVITU’ DEL NUCLEARE, DELLA QUALE FACEVO PARTE ANCHE IO, IN QUALITA’ ALL’EPOCA DI SINDACO DI SALUGGIA CHE, CHE A ROMA, IL 18 MARZO 2009, RECITAVA:

NUCLEARE: LA CONSULTA ANCI CHIEDE AL MINISTRO SCAJOLA CERTEZZE SU REALIZZAZIONE DEPOSITO NAZIONALE E LANCIA APPELLO A TUTTI I COMUNI ITALIANI


‘’Oggi inizia la nostra battaglia per chiedere al Governo di individuare il deposito nazionale per i rifiuti nucleari della passata stagione, quale condizione imprescindibile per ogni decisione sui nuovi indirizzi di politica energetica che comprendono l’opzione nucleare di nuova generazione’’. Questo il messaggio emerso dalla riunione odierna della Consulta ANCI dei Comuni Sede di Servitu’ Nucleari, cui aderiscono i Comuni che ospitano sul proprio territorio impianti relativi alla passata stagione del nucleare (Bosco Marengo, Trino Vercellese, Caorso, Roma, Latina, Sessa Aurunca, Rotondella, Ispra e Saluggia).
‘’Lanciamo a tale proposito un appello a tutti i nostri Colleghi affinche' sostengano questa richiesta, facendo approvare ai rispettivi Consigli Comunali un Ordine del Giorno per chiedere al Governo certezze su tempi e modi per la realizzazione del deposito’’, hanno aggiunto i Sindaci ricordando che e’ in discussione proprio in questi giorni in Commissione Industria del Senato il DDL energia che interviene sul rilancio del nucleare.
Nel corso della riunione e’ stato inoltre deciso di chiedere urgentemente un incontro con il Ministro Claudio Scajola, utile ad approfondire i temi ancora ‘aperti’ sul territorio, rispetto alla dismissione dei vecchi siti nucleari, a partire dalla necessita’ di dare priorita’ alla liberazione delle aree dai vincoli e individuare tutte le iniziative utili alla riqualificazione e rivalutazione delle aree interessate.
‘’In questo ambito - ha fatto presente Fabio Callori, Sindaco di Caorso e Presidente della Consulta dell’ANCI - a distanza di oltre vent’anni dal referendum sulla chiusura del nucleare, scorie, rifiuti e vecchie strutture attendono ancora di essere definitivamente messe in sicurezza in un adeguato deposito nazionale e noi continuiamo a farci carico di questi materiali con tutti i limiti allo sviluppo per i nostri territori che ne conseguono’’.
‘’Ricordiamo – ha aggiunto Callori - che la legge 368 del 2003 aveva fissato al 31 dicembre 2008 la data per la realizzazione del deposito nazionale e ancora oggi non si e’ nemmeno arrivati a individuare il sito per il deposito. Sempre la legge 368, peraltro, destinava risorse per compensare i territori sedi di servitu’ nucleari; risorse che negli ultimi anni hanno subito tagli del 70%, facendo perdere loro almeno 200 milioni’’.
‘’In questo modo – ha concluso Callori - e’ stato sottratto alle citta’ e ai cittadini quanto necessario per la ripresa dello sviluppo sostenibile e compatibile dei territori che subiscono le vecchie servitu’ nucleari, che sono soggetti a spopolamento, fenomeni di abusivismo, erosione delle coste e vari altri danni sociali e ambientali’’
Sul sito dell’ANCI tutti i Sindaci potranno trovare la bozza di Ordine del Giorno da sottoscrivere per sostenere la Consulta dei Comuni sedi di servitu’ nucleari nella richiesta al Governo di certezze su tempi e modi della realizzazione del deposito nazionale.
Roma, 18 marzo 2009

ED ORA RIPENSO
AGLI ANTICHI LATINI CHE SOSTENEVANO:
SPES ULTIMA DEA.
LA SPERANZA È L'ULTIMA DEA.

ED ORA RIPENSO
CHE SONO TRASCORSI SOLO 11 ANNI DALL’EMANAZIONE DELLA LEGGE 369/2003,
E SONO TRASCORSI SOLO 5 ANNI DALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2008, DICHIARATA INDIFFERIBILE ED URGENTE PER L’INDIVIDUAZIONE DEL SITO NAZIONALE DELLE SCORIE NUCLEARI.

