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giovedì 14 luglio 2016

DIASORIN ARRICCHISCE IL MENU' DEI TEST DIAGNOSTICI PER LO SCREENING MOLECOLARE DELLA LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA


DiaSorin lancia un nuovo test di diagnostica molecolare marcato CE, Iam AML1-ETO (disponibile sul mercato al di fuori degli Stati Uniti), per l'individuazione di una delle cause genetiche più comuni di Leucemia Mieloide Acuta. Il nuovo test permette di accertare in maniera affidabile, facile ed estremamente veloce (11 minuti rispetto a quasi 4 ore) la traslocazione AML1-ETO, nota come una delle cause genetiche più comuni di "Leucemia Mieloide Acuta".

Individuare rapidamente tale traslocazione risulta cruciale per intraprendere corrette decisioni terapeutiche; la sua presenza è difatti normalmente associata ad una prognosi favorevole per il paziente. Tuttavia un'inadeguata stratificazione del rischio potrebbe causare la mancata remissione completa in quasi il 50% delle persone affette da tale forma leucemica.

Attraverso il supporto della genetica, l'individuazione tempestiva ed affidabile dei gruppi di rischio di tale patologia rappresenta un'opportunità unica per poter fornire una terapia efficace al paziente, con particolare evidenza nella popolazione anziana che, spesso, non risulta idonea al necessario trapianto di midollo osseo.

La velocità del nuovo test molecolare DiaSorin fornirà al medico le informazioni necessarie ad avviare l'opportuna terapia per il paziente. Il test Iam AML1-ETO rappresenterà, quindi, la soluzione ideale per uno screening molecolare affidabile, rapido e di semplice utilizzo per la diagnosi della Leucemia Mieloide Acuta.

"Con il lancio di questo nuovo test molecolare, DiaSorin conferma il proprio impegno nel fornire soluzioni innovative in grado di aiutare la comunità medica a prendere sempre più corrette decisioni cliniche per i propri pazienti", ha commentato Paul Eros, Vice President del Marketing Internazionale di DiaSorin Molecular. "Sono, inoltre, particolarmente orgoglioso di questo nuovo test che ha visto un'intensa collaborazione nell'attività di ricerca e sviluppo tra i nostri ricercatori ed importanti key opinion leader nel campo dei tumori maligni ematologici".

martedì 12 luglio 2016

SOLO SEI MESI ???




Una certezza l'abbiamo. 

Il record non è stato battuto. 

226 giorni (CLICCA QUI) per rendere pubblico, quindi legale un atto deliberativo (CLICCA QUI), ha resistito all'ulteriore tentativo proveniente dalla Residenza Municipale. 

Anche se dobbiamo prendere atto che, questa volta in Municipio, si sono impegnati seriamente per abbattere il primato stabilito poco tempo fa (CLICCA QUI).

Tra l'altro l'argomento dell'Atto deliberativo, generato dalla Giunta Comunale 
l'11 gennaio 2016
è pubblicato 

- SOLO 6 MESI ??? 

- il 12 luglio 2016
era 
l'Approvazione del 
Piano Triennale sulla Trasparenza !!!

181 giorni per mettere online il Documento che per la legge 6 novembre 2012 numero 190: “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione edell’illegalità nella pubblica amministrazione” stabilisce i criteri dei nuovi controlli anti corruzione sulle deliberazioni e determinazioni amministrative dettate dal Governo centrale agli Enti locali, Comune di Saluggia compreso !!!

Perché ???

Forse per questo (CLICCA QUI) ???

Oppure per questo (CLICCA QUI) ???



Ciao alla prossima
e chiunque volesse
liberamente replicare
può farlo sempre qui:
marco.pasteris@yahoo.it

