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mercoledì 6 luglio 2016

AUTOVELOX: COME SI IMPUGNA UNA CONTRAVVENZIONE


Dopo avervi dato notizia
che, 
forse,
 si è

APERTA LA CACCIA IN VIA CRESCENTINO ??? 

(CLICCA QUI)

 ed
  analizzzato che quando
l'AUTOVELOX: SENZA IL SEGNALE LA MULTA NON VALE... 
(CLICCA QUI).

Ora, ben vengano le contravvenzioni per illeciti stradali, se servono a moralizzare la condotta dei cittadini al volante o al manubrio! Qualche volta, però, anche i vigili (e gli autovelox) possono sbagliare... Specie ora, poi, che la Corte di Cassazione ha  messo in discussione la validità delle multe per eccessi di velocità registrati dai tanto odiati autovelox, cresce il numero di utenti della strada che ritengono di aver subito delle contestazioni ingiuste e, conseguentemente, vorrebbero vedere cancellata la propria contravvenzione.


Ma come si fa a impugnare una contravvenzione? Facciamo un rapido ripasso!

Come provvedimenti amministrativi, le contravvenzioni ammetto un doppio ordine di ricorsi: quello amministrativo e quello giurisdizionale, quest'ultimo escludente il primo. In entrambi i casi, è necessario rispettare i termini perentori di decadenza e, soprattutto, ricordare che è impossibile presentare qualunque tipo di ricorso se si è già conciliato, cioè se si è già pagata la multa!
Per vizi di merito o di forma, il ricorso amministrativo gerarchico va proposto per iscritto in carta semplice al Prefetto territorialmente competente, mediante lettera raccomandata A/R, oppure presentato a mano, presso l'ufficio Depenalizzazioni, o anche al Comando della Polizia Municipale da cui dipende l'ufficiale che ha redatto il verbale, che lo trasmetterà a sua volta al Prefetto competente. Il termine per ricorrere al Prefetto è di 60 giorni, a far tempo dalla data della contestazione della violazione ovvero, se questa non è stata immediata, dalla notifica del verbale di contravvenzione. Il ricorso giurisdizionale - da presentarsi invece entro 30 giorni dalla avvenuta notifica o contestazione dell'infrazione o dalla notifica del rigetto da parte del Prefetto - investe in prima istanza il Giudice di Pace competente a conoscere della controversia. Va depositato a mano nella cancelleria dell'ufficio del Giudice, o a mezzo posta ordinaria con raccomandata A/R. Una terza via è poi quella di contestare l'addebito presso lo stesso organo amministrativo che ha emanato la contravvenzione (Comando di Polizia Municipale), perché questo la annulli in autotutela: qualora non si ottenga soddisfazione in questo modo, si potrà sempre decidere di tentare il ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.


Elementi del ricorso:


Sia che si opti per il ricorso amministrativo o per quello giurisdizionale, la relativa domanda deve contenere necessariamente i seguenti elementi essenziali: autorità adita; generalità del ricorrente; breve riassunto dei fatti con indicazione della data, del luogo, del numero del verbale e della violazione degli articoli del Codice della Strada che è stata contestata; motivazioni del ricorso; richiesta di annullamento; eventuali atti allegati che supportino le proprie motivazioni (certificati, ecc.); data; firma; eventuali atti allegati che supportino la richiesta di annullamento della contravvenzione (certificati, etc.); domicilio legale per il ricorso al Giudice di Pace.


Per quali motivi ricorrere:


Nella varia casistica di errori materiali che possono determinare la nullità della contravvenzione, ricordiamo:
Omessa o errata indicazione delle generalità del soggetto multato
Omessa o errata indicazione della data e dell'ora nella quale è avvenuta l'infrazione
Omessa o errata indicazione della data e dell'ora nella quale è avvenuta l'infrazione
Omessa o non completa identificazione del veicolo
Omessa o erronea indicazione dell'autorità presso cui presentare ricorso
Mancata esposizione dei fatti
Errore sulla norma violata o sulla sanzione irrogata

