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venerdì 4 aprile 2014

MISURATI IERI I PONTI FS !!! NON SI ALLARGANO ANCORA…


Numerose Amiche lettrici 

e Numerosi Amici lettori 

che ogni giorno

sempre di più

vi appassionate 

nella lettura

del Blog Qui Saluggia,



martedì 4 marzo 2014 all’interno del nostro brano titolato:"LA SORIN: L’ALTRO IERI, IERI, OGGI E DOMANI…",(Clicca QUI), vi davamo notizia che:

i ponti ferroviari di Saluggia avrebbero dovuto essere finalmente allargati. Ma se leggete il brano capirete che le cose non erano andate nel verso giusto. (Clicca QUI)


Così abbiamo deciso di dargli un'altra chance...

Ieri, 03 aprile 2014, mentre realizzavamo il servizio fotografico “Cartoline dalla Stazione Fs di Saluggia” (Clicca QUI) per sensibilizzare l’Amministrazione Comunale sulla situazione di degrado in cui versa la Stazione Ferroviaria di Saluggia, abbiamo approfittato dell’occasione per effettuare una misurazione dei ponti ferroviari da una diversa prospettiva che vi mostriamo:

03 APRILE 2014 - IL PONTE DELLA FERROVIA IN DIREZIONE CRESCENTINO

03 APRILE 2014 - IL PONTE DELLA FERROVIA IN DIREZIONE CRESCENTINO

03 APRILE 2014 - IL PONTE DELLA FERROVIA IN DIREZIONE CRESCENTINO

03 APRILE 2014 - IL PONTE DELLA FERROVIA IN DIREZIONE S.ANTONINO

03 APRILE 2014 - IL PONTE DELLA FERROVIA IN DIREZIONE S.ANTONINO

03 APRILE 2014 - IL PONTE DELLA FERROVIA IN DIREZIONE S.ANTONINO
 


IL RISULTANTO NON E’ STATO 
AFFATTO SORPRENDENTE:



I PONTI FERROVIARI DI SALUGGIA 
SONO TALI E QUALI QUELLI 
DI UN MESE ORSONO: 
NON SI SONO ALLARGATI 
NEMMENO DI 1 MILLIMETRO.



A MAGGIO 2014, 
SARANNO TRASCORSI TRE ANNI 
DALLE ELEZIONI PROVINCIALI 
NOI SAREMO LI' DI NUOVO 
A MISURARE.



NEL FRATTEMPO, 
UN SIGNORE 
DEL PARTITO DEMOCRATICO 
CHE DI MESTIERE FA 
IL PRIMO MINISTRO ITALIANO 
CI HA COMUNICATO, 
IERI, 
CHE LE PROVINCE 
VANNO ABOLITE AL PIU PRESTO.


CHE SFIGA… 
ADESSO CHE AVEVAMO TROVATO 
CHI “ALLARGAVA I PONTI”…
ARRIVA UNO 
CHE PRIMA DICE CHE…
L’ITALIA CAMBIA VERSO…
QUINDI CHE QUESTA E’…
LA SVOLTA BUONA….



 Ciao a risentirci alla prossima


e chiunque volesse democraticamente


replicare può farlo qui:


marco.pasteris@yahoo.it

 

giovedì 3 aprile 2014

CARTOLINE DALLA STAZIONE FS DI SALUGGIA...

Quando facevo il Sindaco di Saluggia, 
c'era un tipo 
molto orgoglione del suo paese, 
che ogni settimana si dilettava 
nello scatto di qualche 
bruttura saluggese d'antan.

Il filo d'erba non tagliata, 
il cestino non svuotato, 
la buca della strada non chiusa, ect...

Poi finita la mia esperienza
da Sindaco di Saluggia
l'orgoglione è  
magicamente scomparso.

Pensate se oggi fosse passato
dalla Stazione Fs 
di
Saluggia (VC) ?

Che belli gli scatti
che avrebbe potuto realizzare !!!

