(GABRIELE MOLINARI - CONSIGLIERE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO) |
"In merito all'adeguamento del piano regolatore di Saluggia, la Regione
non si è nascosta dietro a un dito: tramite i suoi funzionari ha infatti
previsto le facoltà esistenti ex lege di deroga agli strumenti
urbanistici per l'eventuale messa in sicurezza del sito già esistente.
L’assessore Alberto Valmaggia ha poi ribadito l’importanza di una scelta
tempestiva sul deposito nazionale da parte del Governo".
Interviene così Gabriele Molinari, consigliere regionale del Partito Democratico, sulle polemiche per il nuovo piano regolatore di Saluggia. "Non ho capito il motivo di queste polemiche, in effetti. Spero - auspica - che dopo la conferenza stampa della settima scorsa, ogni aspetto sia stato chiarito". Molinari fa notare come, a chi sostiene che con le prescrizioni adottate dalla Regione al nuovo strumento urbanistico di Saluggia 'Sogin avrà carta bianca rispetto all’ampliamento dell’attuale deposito', sia più corretto parlare di "una legge dello Stato, in vigore ormai da qualche anno, a cui è stata attribuita la facoltà di messa in sicurezza di siti come quello vercellese. Sono cose note - ribadisce - dal 2012 e non si tratta quindi di alcuna novità". Il consigliere regionale del Pd ritorna poi sul deposito nazionale che "per ragioni più volte illustrate, in particolare dai tecnici, non dovrà essere localizzato nell’area di Saluggia". Poi cita "il nuovo codice appalti" dove "è contenuta una serie di principi generali, che vanno verso una mitigazione di quelle facoltà di deroga alle normali procedure". Gli sforzi della Regione Piemonte, promette poi Molinari, mireranno "a tenere alta l’attenzione sui temi in questione, richiamando il Governo alle proprie responsabilità: tanto alle scelte che deve compiere, quanto alla tempestività delle stesse".
Ritornando sulle polemiche della sua presenza e quella di Giovanni Corgnati (altro consigliere del Pd) alla presentazione del piano regolatore di un comune di centrodestra, Molinari spiega come "se davvero grazie ad esso, si potranno garantire, come si spera, nuovi posti di lavoro, credo - ribadisce - sia del tutto inutile perdersi in polemiche 'di bandiera'. Il lavoro non è di un partito o dell’altro, il lavoro non ha colore politico".
Interviene così Gabriele Molinari, consigliere regionale del Partito Democratico, sulle polemiche per il nuovo piano regolatore di Saluggia. "Non ho capito il motivo di queste polemiche, in effetti. Spero - auspica - che dopo la conferenza stampa della settima scorsa, ogni aspetto sia stato chiarito". Molinari fa notare come, a chi sostiene che con le prescrizioni adottate dalla Regione al nuovo strumento urbanistico di Saluggia 'Sogin avrà carta bianca rispetto all’ampliamento dell’attuale deposito', sia più corretto parlare di "una legge dello Stato, in vigore ormai da qualche anno, a cui è stata attribuita la facoltà di messa in sicurezza di siti come quello vercellese. Sono cose note - ribadisce - dal 2012 e non si tratta quindi di alcuna novità". Il consigliere regionale del Pd ritorna poi sul deposito nazionale che "per ragioni più volte illustrate, in particolare dai tecnici, non dovrà essere localizzato nell’area di Saluggia". Poi cita "il nuovo codice appalti" dove "è contenuta una serie di principi generali, che vanno verso una mitigazione di quelle facoltà di deroga alle normali procedure". Gli sforzi della Regione Piemonte, promette poi Molinari, mireranno "a tenere alta l’attenzione sui temi in questione, richiamando il Governo alle proprie responsabilità: tanto alle scelte che deve compiere, quanto alla tempestività delle stesse".
Ritornando sulle polemiche della sua presenza e quella di Giovanni Corgnati (altro consigliere del Pd) alla presentazione del piano regolatore di un comune di centrodestra, Molinari spiega come "se davvero grazie ad esso, si potranno garantire, come si spera, nuovi posti di lavoro, credo - ribadisce - sia del tutto inutile perdersi in polemiche 'di bandiera'. Il lavoro non è di un partito o dell’altro, il lavoro non ha colore politico".
(FONTE - LA SESIA VERCELLI)