Fra gli errori più "pesanti", possono esserci invece - a titolo di esempio -:
Errore di persona
Notifica della contravvenzione al precedente proprietario del veicolo
Errata rilevazione della targa del veicolo
Notifica avvenuta oltre il termine di 90 giorni dal rilevamento dell'infrazione



Esiti dei ricorsi


Esaminati forma e motivi del ricorso, il Prefetto può decidere di accogliere la richiesta del cittadino, annullando la multa con un provvedimento espresso, oppure mediante silenzio-assenso - che scatta quando, decorsi 120 giorni dal deposito del ricorso, il Prefetto non si sia ancora pronunciato. Diversamente, qualora ritenga infondato il ricorso, nel termine di 120 giorni il Prefetto può emettere un'ordinanza di pagamento di importo superiore di quello contestato (il doppio più una maggiorazione atta a coprire le spese del procedimento). In questo caso, al cittadino ricorrente non resterà che impugnare la decisione del Prefetto dinanzi al Giudice di Pace. Contro il rigetto del ricorso da parte del Giudice di Pace, è invece possibile agire in secondo grado, presso il Tribunale del circondario relativo.



Ricorso amministrativo o giurisdizionale: 

quale scegliere?

In generale, si può dire che un ricorso giurisdizionale - presso il Giudice di Pace ed eventualmente dinanzi al Tribunale - è complessivamente più costoso di un ricorso al Prefetto: almeno 43 euro (a seguito della recente riforma del Governo Renzi) di contributo unificato contro... zero (o quasi, se si considerano le eventuali spese postali). Circostanza questa che lo rende una soluzione poco appetibile quando si vogliano contestare multe di poco valore. Mentre può risultare una scelta plausibile qualora la sanzione sia economicamente più rilevante (e, soprattutto, comporti anche la detrazione di numerosi punti dalla patente di guida), e si desideri deferire la questione a un organo terzo e imparziale come un magistrato. Non è invece necessaria l'assistenza di un avvocato né per il ricorso al Prefetto né per quello dinanzi al Giudice di Pace, mentre si rende obbligatoria nel ricorso di secondo grado davanti al Tribunale. La forma prescritta per entrambi i ricorsi è quella scritta.

Fonte: Come si impugna una contravvenzione.
(www.StudioCataldi.it) 
Ciao alla prossima

e chiunque volesse

liberamente replicare

può farlo sempre qui:

marco.pasteris@yahoo.it
 

AUTOVELOX: SENZA IL SEGNALE LA MULTA NON VALE...

Carissime e Numerose Lettrici 
e
Carissimi e Numerosi Lettori 
del Blog Qui Saluggia

nel brano che abbiamo pubblicato ieri titolato:
"AUTOVELOX: 
APERTA LA CACCIA IN VIA CRESCENTINO ???" (Clicca QUI)
ci siamo interrogati, 
a seguito di segnalazione
di alcuni Concittadini,
 sulla possibilità della presenza 
in Via Crescentino
a Saluggia (Vc)
di postazioni 
Autovelox - Telelaser 
per il rilevamento della velocità dei veicoli provenienti
da e per 
il 
Comprensorio industriale Sorin - Sogin.
In attesa di cortese e sollecita smentita da parte dell'Amministrazione Comunale, oggi aggiungiamo qualche nota giuridica
al nostro intervento di ieri (Clicca QUI).

Prima però di leggerle, osservate bene
il repertorio fotografico scattato
il 04 luglio 2016
 lungo la Via Crescentino 
rispondete alla domanda
che Vi porremo.

Dall'ingresso in Saluggia, 
provenendo da Crescentino e viceversa, 
Voi notate,
nelle fotografie (qui sotto) 
scatatte il
04 luglio 2016,
la presenza di 
un'adeguata segnaletica
accompagnata dall'espozione
dei limiti di velocità
che rechi il seguente 
AVVISO ???

