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martedì 22 dicembre 2015

TASI. “RIMBORSI” ANCHE AI SINDACI CHE HANNO GIA’ CANCELLATO LA TASSA

 

I lettori di questo Blog, certamente rammentano che il 02 marzo 2015, l’Amministrazione Comunale aveva annunciato l’azzeramento della TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) che pertanto non era dovuta da nessun cittadino saluggese per l’anno corrente. Il Sindaco Barberis così commentava, all’epoca, l’operazione finanziaria compiuta dall’Amministrazione Comunale: “Adesso - conclude il Sindaco Firmino Barberis - quei 170.000 euro, pagati sinora direttamente dai Cittadini Saluggesi, saranno coperti nel Bilancio di Previsione 2015 con l’utilizzo delle Compensazioni Nucleari. L’Amministrazione Comunale, sentito il parere favorevole di legittimità sia degli Uffici Comunali preposti che del Revisore del Conto, ha deciso di far valere il principio secondo il quale le compensazioni nucleari debbano attenuare il peso arrecato a coloro che abitano in un ambiente gravato dalla presenza storica ed ultradecennale dei depositi nucleari. A partire dall’anno 2015 lo farà attenuando la pressione fiscale a carico dei concittadini saluggesi che convivono da decenni in questa difficile situazione ambientale, azzerando il pagamento della TASI” (Clicca QUI).
 
Oggi su il quotidiano finanziario  IL SOLE 24 ORE una bella novità che potrebbe ricadere anche per Saluggia, facendo rientrare nel Bilancio Comunale, quei 170.000 euro di compensazioni nucleari usati per coprire la TASI 2015.


Leggiamo testualmente nell’articolo a firma di Gianni Trovati, titolato “TASI. “RIMBORSI” ANCHE AI SINDACI CHE HANNO GIA’ CANCELLATO LA TASSA”: “Una quota dei rimborsi messi in campo dalla manovra per indennizzare i sindaci dell'addio alla Tasi sull'abitazione principale arriverà anche a Montalto di Castro, dove grazie ai proventi della centrale la prima casa è già libera dalle tasse, come accade a Santa Margherita Ligure, ad Assemini e in altri Comuni. Al rimborso di un'entrata che non c'è provvederanno gli 80 milioni che la manovra accantona nel fondo di solidarietà comunale per indirizzarli agli enti nei quali il rimborso "ordinario" non sarà sufficiente a garantire una somma pari al gettito ad aliquota standard. Dal momento che il rimborso ordinario sarà pari alle entrate effettive prodotte dalla Tasi nel 2015, è evidente che gli80 milioni saranno distribuiti fra i Comuni in cui il gettito effettivo è inferiore a quello standard. Proprio le entrate stimate ad aliquota standard saranno il livello di riferimento da garantire a questi Comuni, per cui chi non ha fatto pagare la Tasi nel2015 guadagnerà dalla sua abolizione. Il comma non è figlio di una svista, ma di una scelta in controtendenza rispetto a tutte le dinamiche vissute fin qui dall'altalena del fisco sul mattone, che a ogni abolizione o correzione di tasse sono state ispirate dall'esigenza di garantire la tenuta dei conti nei Comuni dove la pressione del tributo in questione era maggiore. A questa logica risponde anche il fondo Tasi, replicato anche nel 2016. (G.Tr.)”
 
(FONTE - gianni.trovati@ilsole24ore.)