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lunedì 27 aprile 2015

DIASORIN SUPPORTA IL PROGETTO PINOCCHIO

L’iniziativa ha lo scopo di fornire strumenti tecnologici all’avanguardia  ai bambini e studenti che frequentano la “scuola ospedaliera”


Saluggia (VC), 23 aprile 2015 - DiaSorin, multinazionale leader globale nel campo della Diagnostica in Vitro per la diagnosi di malattie e patologie su campioni di sangue umano, sostiene il Progetto Pinocchio ideato e progettato dal C.R.P.S.I.L. (Comitato Rotariano Promotore Salone Internazionale del Libro) insieme all’Istituto “Peyron” di Torino - Scuola Polo Regionale per la Scuola in Ospedale del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per garantire il diritto allo studio per i bambini e i giovani in età scolare quando sono costretti a periodi di degenza ospedaliera. 

Attraverso il Progetto Pinocchio DiaSorin si impegna per i prossimi 3 anni, a partire dall’anno scolastico 2015-2016, a supportare l'insegnamento in ospedale attraverso anche la fornitura di nuove tecnologie, come ad esempio i tablet, in grado di rendere interattiva la didattica, soddisfare le esigenze specifiche dei "piccoli e giovani" pazienti e stimolare nuove forme di comunicazione.

La Scuola Polo “Peyron” di Torino ha reso possibile questo progetto grazie alla proficua collaborazione con il C.R.P.S.I.L. e il sostegno economico di DiaSorin per garantire il diritto allo studio ai “giovani” pazienti che sono costretti a lunghi periodi di degenza ospedaliera. La “Scuola in Ospedale” infatti esiste in Piemonte già dal 1958 come realtà di eccellenza sul panorama nazionale e realizza una formazione di qualità che porta avanti parallelamente ed efficacemente i percorsi di salute e di apprendimento scolastico.

Ogni anno in Piemonte sono oltre 3.000 i bambini e ragazzi ricoverati nei vari reparti ospedalieri per diverse patologie che seguono le lezioni in ospedale. La "scuola ospedaliera" rende possibile, attraverso l’impegno di molti insegnanti, una formazione di qualità, integrando efficacemente i percorsi di salute e di apprendimento.

Gli studenti ospedalizzati per lunghi periodi devono affrontare la distanza dalla famiglia e dagli amici, la difficoltà della terapia e del nuovo ambiente, provando sensazioni di solitudine e confusione che diventano ostacolo al proseguimento degli studi e di una vita normale. Infatti, il piccolo paziente ricoverato e operato si sente un po' come “Pinocchio” - da qui il nome del progetto -, che si ritrova a vagabondare in un mondo complesso, incomprensibile e nel quale tenta di condurre un'esistenza normale dopo aver superato difficili prove. 

Grazie al Progetto Pinocchio nel corso del prossimo anno scolastico 2015/2016 saranno coinvolti 4 docenti piemontesi del primo ciclo (due appartenenti alla sezione torinese per la scuola media, una a quella di Cuneo e un’altra alla sezione di Asti, entrambe per l’insegnamento dalle elementari alle superiori) che utilizzeranno in maniera proficua le nuove tecnologie fornite per costruire in tempo reale le lezioni in presenza e a distanza sulle diverse materie di studio in rete con gli studenti e realizzare verifiche interattive, per coinvolgere i colleghi delle scuole di appartenenza degli allievi, realizzare forme di comunicazione con il territorio. I docenti saranno in grado infine di consentire agli “studenti” ricoverati anche un contatto diretto con le famiglie che, al di fuori degli orari di visita, potranno collegarsi in videochiamata.

Nel corso del prossimo anno scolastico il Progetto Pinocchio interagirà anche direttamente con “La Città della Salute di Torino”.

(FONTE – DIASORIN)

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