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martedì 15 dicembre 2015

E’ QUESTO IL MONUMENTO ALL’IMBECILLITA’?




Caro Marco,

ho con piacere preso conoscenza della deliberazione n. 87 in data 3 dicembre u.s. con cui la Giunta Comunale ha disposto il trasferimento presso i locali dell’ex cinema, a decorrere dal 21 dicembre p.v., degli uffici amministrativi e contabili allocati al piano superiore del palazzo Mazzetti, unitamente agli uffici degli amministratori e della sala consiliare, nonchè degli uffici demografici ora allocati al piano terreno dello stesso palazzo.

E’ stato un cammino lungo, contorto da pastoie burocratiche anche etero-dirette, che però si è felicemente concluso.

Personalmente penso che un plauso sia dovuto all’Amministrazione Barberis che ha condotto a termine un’opera programmata ed iniziata dall’Amministrazione che tu hai presieduto. 

Qualcuno scrisse che l’ex cinema, destinato ad accogliere uffici, sarebbe stato un costoso monumento all’imbecillità e che le stesse risorse sarebbero state meglio impiegate per rimettere a nuovo l’edificio mantenendo l’originaria destinazione.

Certo, ognuno è padrone delle proprie idee, però chi governa ha il dovere di agire, rispondendo delle proprie azioni e la Giunta che tu allora presiedevi motivò la scelta con grande scrupolo. A tal proposito ricordo testualmente quanto espresso nel Maggio 2007, nel programma elettorale del gruppo di Rinascita Saluggese (votato da più 960 elettori di Saluggia e S.Antonino), che al Capitolo “UNA NUOVA SEDE COMUNALE” così recitava: “RINASCITA SALUGGESE” si è posto il problema diuna razionale collocazione degli uffici comunali sia dal punto di vista degli operatori che dal punto di vista degli utenti ed è giunta a conclusione che l’attuale sede municipale presenta caratteristiche del tutto insoddisfacenti. Ritiene quindi punto prioritario e qualificante del proprio programma amministrativo, la costruzione di una nuova sede comunale ed ha in proposito individuato l’immobile già di proprietà comunale – ex sala cinematografica”.

Un bel salone teatro utilizzato quattro/cinque volte all’anno da volonterosi attori dilettanti (una stagione teatrale degna di quel nome e che pure si riduce a meno di dieci spettacoli, ha costi che un piccolo Comune non può sostenere), sarebbe stato più utile alla comunità di quanto non lo sia la comoda e sicura accessibilità ad uffici quotidianamente frequentati da non meno di cinquanta cittadini ? E che dire, di un intervento che finalmente consentirà a tutti, persone anziane e portatori di handicap compresi, di aver accesso facilitato ai Nuovi Uffici Comunali ?

Ciascuno può continuare a pensarla come meglio crede, ma credo che l’imbecillità, nella fattispecie, abiti altrove.

Dal momento che la lingua batte dove il dente duole, voglio concludere evidenziando come, a differenza del capoluogo, nella frazione l’azione della Giunta si sia limitata per quattro anni a distruggere ciò che ha trovato (nella migliore delle ipotesi ad abbandonare).

Non ti ripropongo ora un lungo elenco che i santantoninesi ben conoscono.

Poco più di 100.000 euro spesi in frazione a fronte dei milioni spesi nel capoluogo sono testimoni incontestabili.

E son sicuro che, chiuso il Giubileo della Misericordia, nella primavera del 2017, nel segreto dell’urna, trarranno le logiche conseguenze.

A buon intenditor, poche parole.

FIRMATO

Costanzo Rosa


Di seguito, potete leggere il testo della Delibera della Giunta Comunale n. 87, del 03 dicembre 2015 avente per oggetto: TRASFERIMENTO UFFICI COMUNALI NELLA NUOVA SEDE DEL MUNICIPIO. PRESA D'ATTO.”
 






 

martedì 8 dicembre 2015

POSTA S.ANTONINO: PENSIERI DEL GIORNO DOPO






Caro Marco,

se me lo concedi, vorrei concludere il tormentone dell’Ufficio postale di S.Antonino con alcune riflessioni che mi sono balzate alla mente il giorno successivo alla sua riapertura.