FUGGI' DALLA CASA DI RIPOSO E MORI', ASSOLTE LE INFERMIERE


"Si è chiuso con l'assoluzione dei tre imputati il processo sulla morte di Ada Guardamagna, la donna di 83 anni fuggita nel giugno 2012 dalla casa di riposo Residenza Uno di Saluggia e trovata alcuni giorni dopo senza vita nei campi vicino all'Istituto. 
Il giudice Maria Teresa Guaschino, ieri, ha assolto Maria Velvi e Marinella Mazzucco, le due operatrici sociosanitarie che avevano il compito di sorvegliare l'anziana. E da cui invece era riuscita a sfuggire. 
Velvi era difesa dall'avvocato Roberta Formica, Mazzucco dai legali Gianmario Mosca e Erica Catellani.
Il giudice ha assolto anche il terzo imputato, Roberto Amateis, amministratore della cooperativa che gestisce la casa di riposo, difeso da Enrico Scolari. 
L'accusa per loro, era di omicidio colposo: alle due operatrici sociosanitarie veniva contestata la mancata vigilanza nei confronti della 83enne originaria di Chivasso, mentre all'amministratore l'inadeguatezza della struttura in cui l'anziana donna era ospitata.
Ada Guardamagna si era allontanata dalla residenza in ciabatte, pantaloni grigi e maglia azzurra, sotto il sole di giugno. Le ricerche erano scattate dopo due ore e la speranza dei familiari era di ritrovare la donna, che soffriva di amnesia, ancora viva. Il corpo, invece, era stato ritrovato in un campo di grano a circa ottocento metri dalla casa di riposo, scoperto da un agricoltore. La procura, dopo la sua morte, aveva aperto un'inchiesta, a cui è seguito il processo."

lunedì 11 luglio 2016

IL GRANDE FRATELLO HA APERTO NUOVI OCCHI A SALUGGIA



Mercoledì 30 marzo 2016, da questo Blog, annunciavamo che "Tempo fa, quando a Saluggia, in qualità di candidato Sindaco, lanciai, l’iniziativa “Sonni Tranquilli” (Clicca QUI), un sistema di videosorveglianza con telecamere, sia a Saluggia che a Sant’Antonino,così da offrire un’arma in più alla prevenzione e nello stesso tempo facilitare la capacità d'intervento delle forze dell'ordine, venimmo additati di volere creare una rete di sorveglianza in stile Grande  Fratello (Clicca QUI)


Ora apprendiamo dai giornali locali che “L'amministrazione comunale cerca sempre di proteggere e tutelare i propri cittadini tant'è che è stato deciso di ampliare il sistema di video- sorveglianza già esistente (Clicca QUI). E' stato infatti comunicato nei giorni scorsi che la polizia municipale sta predisponendo un progetto di ampliamento de1 sistema delle telecamere per meglio tutelare il territorio anche in conseguenza dei furti in abitazioni che si sono moltiplicati nelle settimane passate, per controllare i malintenzionati che cercano con mezzi subdoli di truffare le persone e poi ancora che questo strumento possa essere visto come un deterrente per tutti coloro che hanno intenti criminosi. L'amministrazione comunale è molto attenta a questa tematica”:


Bravi, anche in nel Settore della Sicurezza dei Cittadini, nessuna nuova idea. Avete copiato i Vostri predecessori: aumentando la presenza del Grande Fratello sia aSaluggia che a S.Antonino."
Ora, nei giorni scorsi, qualche nostro attento lettore ha, fotograficamente documento le nuove telecamere che sono satte installate nella zona centrale di Saluggia. Quindi ci ha inviato ils eguente repertorio fotografico dell'ampliamento dell'originale "Progetto Sonni Tranquilli".

Ecco le immagini delle nuove telecamere, ritratte Domenica 10 luglio 2016, da un nostro affezionato lettore :

SALUGGIA (VC) - 10 LUGLIO 2016 - NUOVA TELECAMERA

SALUGGIA (VC) - 10 LUGLIO 2016 - NUOVA TELECAMERA
SALUGGIA (VC) - 10 LUGLIO 2016 - NUOVA TELECAMERA
SALUGGIA (VC) - 10 LUGLIO 2016 - NUOVA TELECAMERA
SALUGGIA (VC) - 10 LUGLIO 2016 - NUOVA TELECAMERA
Ora lasciamo a Voi 
scoprire dove sono state installate.

Noi ci limitiamo a richiamare l'attenzione 
sulle finalità
per le quali venne concepito all'epoca il
Progetto Sonni Tranquilli.

Finalità 
richiamate nel
Regolamento per l’utilizzo del sistema di  Videosorveglianza del territorio è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 17/09 del 06/03/2009
che stabilisce: 
1) All’articolo 1- Finalità -  si specifica che “Il presente regolamento garantisce che il trattamento dei dati personali, effettuato mediante l’attivazione di un impianto di videosorveglianza nel territorio del Comune, gestito ed impiegato dai soggetti individuati con apposita nomina..”
 