In sua assenza
li proponiamo Noi:

CARTOLINE 
DALLA 
STAZIONE FS
DI SALUGGIA
03 APRILE 2014
chiedendo
umilmente 
al Sindaco,
(che nella sua vita 
lavorativa 
ha fatto il pendoalre)
sentita 
la Direzione delle Fs,
di rimettere
in condizioni
di normalità
quanto
stà
per vedere,
e di
intervenire
presso le forze dell'ordine,
anche
perchè il sottoscritto l'aveva 
fatto più di una volta
nel corso 
del suo mandato:


ED INOLTRE 
CON LA SUA 
AMMINISTRAZIONE
COMUNALE
IN ACCORDO
CON LA
FAMIJA SALUGINA
LA RIPRISTINO
TOTALMENTE, 
DOTANDOLA 
ANCHE DI TELECAMERE
DI
VIDEOSORVEGLIANZA
(FUNZIONANO ANCORA ???).
 
E
GLIELA 
AFFIDO IN GESTIONE
PER FESTEGGIARE
IL 35° ANNO
DELLA 
FONDAZIONE
IL 07 SETTEMBRE 2010:

OGGI
03 APRILE 2014
INVECE
E' 
COSI':

(CHIUNQUE VOLESSE UTILIZZARE E DIVULGARE LE IMMAGINI E
GENTILMENTE INVITATO A CITARNE
LA FONTE: WWW.QUI-SALUGGIA.BLOGSPOT.COM)
 



















LA SALA D'ASPETTO
UNA VERGOGNA
ALL'ODOR
DI
URINA:






Ciao a risentirci alla prossima



e chiunque volesse democraticamente



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marco.pasteris@yahoo.it


A RENZI SI' !!! A BARBERIS NO ???

 
Numerose Amiche lettrici 
e Numerosi Amici lettori 
che ogni giorno
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vi appassionate 
nella lettura
del Blog Qui Saluggia,
 
 
Il Presidente del Consiglio Renzi, semplicemente con l’annuncio di voler rimettere nelle tasche dei lavoratori 80 euro al mese, riducendo le ritenute IRPEF, sta raccogliendo consensi trasversali in tutte le forze politiche, imprenditoriali e sindacali.

Non è forse questo un intervento mirato di compensazione ambientale sociale – di riequilibrio dell’ambiente sociale -  volto ad uno sviluppo sostenibile ?

Consentire a chi non può farcela, di arrivare a fine mese con in tasca gli spiccioli del pane quotidiano, non significa “compensare” un ambiente sociale squilibrato ? 

Non significa stimolare uno sviluppo sostenibile ?

Ma se questo annuncio tipicamente Renziano (diciamo la verità: operazione più mediatica e psicologica che concreta, stante la limitatezza delle risorse impegnate) è osannato, perché un analogo intervento non può essere riproposto, in modo sicuramente più consistente e mirato, a livello locale, dal Sindaco Barberis ?

Gli interventi in campo sociale rientrano tra le competenze obbligatorie del Comune.
  
A RENZI E’ CONCESSO 

– ANZI SOLLECITATO –

A BARBERIS E’ VIETATO ?

Dove sta la logica ?

Solo una lettura svogliata, bigotta e di comodo della legge 336/2003 e dei dcreti CIPE può concludersi con l’affermazione che tra gli interventi finanziabili con gli indennizzi del nucleare non possano comprendersi riduzioni di imposte , tasse e costi dei servizi.

Lo ho già scritto più volte – per ultimo anche ieri - e non voglio ripetermi.

Quale modo migliore per stimolare uno “sviluppo sostenibile” ?

Come operare concretamente ?

Basta costituire, utilizzando gli indennizzi del nucleare, un fondo a copertura di spese correnti di carattere sociale (tra le quali trovano posto anche quelle per la cultura, intesa quale strumento di miglioramento sociale), riducendo per pari importo le entrate derivanti da imposte, tasse e costi dei servizi.

Se Renzi ha quantificato il bonus in 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti, io suggerirei al Sindaco Barberis 160 euro per ogni cittadino (si tratterebbe di 650.000 euro, pari a meno del 30% degli indennizzi da incassare).

Non è detto che l’operazione debba ripetersi in eterno: quando torneranno ripresa  e lavoro per tutti (o quasi) potranno essere richieste ai cittadini maggiori risorse.

E se anche dovessero ridursi gli indennizzi – o addirittura essere annullati – abbiamo constatato che le possibili coperture di bilancio esistono, come esistevano quando il sottoscritto guidava la Giunta di Saluggia.

Perchè dobbiamo  farci del male, quando è possibile farne a meno ?

Di buchi di bilancio è giusto parlare quando non è possibile turarli (vedasi Roma, ma lo Stato – cioè noi - si è limitato a pagare e tacere).