ATTENZIONE:


OPPURE QUESTO:


EBBENE PROVATE 
A
CONTROLLARE
NELLA 
SEQUENZA FOTOGRAFICA
CHE VI PRESENTIAMO:

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO


SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO


SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - VIA CRESCENTINO

ORA,
SE PENSATE,
 DI 
AVER PRESO,
NEI GIORNI SCORSI,
IPOTETICAMENTE,
 UNA
CONTRAVVEZIONE
PER ECCESSO DI VELOCITA',
OGGI STESSO,
OPPURE DOMANI;
ANDATE IN VIA CRESCENTINO
RIPETETE ANALOGA
SEQUENZA FOTOGRAFICA.


PERCHE' ???

Perchè tra i requisiti di legittimità degli autovelox vi sono: l'omologazione, l'adeguata segnaletica e l'indicazione del limite di velocità.

In particolare, (Ndr. - le postazioni di rilevamento della velocità), devono essere segnalate adeguatamente attraverso cartelli stradali e dispositivi luminosi che ne preannuncino la presenza. Secondo quanto ribadito più volte dalla Corte di Cassazione, ad esempio con l'ordinanza n. 5997 del 14 marzo 2014, in difetto di idonea informazione circa la presenza e l'utilizzazione di autovelox, il relativo verbale di contestazione è illegittimo e tale principio non può essere svuotato di efficacia “nell'ambito dei rapporti organizzativi interni alla pubblica amministrazione.

In particolare, la distanza tra i segnali o i dispositivi di avviso e il luogo in cui è collocato lo strumento di rilevamento delle velocità non può mai essere inferiore a 1 km o superare i 4 km ed è condizionato dallo stato dei luoghi: ad esempio, se tra il segnale di avviso e il luogo dell'effettivo rilevamento vi siano intersezioni, l'autovelox non è legittimo anche se la segnaletica è posta a una distanza inferiore a quella sovra indicata.

In tal senso, chiarissima è anche la sentenza n. 24526/2006, la quale precisa che “la ratio della preventiva informazione si rinviene nell'obbligo di civile trasparenza gravante sulla P.A., il cui potere sanzionatorio in materia di circolazione stradale non è tanto ispirato dall'intento della sorpresa ingannevole dell'automobilista indisciplinato, in un logica patrimoniale captatoria, quanto da uno scopo di tutela della sicurezza stradale e di riduzione dei costi economici, sociali e ambientali derivanti dal traffico veicolare, nonché di fluidità delle circolazione, anche mediante l'utilizzo di nuove tecnologie”.

Affinché la contestazione sia valida, inoltre, è ovviamente necessario che sia indicato il limite di velocità ma anche, secondo quanto stabilito dalla Corte di cassazione con l'ordinanza n. 11018 del 20 maggio 2014, che, in caso di incrocio, il segnale del limite di velocità venga riproposto.

(PER CONFERME ED ULTERIORI APPROFONDIMENTI SULLA MATERIA CLICCA QUI)

ED ORA:
POTETE PROSEGUIRE
LA VOSTRA LETTURA
CON IL BRANO
COME SI IMPUGNA 
UNA CONTRAVVENZIONE...  
(CLICCA QUI)  




Ciao alla prossima

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marco.pasteris@yahoo.it

martedì 5 luglio 2016

AUTOVELOX: APERTA LA CACCIA IN VIA CRESCENTINO ???

UNA POSTAZIONE AUTOVELOX TELELASER (FONTE FOTO - INTERNET)
Carissime e Numerose Lettrici 
Carissimi e Numerosi Lettori 
del 
Blog Qui Saluggia,
saremmo lieti,
insieme ad alcuni 
Concittadini che ci hanno 
segnalato il caso che 
proponiamo alla Vs. attenta
lettura, di essere 
prontamente smentiti,
dall'Amministrazione Comunale.

Un secco: 
NO, NON SONO IN CORSO
RILEVAMENTI DELLA VELOCITA'
CON POSTAZIONI MOBILI 
DI TELELASER
SUL TERRITORIO COMUNALE,
NEPPURE SONO MAI 
STATI AUTORIZZATI
OD 
APPROVATI
PREVENTIVAMENTE
ATTI AMMINISTRATIVI
AVENTI TALE SCOPO,
sarebbe sicuramente di conforto, più che a noi,
a quei Concittadini, 
che nei giorni scorsi,
ci hanno informato, 
di aver notato un strana
presenza in
Via Crescentino
Saluggia.

