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lunedì 1 febbraio 2016

VIENE DA SALUGGIA IL LEADER MONDIALE DELLA DIAGNOSTICA



Su il Giornale del Piemonte, edizione di Sabato 30 gennaio 2016, viene celebrato il successo della ricerca della Saluggese, Diasorin; l’azienda, che ha 1650 dipendenti e quasi mezzo miliardo di fatturato, ha difatti celebrato alla presenza del console i dieci anni di affari con la Cina.
Nell’articolo a pagina 8, a firma di Luca Fiocchetti, titolato: “VIENE DA SALUGGIA IL LEADER MONDIALE DELLA DIAGNOSTICA”, testualmente leggiamo:

A proposito di internazionalizzazione e di aziende italiane che conquistano mercati esteri, caso emblematico è quello di DiaSorin, multinazionale leader mondiale della diagnostica in vitro presente in 80 Paesi, ma con le radici ben salde a Saluggia in provincia di Vercelli. «Ogni secondo 5 vite nel mondo sono toccate da un test DiaSorin», recita il claim più che esplicativo del successo dell’azienda. Gran parte del suo successo DiaSorin lo deve al mercato cinese dove è presente dal 2006, ed è stato proprio per celebrare questo decennale che è stata organizzata ieri una cerimonia alla presenza del console generale della Repubblica cinese signora Wang Dong. DiaSorin è infatti l’unico fornitore di un pannello di test dedicati allo screening prenatale e grazie ad una jointventure siglata con il Governo Cinesesta diventando punto di riferimento per il mercato della diagnostica cinese. Il ruolo della multinazionale vercellese è stato basilare per diffondere la cura prenatale e la conoscenza dei test di screening materno-fetali, in quanto in un Paese dove vigeva la «onechildpolicy» la salute del feto e della madre assumeva una importanza diversa dal resto del mondo. Grazie al successo di questi test prenatali, DiaSorin ora ha una presenza ancora più forte in Cina e ha ottenuto l’approvazione per i test delle epatitie retro-virus e altre patologie infettive. DiaSorin infatti vanta il ruolo di leader mondiale nel settore dell’immunodiagnostica, ovvero nella produzione di test per esami del sangue in grado di dare risposte diagnostiche in tempi rapidissimi e con 114 tipologie diverse. Un numero che è in costante aumento grazie agli otto nuovi test che l’azienda lancia ogni anno. E sono proprio gli investimenti in ricerca e sviluppo che hanno reso possibile il successo di DiaSorin che dedica al l’incirca il 6% del fatturato, ovvero la bellezza di 300 milioni negli ultimi anni. Ma la grande crescita che ha piacevolmente investito DiaSorin è dovuto principalmente al test per individuare la Vitamina D, un ormone correlato al metabolismo osseo la cui mancanza provoca rachitismo e osteoporosi. Il test, fino a poco tempo fa l’unico approvato dal Food and Drug Administration, ha permesso di «colonizzare» il mer-cato americano e portare grandi proventi all’azienda. DiaSorin adesso è un gigante da quasi mezzo miliardo di fatturato e con una crescita annuale che si aggira intorno al 20%, è presente nei cinque Continenti grazie a 27 sedi operative sparse nel mondo. Nei suoi sei siti produttivi (Saluggia, Stillwatern e gli Usa, Kyalam in Sudafrica, Dietzembach in Germania, Duoline Dartford nel Regno Unito) lavorano 1650 dipendenti di cui 125 ricercatori. La nuova frontiera della multinazionale, nata proprio nel 2000 a seguito di un Management Buyout effettuato dall’attuale Ceo Carlo Rosa ed a altri manager, è quella di sviluppare tecnologie e prodotti nell’ambito della diagnostica molecolare, in particolare quella che riguarda le leucemie. Grazie a un team di ricercatori giovanissimi ha sviluppato una tecnologia al 100% italiana che in soli 30 minuti darà un responso accurato per le forme acute e croniche di leucemia.

Ciao alla prossima e
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marco.pasteris@yahoo.it