Sono infatti stato molto sorpreso della rapidità con cui Poste Italiane ha dato esecuzione all’Ordinanza del TAR: in soli dieci giorni siamo ritornati al 6 settembre! Immaginavo tempi ben diversi, per la formale notifica del provvedimento, per il trascorrere dei termini di impugnazione dello stesso, per la necessità, in presenza di inottemperanza, di diffida a provvedere, per una eventuale richiesta di nomina di un commissario ad acta e così via dilazionando. In sostanza immaginavo che Poste Italiane mirasse ad arrivare al 30 giugno 2016, quando la causa verrà decisa nel merito, rebus sic stantibus, cioè senza muovere foglia.

Passata la sorpresa, mi chiedo come siano stati possibili tempi così inusuali.

 Per quale motivo l’Ufficio di S.Antonino, se pure chiuso al pubblico, è rimasto integralmente attrezzato dei macchinari, i contratti di fornitura dell’energia elettrica ed i collegamenti telefonici non sono stati disdettati, tutta la documentazione è stata conservata impacchettata, pronta ad un nuovo trasloco, non risultano fissati né tempi né modi di riconsegna dei locali, di proprietà comunale?

Evidentemente Poste Italiane aveva pronto il cosiddetto piano “B” al fine di contenere i danni economici conseguenti alla denegata imposizione di ripresa del servizio (ricordo che la fiducia è una cosa seria, difficile da conquistare e facile da perdere ).

 I tempi di reazione dei nostri Amministratori non erano neppure giunti alla messa a fuoco del problema: “”l’Ufficio postale di S.Antonino?: chi è? A che serve?”.

Pace all’anima loro.

Che il Giubileo della Misericordia li fagociti!

Per concludere, la risposta che ho data ai miei dubbi è una sola ( e mi piacerebbe confrontarla con altre ipotesi ): Poste Italiane era perfettamente a conoscenza della debolezza della propria posizione a fronte di una controversia giudiziale e da consumato giocatore d’azzardo ha tentato il bluff. Tutta la sceneggiatura dei burattinai e dei burattini politici sembrava giocare a suo favore. Il delitto appariva perfetto.

Gli è andata male: l’ira (funesta per l’Amministrazione, composta dalle tombali uscite di alcuni membri della Giunta Comunale sommate ai laconici silenzi ed alla totale assenza sul problema della Minoranza consigliare) dei santantoninesi, il loro senso civico e di appartenenza ha prevalso.

Mi auguro che la lezione serva, soprattutto ai santantoninesi, a fronte dei futuri appuntamenti.

Ancora una volta, grazie dell’ospitalità.

Firmato
Costanzo Rosa.
   
      

lunedì 7 dicembre 2015

LE FOTO DELLA RIAPERTURA DELL'UFFICIO POSTALE DI S.ANTONINO

AMICHE LETTRICI
 
ED
 
AMICI LETTORI
 
ECCOCI GIUNTI
 
AL 07 DICEMBRE 2015
 
A
 
3 MESI ESATTI DALLA CHIUSURA
 
AVVENUTA IL 07 SETTEMBRE 2015
 
IL TAR DEL LAZIO HA DICHIARATO
 
DI SOSPENDERE IL PROVVEDIMENTO
 
DI CHIUSURA DI POSTE ITALIANE
 
E L'UFFICIO POSTALE DI S.ANTONINO
 
OGGI
 
HA RIPRESO A FUNZIONARE.
 
ECCO, IN ANTEPRIMA PER VOI,
 
 LE IMMAGINI DELLA "CELEBRAZIONE" DELLA RIAPERTURA
 
E QUELLE DELLE PRIME OPERAZIONI COMPIUTE ALLO SPORTELLO
DELLE POSTE DELLA FRAZIONE DI S.ANTONINO:
 

S.ANTONINO DI SALUGGIA (VC) - 07 DICEMBRE 2015 - I RAPPRESENTANTI DELLA PRO LOCO INSIEME AI CITTADINI FESTEGGIANO LA RIAPERTURA DELL'UFFICIO POSTALE DELLA FRAZIONE

07 DICEMBRE 2015 - LE PRIME OPERAZIONI ALLO SPORTELLO DELL'UFFICIO POSTALE DOPO L'AVVENUTA RIAPERTURA



CIAO ALLA PROSSIMA
E
CHIUNQUE VOLESSE
LIBERAMENTE REPLICARE
PUO' FARLO SEMPRE QUI:
marco.pasteris@yahoo.it

 
 