Quale strana presenza ???

Ebbene, parrebbe - la formula ipotetica è assolutamente necessaria sino a smentita ufficiale dell'Amministrazione Comunale -  che nei giorni scorsi, si sia ri-materializzata,
sulla Strada più trafficata del territorio comunale,
quella da e per 
il Comprensorio Industriale
Sorin\Sogin, 
lo spettro, 
scacciato dalla precedente 
Amministrazione Comunale
dell'autovelox\telelaser 
sulla Via Crescentino.

Ora; essendo persone che si basano più che sulle parole, sui fatti, abbiamo tentato un ricerca sul Sistema Informativo della Trasparenza del nuovo Sito Internet Comunale, alla ricerca di un provvedimento - Delibera della Giunta oppure Determinazione dell'Ufficio competente -, avente per oggetto la Realizzione di un Servizio di Controllo della Velocità mediante apparecchiatura elettronica, avente datazione (di pubblicaizone dell'Atto all'Albo Pretorio s'intende) antecedente questo nostro brano: leggasi prima del 05 luglio 2016.

Risultato ???

Nessun atto del genere è stato mai pubblicato.

Quindi: abbiamo ricercato un Avviso Pubblico, sul sito internet del Comune di Saluggia, che recitasse: "ATTENZIONE. IN ATTUAZIONE DELLA DELIBERA-DETERMINAZIONE N. .... DEL.... NEI GIORNI..... SARA' EFFETTUATO IL SERVIZIO DI CONTROLLO DELLA VELOCITA' NEL TRATTO STRADALE DI VIA CRESCENTINO IN SALUGGIA (VC)".

Risultato ???

Nessun atto del genere è stato mai pubblicato.

Quindi ???

Quindi, nella speranza che, assunte preventivamente le dovute informazioni sul caso, ha qualche Anima Pia e Misericordiosa che con la sua Eterea Presenza pervade il Nostro Comune, non venga l'idea di denunziare una - ipotetica circostanza - di Svantaggio economico al Cittadino,  
in altra Sede, 
noi, 
domani,
vi forniremo gratuitamente, 
su questo Blog,
gli strumenti giuridici 
per difenderVi dalle, 
eventuali,
Multe comminate con l'Autovelox\Telelaser.
(CLICCA QUI) e (CLICCA QUI)

In attesa, 

di cortese ed ufficiale,
cenno di smentita,
dell'Amministrazione 
Comunale...


Ciao alla prossima
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marco.pasteris@yahoo.it


SGRAVI FISCALI PER I "DANNI" DA CANTIERE...NOI LO DICEVAMO DUE MESI FA. A VERCELLI ORA SI PUO'. A SALUGGIA ??? BOH...

SALUGGIA (VC) - 05 MAGGIO 2016 - I LAVORI IN VIA LUSANI

 

Giovedì 5 maggio 2016, 

DUE MESI FA,

nel nostro brano titolato "

TELEGRAMMA DA VIA LUSANI: AL SINDACO DI SALUGGIA, FIRMINO BARBERIS, GIRIAMO LA DOMANDA E CHIEDIAMO, CORTESEMENTE, UNA RISPOSTA." (Clicca QUI), rilanciavamo un quesito, pervenuto alla nostra casella di posta elettronica, da una delle voci “commerciali” della Via principale di Saluggia, bloccata dai lavori di riqualificazione:

"Perché il Comune, vista la perdita di introiti dei negozianti, non propone un abbassamento delle tasse comunali ???”"

Aggiungendo:

"Al Sindaco di Saluggia,

Firmino Barberis,
giriamo la domanda e chiediamo,
cortesemente ed educatamente,
una risposta. 

Che attendiamo sulla nostra casella
di posta elettronica 
e volentieri saremo lieti di pubblicare."