Il bilancio di Saluggia invece è ed è stato in ben altra condizione.

Si tratta di scelte pro o contro il benessere dei cittadini.

CORAGGIO!

SMACCHIAMO IL GIAGUARO !

Ciao a risentirci alla prossima

e chiunque volesse democraticamente

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marco.pasteris@yahoo.it


mercoledì 2 aprile 2014

BONIFICA DEL MANTO DI COPERTURA IN AMIANTO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MEDIA "L. CARLO FARINI"

Con la Determinazione n.26 del 31 marzo 2014 del Area Tecnico LL.PP. e Manutenzioni Straordinarie -  Tecnico manutenzioni ordinarie e gestione aree verdi – Ambiente (Opere pubbliche)  Organizzazione  Servizi  pubblici di interesse generale:
-  richiamata la deliberazione del C.C. n. 36 in data 21.09.2013 con cui veniva previsto lo stanziamento di € 80.000,00 per interventi di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici consistenti nella rimozione del manto di copertura in amianto, a completamento dei lavori di bonifica del plesso scolastico di Via Ponte Rocca e ricostruzione di nuova copertura;
- richiamato lo studio di fattibilità dei lavori in oggetto, redatto dal Responsabile del Servizio T. LL. Manutenzioni, Ambiente che quantifica l’importo delle opere in complessivi € 60.000,00 oltre alle somme a disposizione dell’Amministrazione per € 20.000,00;

Atteso che nell’anno 2008, con deliberazione della G.C. n. 26, veniva approvato il progetto esecutivo dei lavori di “Adeguamento a norma edifici scolastici” redatto dallo Studio Ingegneri Associati di Torino, che ricomprendeva il rifacimento di una parte delle coperture in eternit del plesso scolastico (Scuola Primaria e parte della Scuola Secondaria per circa 800 mq.); i rilievi effettuati possono risultare utili all’elaborazione e sviluppo del nuovo progetto di completamento finanziato dall’Amministrazione (che riguarda la parte restante della Scuola Secondaria per circa mq. 335);

Dato atto che: 
- i lavori previsti nel progetto esecutivo di cui sopra, sono stati regolarmente eseguiti nell’estate 2008; 
- si rende necessario procedere alla realizzazione dei lavori di completamento (per la parte ancora costituita da lastre in cemento amianto per circa mq. 335);  
- per quanto attiene lo studio di fattibilità e la direzione dei nuovi lavori, le relative attività vengono svolte dal personale interno dell’Area Tecnico Lavori Pubblici Manutenzione Ambiente, al fine di ridurre la spesa per le attività di progettazione 

Ritenuto, per ragioni di coerenza progettuale, ottimizzazione ed economicità, di interpellare lo Studio Ingegneri Associati di Torino – P.IVA 03702530019, che con nota pervenuta al prot. n. 7649 del 23.09.2013 ha comunicato la disponibilità all’accettazione dell’incarico per la redazione del progetto definitivo / esecutivo dei lavori di “Completamento bonifica copertura in amianto e rifacimento copertura presso il plesso scolastico – parte dell’edificio adibito a Scuola Secondaria di primo grado”, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione ex D.Lgs. 81/08, come segue: progetto definitivo /esecutivo € 1.052,34 coordinatore per la sicurezza per la progettazione € 1.310,40 coordinatore per la sicurezza per l’esecuzione dei lavori € 2.184,00 per un totale di onorari pari ad € 4.546,74 oltre alle spese (20% su 4.546.74) per € 909,35 – a dedurre lo sconto praticato del 30% su € 4.546,74 per un totale di € 4.092,07 oltre al 4% Cassa Previdenza ed IVA 22%; 

Si è affidato  allo Studio Ingegneri Associati di Torino – P.IVA 03702530019 – l’incarico professionale di redazione progetto definitivo / esecutivo dei lavori di “Completamento bonifica copertura in amianto e rifacimento copertura presso il plesso scolastico – parte dell’edificio adibito a Scuola Secondaria di primo grado”, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione ex D.Lgs. 81/08.

(FONTE : 
COMUNE DI SALUGGIA - 
CLICCA QUI)

QUANDO LA CASSAFORTE E’ PIENA MA LA PANCIA E’ VUOTA

Amiche lettrici ed Amici lettori,

qualche decennio addietro – ma capita ancora oggi di leggere notizie di quel tenore – anche nei piccoli paesi non era difficile individuare delle persone che pur disponendo di grosse risorse economiche, conducevano un’esistenza misera, stracciona, trascurando anche le più elementari esigenze, quali il procurarsi il cibo quotidiano.