2) All’Art. 3 – Trattamento deidati personali per le finalità istituzionali dell’impianto di videosorveglianza – si specifica  che: “Le finalità istituzionali del suddetto impianto, del tutto conformi alle funzioni istituzionali demandate al Comune, in particolare dal D.lgs.18 agosto 2000 n. 267; dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616; dalla Legge 7 marzo 1986 n. 65 sull’ordinamento della polizia municipale, nonché dallo statuto e dai regolamenti comunali vigenti, nei limiti stabiliti dal D.Lgs. 30.06 2003 n. 196, sono:   Monitoraggio delle proprietà comunali per la salvaguardia del patrimonio immobiliare del Comune.  Ricostruzione, della dinamica di furti o di atti vandalici o comunque di comportamenti penalmente rilevanti, nei luoghi pubblici di principale frequentazione, per permettere un pronto intervento della polizia municipale e delle forze dell’ordine in supporto, a tutela del patrimonio pubblico e privato;  Monitoraggio del traffico veicolare;  Rilevare eventuali situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica, consentendo l’intervento degli operatori.”

3) All’articolo 5 –Responsabile della gestione e del trattamento dei dati, si specifica che: Un soggetto scelto prioritariamente tra i dipendenti appartenenti al Comando di Polizia Municipale è specificamente  nominato quale responsabile del trattamento dei dati personali rilevati ai sensi e per gli effetti delle disposizioni del presente regolamento. La responsabilità della gestione dell’impianto, il suo costante adeguamento alle norme di sicurezza previste dal “Codice” e il suo costante controllo sull’uso delle immagini inquadrate e raccolte spetta al responsabile del trattamento dati della videosorveglianza.
Questo per rispondere a qualche nostro lettore che già ci domandava se le nuove telecamere possono essere utilizzate per elevare 
Sanzioni Amministrative in 
Violazione del Codice della Strada.

Ecco, in assenza di Variazioni Preventive
ad opera del Consiglio Comunale,
 del predetto Regolamento,
 io eviterei
di sanzionare.

Ciao alla prossima
e chiunque volesse
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marco.pasteris@yahoo.it

sabato 9 luglio 2016

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) - Chi è il mio prossimo?



Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del Signore

venerdì 8 luglio 2016

LINEE GUIDA CONTRATTI SOTTOSOGLIA

Sul sito dell'Autorità anticorruzione le indicazioni per gli appalti fino a 40 mila euro



Appalti fino a 40 mila euro affidabili in via diretta ma con almeno due preventivi; rotazione delle imprese scelte per le negoziazioni; requisiti adeguati per le piccole, medie e micro imprese ma senza rinunciare alla qualità delle prestazioni; criteri reputazionali applicabili anche per contratti fino a 40 mila euro. Sono queste alcune delle principali indicazioni fornite dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) con le proposte di linee guida del 28 giugno e messe sul proprio sito martedì 05 luglio, relative alle procedure per l'affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi e operatori economici. Il provvedimento è stato varato in base all'articolo 36, comma 7, del nuovo codice dei contratti ed è stato trasmesso come le altre linee guida, alle commissioni parlamentari competenti di camera e senato e al consiglio di stato che invieranno i propri pareri, ancorchè non previsti dal nuovo codice dei contratti pubblici. Soltanto dopo i pareri saranno approvate in via definitiva e diveranno quindi operative, anche se nulla toglie alle stazioni appaltanti di fare ad esse riferimento.
 

GLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE ALL'ALBO PRETORIO ONLINE DEL COMUNE


L'articolo 32, comma 1, della legge 28 giugno 2009, n. 69, recante norme per l'eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento di documenti in forma cartacea, dispone che "gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effeto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati".
 

Per gli enti locali, l'art. 124 del decreto legislativo 267/00 dispone l'obbligo della pubblicazione delle deliberazioni (ora sito istituzionale) dell'ente, per 15 giorni consecutivi.
 

Il decreto legislativo n. 33, del 14 marzo 2013, inoltre, disponendo il riordino della disciplina degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, ha rafforzato, in particolare, a fini conoscitivi, l'esigenza di pubblicazione degli atti.
 

Dunque per quel che riguarda gli enti locali, l'obbligo di legge con valore di pubblicità legale è limitato alla pubblicazione delle deliberazioni e delle determinazioni dirigenziali (Consiglio di Stato n. 1370 del 15 marzo 2006).

(Fonte - Italia Oggi)

giovedì 7 luglio 2016

L'IDENTITA' E' ELETTRONICA. COSTO 16,79 Euro +....

Il Ministero manda in soffitta 
il vecchio documento
Unico formato della carta. Costo 16.79 Euro


Vecchia carta d'identità cartacea e nuova carta d'identità elettronica conviventi anche se ancora per poco.