LA 
RISPOSTA,
NATURALEMNTE,
NON 
E' 
MAI 
PERVENUTA. 
OGGI,
A DISTANZA DI DUE MESI,
PERO'
UN FATTO
NUOVO,
ED ANALOGO ,
E' ACCADUTO.
Vi invitiamo a leggerlo su
La Stampa di Vercelli Online
nell'articolo a firma 
di Roberto Maggio,
titolato:
e sottotitolato

che testualmente Vi riportiamo:
 «Aiutiamo i commercianti penalizzati dai cantieri comunali». Nell’ultimo Consiglio comunale è passato all’unanimità l’ordine del giorno di SiAmo Vercelli a favore dei titolari di negozi, bar e altre attività penalizzati dalla presenza di transenne, operai e cantieri che determinano un inevitabile calo di clienti. La proposta del gruppo di minoranza impegna il sindaco e la giunta a valutare una serie di agevolazioni fiscali come la riduzione del 50 per cento della Tari e l’esenzione dall’imposta sulla pubblicità: «Spesso - spiegano da SiAmo - nei cantieri comunali si registrano tempi di intervento molto lunghi, che causano un particolare disagio, in termini di accesso, da parte dei cittadini. Pensiamo alle attività economiche, commerciali e agli studi professionali della zona, e ai titolari che subiscono un significativo condizionamento negativo». Questi sgravi fiscali esistono già in altri Comuni italiani, precisano dal movimento, e si auspica che arrivino anche a Vercelli.  
«Sono favorevolissima a qualsiasi sconto sulle tasse, mi sarebbe di grande aiuto - spiega la titolare del bar Duomo, nell’omonima via, tra i commercianti che hanno avuto un cantiere a ridosso delle vetrine -. Ho aperto l’attività da neanche un anno, e dopo che mi ero creata un giro di clienti il Comune ha chiuso la strada per i lavori alla fognatura, ha bloccato il marciapiede, ha tolto parcheggi e interrotto l’acqua per diverse ore. Volevo chiedere i danni. E non è finita qui, perché chiuderanno di nuovo via Duomo per mettere il porfido, facendomi togliere il dehors. Chissà per quanto tempo: quindi ben vengano le agevolazioni fiscali».  
Tra le zone più penalizzate ci sono via Massaua, tenuta in scacco dal cantiere dell’ex Museo dello Sport, via Gioberti, per via della Torre Civica che perdeva pezzi, e via Galileo Ferraris, interessata per oltre due anni dai lavori del Pisu. «Sono d’accordo con questa proposta - commenta Dino Pesco, del bar Sant’Andrea -. Se i commercianti vengono danneggiati da lavori pubblici è giusto che il Comune li sostenga. Anche in base al numero di giorni di presenza dei lavori». Il Comune, per voce dell’assessore al Bilancio Andrea Coppo precisa: «Già prima della proposta avevo avviato le consultazioni per un progetto da concordare con Ascom e Confesercenti che tenesse conto degli esercizi penalizzati dai cantieri, e dei negozi che si trovano in zone svantaggiate della città. Sono favorevole a portare avanti questo discorso, intrapreso con il bilancio preventivo 2016». 

PRESO ATTO
CHE A VERCELLI,
IN 
CONSIGLIO COMUNALE,
LA PENSANO 
COME NOI, 
DANDO IL VIA LIBERA AGLI:
SGRAVI FISCALI 
PER I "DANNI" DA CANTIERE.

A SALUGGIA,
IN CONSIGLIO COMUNALE,
COME LA PENSANO
SU QUESTA QUESTIONE ??? 

PROVIAMO A
RIVOLGERE NUOVAMENTE
LO STESSO QUESITO,
DI DUE MESI FA,
AL CONSIGLIO COMUNALE
DI 
SALUGGIA:

"Perché il Comune, vista la perdita di introiti dei negozianti, non propone un abbassamento delle tasse comunali ???”"

 

Ciao alla prossima
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lunedì 4 luglio 2016

VERIFICHE A TUTTO CAMPO SUI CONTI

SALUGGIA (VC) - L'ANTICO PALAZZO MUNICIPALE

Debiti fuori bilancio, assestamento, verifica equilibri, nuovo Dup (Documento Unico di Programmazione) e stato attuazione dei programmi sono solo alcuni degli adempimenti che i servizi finanziari degli enti devono portare avanti entro il 31 luglio. 