 
 
 


eCCO

RETROSCENA 2 - LA SENTENZA SOSPENSIVA DEL TAR LAZIO



Ecco in esclusiva per i Nostri Lettori,
il testo integrale della 
Sentenza di Sospensiva pronunciata 
dal Tar del Lazio 
che ha fatto riaprire 
l'Ufficio Postale di S.Antonino:





RETROSCENA 1 - IL DETTAGLIO DELLA RACCOLTA FONDI PER IL RICORSO AL TAR LAZIO



Ecco per i Nostri Lettori , 
in esclusiva, il dettaglio delle spese, 
per il Ricorso al Tar del Lazio 
contro la chiusura dell'Ufficio Postale, 
rese note dalla Pro Loco di S.Antonino 
con apposito volantino 
fatto giungere in tutte le buche delle lettere della Frazione 
in questi giorni:



domenica 6 dicembre 2015

SANT'ANTONINO DOMANI RIAPRE L'UFFICIO POSTALE DELLA DISCORDIA

Dopo la prima vittoria
di Pro Loco e cittadini al TAR
 
Dopo la vittoria del ricorso al Tar al via i festeggiamenti. Ma soprattutto via alla riapertura dell'ufficio postale di SantAntonino, un risultato ottenuto da tutta la frazione di Saluggia 840 tanti che ha sempre creduto in questa possibilità.

TRE MESI DI STOP
Lo sportello riaprirà domani mattina dopo tre mesi esatti dalla sua chiusura, decisa da Poste italiane per effetto del piano di razionalizzazione degli uffici periferici di tutto il Piemonte. A dare notizia è stato il direttore delle poste Saluggia, da cui dipende il piccolo sportello della frazione. Venerdì gli uffici sono stati puliti e messi in ordine. Archivi, timbri e bollettini: tutto era rimasto "congelato" al 6 settembre scorso, ultimo giorno di attività, e nulla era stato portato via nella speranza che primo poi un servizio così importante per la popolazione locale, composta soprattutto da gente anziana impossibilitata a muoversi, potesse riprendere a funzionare. E così è stato. La Proloco di SantAntonino, dopo aver appreso la decisione di Poste italiane di sopprimere lo sportello saluggese e sull'onda del malcontento dei cittadini, si è fatta promotrice del ricorso al Tar del Lazio, a fronte dell'immobilismo della giunta di Saluggia che aveva rinunciato a qualsiasi azione sostenendo che è stato fatto il possibile nel potere dell'amministrazione.
Avuto il sostegno dei residenti, che si sono autotassati Paci Monari € 7000 necessari per pagare un avvocato, i componenti della Proloco hanno dato mandato al legale di perorare una causa contro la società.

FINO ALL'ESTATE
Il 26 novembre scorso la camera di consiglio del Tar ha accolto la loro richiesta e ha risposto, almeno fino all'udienza di merito di 30 giugno 2016, la riapertura dell'ufficio postale di SantAntonino. Che avverrà domani mattina alla presenza dei componenti della Proloco impegnati ad allestire l'albero di Natale in piazza e festeggiare questo importante traguardo. I residenti della frazione ritornano così ad usufruire di un servizio la cui mancanza si è fatta praticamente sentire in questi 90 giorni di assenza, mancando un collegamento con i mezzi pubblici tra SantAntonino e l'ufficio postale più vicino, che si trova proprio a Saluggia.

(FONTE - R.MAG. - LA STAMPA VERCELLI)

giovedì 3 dicembre 2015

E ADESSO COME LA METTIAMO ?



E ADESSO ?

COME LA METTIAMO?

E’ GIUNTA
ALLA NOSTRA CASELLA
DI POSTA ELETTRONICA
LA SEGUENTE E-MAIL
CHE
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Caro Marco,

e adesso, dopo che il TAR Lazio in data 26 novembre u.s. ha accolto la richiesta dei santantoninesi ricorrenti, disponendo di sospendere l’efficacia del provvedimento con cui Poste Italiane ha deciso la chiusura dell’Ufficio di S.Antonino, avvenuta il 7 settembre u.s., come la mettiamo?

La notizia da te pubblicata già dal 27 novembre, si sta ora diffondendo sulle pagine locali dei giornali ed è stata riportata anche dal giornale radio regionale.