NEL FRATTEMPO CHE CI GODIAMO QUESTO FILMATO SULLA BONIFICA DEL SITO NUCLEARE DI SALUGGIA, 

ASPETTIAMO CON CALMA CHE OGNI ANNO, IL GOVERNO ACCREDITI AL COMUNE DI SALUGGIA
ALMENO 1 MILIONE DI EURO, PER IL DISTURBO ARRECATO AI CITTADINI DI SALUGGIA DALLE SCORIE NUCLEARI GIUNTE QUI, PER  CASO..., NELL'ANNO DEL SIGNORE 1979.

CIAO ALLA PROSSIMA
PER CHI VOLESSE DEMOCRATICAMENTE REPLICARE CI TROVA SEMPRE QUI:
marco.pasteris@yahoo.it



giovedì 2 gennaio 2014

AIUTARE L’ORATORIO ? SE IL COMUNE LO VUOLE, PUO’.

QUANDO DALL'ALTO GIUNGE LA CHIAMATA...

STUDIANDO IL CASO, DA EX SINDACO DAL 10 GENNAIO 2012, E QUINDI SEMPLICE CITTADINO,  GIUNGE LA RISPOSTA....


L'altro giorno abbiamo ricevuto, con il giornale edito dalla Parrocchia di San Grato , un accorato appello del Parroco di Saluggia, Don Enrico Triminì, che evidenziava la necessità di reperire  60.000 € per salvare il Cinema dell'Oratorio Mazzetti.
Se il Comune vuole, può essere presente: i soldi ci sono, freschi ed abbondanti.
Tra l’altro, l’Amministrazione, con intervento lodevole, ha pochi mesi orsono finanziato con 12.000 €  un altrettanto necessario intervento presso l’Asilo “ Emma Cavallone Rotta” di S.Antonino, per la conversione a metano dell’impianto di riscaldamento dell’edificio.
Esiste quindi anche il precedente.
Mi sono pertanto fatto parte attiva di una istanza-proposta indirizzata all’Amministrazione ai sensi dello Statuto Comunale, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.17 in data 19 marzo 2001. 
Il testo dell'Istanza (art. 39) e della Proposta (art.41) è stato inviato oggi (30/12/2013) per posta elettronica certificata al Sig.Sindaco di Saluggia, Firmino Barberis ed è il seguente:

Al Signor Sindaco 
del Comune di Saluggia
Firmino Barberis

Ai sigg. componenti
la Giunta Comunale

E P.C.
Al Signor Segretario Comunale


OGGETTO: ISTANZA - PROPOSTA AI SENSI DELLO STATUTO DEL COMUNE DI SALUGGIA APPROVATO CON DELIBERAZIONE CC. N. 17 IN DATA 19 MARZO 2001.

Il sottoscritto Pasteris Marco, nato a Torino il 10/11/1967, cittadino residente nel Comune di Saluggia, in Via Gorizia n.2, e-mail: marco.pasteris@yahoo.it, tel. 392.571.70.80, rivolge alla S.V illustrissima la seguente Istanza ai sensi dell'articolo 39 dello Statuto di cui all'oggetto:
Premesso che:
-  il Commissario Straordinario del Comune di Saluggia, con il verbale di deliberazione n. 22  in data 27 aprile 2012, ha approvato il Conto Consuntivo dell’ anno 2011, riportante   un avanzo di amministrazione pari a euro179.655 e  spese di investimento impegnate per circa euro 3.000.000;
- con la Deliberazione del CIPE  n..... in data.... sono stati assegnati al Comune di Saluggia ulteriori 2.300.0000 euro delle compensazioni nucleari previste dalla legge 368/2003;
- nella suddetta deliberazione si specifica che tale cifra potrà essere impegnata anche per lo “sviluppo sostenibile”, definibile quale processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale;

rivolge alla S.V. Illustrissima rispettosa istanza
affinchè 60.000 euro, rappresentante  modesta parte della somma accreditata al Comune di Saluggia,  vengano destinati alla Parrocchia di San Grato per finanziare i lavori di cui necessita l’Oratorio Mazzetti, storico stabile che per generazioni ha ospitato manifestazione cinematografiche,teatrali, e culturali facenti parte della memoria di tutti i Saluggesi.
In attesa di cortese cenno di riscontro scritto alla presente proposta avente valenza collettiva

Cordialmente Saluta

marco.pasteris@yahoo.it