Con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità, e comunque almeno una volta entro il 31 luglio di ciascun anno, il consiglio è tenuto a deliberare in merito alla verifica degli equilibri di bilancio e, in caso di accertamento negativo, ad adottare le necessarie misure correttive (articolo 193 del Tuel).

Una novità rispetto agli anni passati è rappresentata dall'obbligo di verificare il mantenimento degli equilibri e con riguardo alla dinamiche alle dinamiche di cassa, anche alla luce di quanto disciplinato dall'articolo 162, comma 6 del Tuel. Competenza, cassa e residui sono dunque le tre direttrici del controllo sui conti della bilancio 2016/2018, con particolare riferimento all'esercizio in corso.

L'obbligo di verifica della copertura delle spese correnti e di investimento impone poi la ricognizione su eventuali debiti fuori bilancio da riconoscere o finanziare in base al articolo 194 del Tuel. 


Il controllo sugli equilibri finanziari implica anche la valutazione degli effetti sul bilancio dell'ente in relazione all'andamento economico finanziario degli organismi gestionali esterni. 

Sono inoltre da verificare gli eventuali pagamenti effettuati dal tesoriere per azioni esecutive e non regolarizzati. 

Per ripristinare l'equilibrio di bilancio, il consiglio può utilizzare per l'anno in corso e per i due successivi le possibili economie di spesa e tutte le entrate, ad eccezione di quelle provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle con specifico vincolo di destinazione, oltre ai proventi derivanti da alienazione di beni patrimoniali disponibili ed altre entrate in conto capitale con riferimento a squilibri di parte capitale. 

In subordine, è possibile impiegare la quota libera del risultato di amministrazione anche da parte degli enti che si trovano in anticipazione di tesoreria o in utilizzo di entrate vincolate.

Ai fini del riequilibrio, non sembrerebbe invece percorribile nel 2016 la strada del ritocco di aliquote e tariffe. L'articolo 1, comma 26, della legge 208/2015 ha infatti sospeso l'efficacia delle deliberazioni comunali che stabiliscono aumenti dei tributi o delle addizionali. Difatti è esclusa qualsiasi manovra che determina un incremento della pressione tributaria sia in termini di aumento di aliquota sia di eliminazione di una detrazione o di modifica regolamentare peggiorativa per il contribuente. 


E poi preclusa la possibilità di introdurre tributi in partenza non istituiti, come l'addizionale comunale Irpef (Corte dei Conti Lombardia, delibera 16/2012), l'imposta di soggiorno (Corte dei Conti Abruzzo delibera 35/2016 e Corte dei Conti Liguria, delibera 10/2016) o l'imposta di scopo. 

La mancata adozione dei provvedimenti di riequilibrio è equiparata alla mancata approvazione del bilancio di previsione, con l'applicazione della procedura che può portare al commissariamento (articolo 141, comma 2 del Tuel). 

Sempre di competenza del consiglio e la variazione di assestamento generale, con la quale devono essere verificate tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva e il fondo di cassa, per assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. In sede di assestamento di bilancio è necessario verificare anche la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità. La verifica deve inoltre estendersi ai vincoli di finanza pubblica previsti per gli anni 2016/2018.

Sempre entro il 31 luglio, la giunta è tenuta ad approvare lo schema di Dup per gli anni 2017 e successivi e ha presentarlo al consiglio per le conseguenti deliberazioni completo di parere dell'organo di revisione. 

Considerato che l'elaborazione del Dup, presuppone una verifica dello stato di attuazione dei programmi, contestualmente alla produzione del documento, il principio di programmazione raccomanda di presentare al consiglio anche lo stato di attuazione dei programmi, da effettuare, ove previsto, in base all'articolo 147-ter del Tuel.

(Fonte - Anna Guiducci e Patrizia Ruffini - Il Sole 24 Ore)

sabato 2 luglio 2016

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) - La vostra pace scenderà su di lui.



+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Parola del Signore.