Non sono ancora in possesso delle motivazioni del provvedimento del TAR Lazio, ma evidentemente le argomentazioni di Poste Italiane, quasi esclusivamente di carattere economico, non sono state ritenute degne di pregio da parte del Giudice Amministrativo.

Comunque vada il 30 giugno 2016, quando il ricorso verrà deciso nel merito, la cittadinanza di S.Antonino ha dimostrato che la sua è stata un’azione non temeraria ma di incommensurabile senso civico.

A completamento della documentazione in tuo possesso ti trasmetto la memoria difensiva depositata da Poste Italiane spa.

Vedi tu se metterla a disposizione dei tuoi lettori. (N.D.R. - LA VERSIONE INTEGRALE E' DISPOBILE NELLA PARTE SOTTOSTANTE ALLA PRESENTE, DOPO LA FIRMA DELL'AUTORE DELLA LETTERA)

Ti confesso, con po’ di rossore, che quando ho avuto notizia della decisione del giudice Amministrativo, comunicatami via mail da un amico, la prima espressione uscitami dalla penna, inviata in risposta al mittente è stata: “prepariamo merda in quantità sufficiente a seppellire chi ci sta indegnamente amministrando”.

Poi, acquietatasi la tempesta ormonale, il prevalere della ragione mi ha suggerito di non insistere in sterili polemiche ( la frittata ormai è stata fatta ed andrà sicuramente di traverso agli improvvidi cuochi).

Consentimi però di rinnovare ai santantoninesi appello a prendere coscienza che l’unità di intenti e di condotta può condurre a grandi traguardi, mai come ora, seppure per demeriti altrui, a portata di mano.

Sono convinto che un gruppo costituito da soggetti che per il loro vissuto non dividano, disposti ad operare per il bene esclusivo della loro comunità, aggregandosi a persone affidabili del capoluogo che si impegnino formalmente a riconoscere i diritti della frazione in funzione del rapporto numerico e contributivo, possa con notevoli probabilità di successo proporsi nell’anno 2017 alla guida amministrativa del Comune.

In presenza di tre liste concorrenti (evento assai probabile ), 800 voti sono sufficienti a vincere le elezioni.

E ricordo che con una sapiente distribuzione delle preferenze i 350/400 voti di cui dispone la frazione porterebbe in Consiglio 3 rappresentanti, con una forza contrattuale in grado di far rispettare gli impegni assunti.

Per opportuna conoscenza, ma penso che la circostanza sia ormai notoria, ad ulteriore ludibrio, faccio presente che anche oggi l’abbandono della maggioranza da parte di chi ci rappresenta manderebbe a casa l’Amministrazione.

Ma tant’è: anche il suicidio rientra tra gli optional del cittadino.

AMICI SANTANTONINESI: ABBIAMO SAPUTO FARE TRENTA, CAMMINIAMO SPEDITI VERSO IL TRENTUNO!

E’ però giunto il momento di muoversi.

CHI C’E’ BATTA UN COLPO.

Ti ringrazio per l’ospitalità.
FIRMATO

Costanzo Rosa.

Ecco la memoria difensiva depositata da 
Poste Italiane spa.































 


mercoledì 2 dicembre 2015

A DIASORIN IL PREMIO "ECCELLENZE D'IMPRESA 2015" GEA E HARVARD BUSINESS REVIEW ITALIA

L'azienda leader a livello mondiale nel settore delle biotecnologie e nella diagnostica in vitro ha ricevuto il riconoscimento per le sue caratteristiche di eccellenza nell'innovazione, internazionalizzazione, leadership tecnologica e gestione delle risorse umane e dei talenti.Premiate con una menzione speciale anche Amplifon, Eldor e Industrie De Nora.


Milano– La società di consulenza di direzione GEA - partner strategico delle imprese italiane che festeggia quest'anno 50 anni di attività - e Harvard Business Review Italia - edizione italiana della più diffusa rivista di management del mondo - hanno annunciato oggi il vincitore della seconda edizione del Premio Eccellenze d'Impresa. L'annuncio è stato fatto a margine della tavola rotonda "Il coraggio di cambiare. Come le migliori imprese italiane superano i limiti del Sistema Paese per vincere nei mercati globali" che ha visto la partecipazione di Gabriele Galateri, Andrea Guerra, Cristina Scocchia, Andrea Sironi eAnnamaria Tarantola autorevoli membri della Giuria, insieme a Marco Fortis, Presidente della Fondazione Edison.