Per loro il contatto e la conta dei soldi equivale ad immagazzinare energia e benessere: “più ne ho e meglio mi sento”, dicono, “quelli che spendo non li ho più e la circostanza mi fa star male”.

Il Comune di Saluggia sta sperimentando la stessa situazione: i soldi in cassa continuano ad aumentare, non si riesce a spenderli perché le strutture amministrative sono tarate su livelli inferiori (siamo ormai oltre i 5.000.000 di euro) e contemporaneamente gli amministratori aumentano imposte, tasse e costi dei servizi (cioè le entrate).

Punto di arrivo: il Comune è ricchissimo,  i cittadini sono bastonatissimi ed aumentano i disagi individuali e famigliari.

Non vi sembra un’assurdità?

Facciamo la conta quotidiana per sentirci meglio?
Tenteranno – amministratori e tecnici di poca fantasia, terrorizzati dal batter d’ala di una zanzara – di convincervi, evocando leggi, vincoli di destinazione,  patti di stabilità e chissà cos’altro ancora.

Sono sfinteri così stretti dalla paura (di che cosa?) da non lasciar passare nemmeno la cruna di un ago.

NON CREDETECI : SONO BALLE!

Sarebbe sufficiente utilizzare un terzo degli indennizzi che lo Stato da 10 anni trasferisce al Comune in virtù di apposita legge ( e trasferirà per chissà quanti anni ancora sino alla bonifica del sito nucleare) e le tasche dei cittadini potrebbero riprendere a respirare.

TENETE BEN PRESENTI TRE PUNTI FONDAMENTALI:

1 – Gli indennizzi erogati dallo Stato, sono entrate correnti ordinarie, la cui  collocazione nel bilancio comunale, mai è stata messa in discussione. Sono quindi entrate di natura strutturale, non occasionale e come tali utili a definire il bilancio strutturalmente in pareggio.

2  - Né la legge 368/2003, che ha istituito gli indennizzi e neppure il CIPE, che annualmente li quantifica, hanno stabilito che gli stessi debbano essere esclusivamente destinati a copertura di spese di investimento.

3 – Quando il CIPE, tafazzianamente, da tecnici e politici, tirato per la giacca, nell’indicare i campi in cui possono essere indirizzati gli indennizzi, fa riferimento ad  interventi mirati all’adozione di misure di compensazione in campo ambientale e in particolare in materia di…… interventi per lo sviluppo sostenibile”, apre non una finestrella, ma vere e proprie autostrade.
Riferendosi infatti a misure di compensazione in campo ambientale, non specifica che debba essere preso in considerazione unicamente l’ambiente fisico in cui nascono e si sviluppano le forme di vita umane, animali e vegetali. Qualunque vocabolario della lingua italiana precisa che per “ambiente” deve anche intendersi il luogo in cui l’uomo sviluppa le proprie relazioni sociali, culturali ed economiche.  Tutto ciò che ha attinenza col sociale, col benessere sostenibile dei cittadini (sostegni economici, riduzioni e/o rimodulazioni di imposte, tasse e costi dei servizi, incentivi….) è, senza alcuna forzatura interpretativa, qualificabile quale intervento per lo sviluppo sostenibile!

Ancora oggi ci insegnano che il legislatore “ubi voluit, dixit” (quando vuole una cosa , la precisa).  

Perché vogliamo sadicamente ostinarci a porre dei paletti che il legislatore e neppure il CIPE hanno posti?

CORAGGIO! E’  sufficiente costituire apposito fondo in entrata coperto dagli indennizzi ed il gioco è fatto, ben consapevoli che qualora gli stessi, per motivi ora assolutamente non ipotizzabili, non dovessero più essere erogati, il Comune è in grado di pareggiare il bilancio per altre vie, come purtroppo dimostrato nell’anno 2013. 

CHE SENSO HA STARE A PANCIA VUOTA QUANDO LA CASSAFORTE E’ PIENA?

Il problema è troppo importante interessa 1850 famiglie: ci ritornerò ancora, augurandomi di trovare ascolto colà dove si puote.

Ciao alla prossima e chiunque 
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