Rivolto a tutte le aziende operanti in Italia - senza limite dimensionale o settoriale - il Premio Eccellenze d'Impresa GEA-HBR intende valorizzare i fattori di successo della tradizione imprenditoriale nel nostro Paese. Le aziende finaliste si sono distinte per aver raggiunto traguardi eccellenti e con un forte connotato d'innovazione secondo diverse dimensioni.

Ad aggiudicarsi l'importante riconoscimento per il 2015 è DiaSorin, multinazionale italiana attiva nel settore delle biotecnologie e leader a livello mondiale nella diagnostica in vitro, ovvero nella produzione e commercializzazione di test per esami del sangue che sono in grado di diagnosticare nell'organismo dei pazienti la presenza o meno di patologie in tempi rapidissimi. Costituita nel 1968 come divisione di Sorin Biomedica, l'azienda è stata acquisita dal management nel 2000 ed è quotata in Borsa a Milano dal 2007. DiaSorin è oggi una realtà internazionale di successo, presente in più di 80 paesi attraverso 27 filiali e oltre 1.650 dipendenti.

Tra gli elementi distintivi di DiaSorin, il Premio Eccellenze d'Impresa GEA-HBR ha voluto sottolineare la grande capacità di innovazione, l'elevato grado di internazionalizzazione, la qualità della leadership tecnologica e della ricerca, l'elevato livello delle risorse umane e del management, la cura costante nella crescita delle persone e dei talenti e l'attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d'impresa.

La selezione del vincitore è avvenuta a partire dalle numerose candidature ricevute tra aprile e giugno 2015. Il lavoro di due diligence svolto da GEA insieme ad Harvard Business Rewiew Italia ha analizzato i singoli casi aziendali sulla base di parametri ritenuti cruciali nel determinare il successo duraturo di un'impresa, tra cui: capacità di innovazione; leadership tecnologica; efficace processo di internazionalizzazione; creazione di nuovi posti di lavoro qualificati; gestione e sviluppo efficaci dei talenti in azienda; politica di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale dell'impresa; dinamismo imprenditoriale; politiche di sviluppo della leadership.

A conclusione di questa fase, è stata individuata una short list di 4 aziende che è stata poi esaminata dalla Giuria, composta da esponenti di spicco dei settori più rappresentativi del Paese: ilmondo accademico, la finanza, l'industria e i media.

Oltre a decretare il vincitore del Premio Eccellenze d'Impresa 2015, i giurati hanno segnalato altre tre società meritevoli di una menzione speciale: Amplifon, l'azienda leader al mondo nella commercializzazione, nell'applicazione e nella personalizzazione di soluzioni per l'udito; Eldor, leader nel settore automotive e fornitrice delle principali case automobilistiche mondiali; Industrie De Nora, primo gruppo al mondo per la fornitura di elettrodi per processi elettrochimici e leader riconosciuto per tecnologie e processi di ossidazione avanzata nel trattamento delle acque.

(FONTE - L'IMPRESA ONLINE)

martedì 1 dicembre 2015

IL TAR DA' RAGIONE A SANT'ANTONINO: L'UFFICIO POSTALE RESTA APERTO

I cittadini della frazione di Saluggia vincono il primo round dopo il
ricorso contro la chiusura della filiale in paese



I cittadini di Sant’Antonino hanno vinto il primo round della loro battaglia contro Poste Italiane, che a partire dallo scorso 7 settembre aveva chiuso l’ufficio postale della piccola frazione di Saluggia. 

Il Tar del Lazio, a cui i residenti si erano rivolti presentando ricorso, ha accolto la richiesta di sospensiva della chiusura dell’ufficio postale. Che ora dovrà riaprire, almeno fino all’udienza di merito in programma il 30 giugno 2016. 

A farsi promotrice del ricorso era stata la Pro Loco, a fronte del malcontento dei cittadini e del diniego ricevuto dalla giunta comunale di Saluggia, che non intendeva mobilitarsi per la riapertura degli uffici. Per pagare il compenso all’avvocato, circa 7 mila euro, i residenti della frazione e i componenti della Pro Loco si erano autotassati, e una volta raggiunta la cifra hanno dato mandato al legale di perorare la loro causa contro Poste Italiane. 




(FONTE - ROBERTO MAGGIO - LA STAMPA VERCELLI)