La circolare 11/2016 del 04 luglio 2016 del Ministero dell'Interno tollera il doppio regime (elettronico e cartaceo) del documento d'identità, anche se i Comuni vengono raccomandati di dare priorità al formato elettronico.

A questo proposito la circolare precisa i costi del rilascio: 16,79 Euro oltre i diritti fissi di rilascio appannaggio i comuni. 

Per i Comuni che continueranno a rilasciare un modello di carta d'identità elettronica nella versione prevista dal decreto ministeriale del 8 novembre 2007, la circolare ricorda che il costo del rilascio è di 20 euro. 

La nuova carta d'identità elettronica è partita proprio il 04 luglio 2016 coinvolgendo circa 200 comuni.

La nuova carta potrà essere utilizzata non solo per l'identificazione personale, ma anche per fruire in rete di servizi della pubblica amministrazione.

Con la carta d'identità elettronica si può accedere al sistema Spid  per fruire dei servizi digitali. 

La carta d'identità elettronica è un dispositivo formato tessera che contiene una gran numero di informazioni: dati identificativi del titolare, codice fiscale, estremi dell'atto di nascita.

La foto è digitale, ed il suo titolare può formulare il consenso alla donazione degli organi, e i recapiti telefonici di posta elettronica ordinaria e certificata.

La nuova carta si può richiedere alla scadenza della vecchia, o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento presso il Comune di residenza.

La validità varia a seconda dell'età del titolare: 3 anni per i minori di età inferiore ai 3, 5 anni per i minori tra i 3 e i 18 anni, 10 anni per i maggiorenni.

Il Costo della carta è di 16.79 Euro a cui si devono aggiungere i diritti fissi e di segretaria e comprende anche le spese di spedizione .

Dunque il costo finale si aggira intorno ai 22 euro. 

 

DIMMI QUANDO TORNERAI... QUANDO... QUANDO... QUANDO...

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - L'INGRESSO A SALUGGIA DA VIA DON CARRA

Lunedì scorso, 04 luglio 2014, sono transitato sotto il Cartello che annunciava l'ingresso nel centro abitato di Saluggia in Via Don Carra.

Pardon, ripeto la frase perchè in realtà se uno guarda la fotografia, sopra esposta, potrà notare un curioso particolare: Lunedì scorso, 04 luglio 2014, sono transitato sotto il Cartello, CHE NON C'E' PIU', che annunciava l'ingresso nel centro abitato di Saluggia in Via Don Carra.

Ora non avendo avuto notizia amministrativa - (Ndr. -  Assenza di Pubblicazione all'Albo Pretorio Comunale 
della Determinazione di Incarico alla Manutenzione - per cortesia, in caso contrario, smentiteci alla scrivendo al nostro indirizzo mail)  della possibile manutenzione dello stesso Cartello, 
non sono a conoscenza di che fine avrà fatto.

Qualcuno se l'è portato via per ricordo 
del nostro bel Paesello dei Fagioli ???

Oppure, se se nè andato in manutenzione ordinaria insieme ad altri Cartelli posizionati negli altri ingressi del territorio comunale ???

SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - L'INGRESSO A SALUGGIA DA S.ANTONINO
 

Ora preso atto, che a S.Antonino, 
almeno questa volta 
non sono stati "depredati"
 
SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - L'INGRESSO A S.ANTONINO DA LIVORNO F.


SALUGGIA (VC) - 04 LUGLIO 2016 - L'INGRESSO A S.ANTONINO DA SALUGGIA

lo so che quando torneranno
al Loro posto
non sono  Cartelli miei...

Ma mentre il timer del conto alla rovescia
del loro ritorno in posizione originale,
scorre dallo scorso  
04 luglio 2016
potreste mettereuna "breve" sul 
Sito Internet Comunale  ???  



Ciao alla prossima e
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marco.pasteris@yahoo.it

mercoledì 6 luglio 2016

AUTOVELOX: COME SI IMPUGNA UNA CONTRAVVENZIONE


Dopo avervi dato notizia
che, 
forse,
 si è

APERTA LA CACCIA IN VIA CRESCENTINO ??? 

(CLICCA QUI)

 ed
  analizzzato che quando
l'AUTOVELOX: SENZA IL SEGNALE LA MULTA NON VALE... 
(CLICCA QUI).

Ora, ben vengano le contravvenzioni per illeciti stradali, se servono a moralizzare la condotta dei cittadini al volante o al manubrio! Qualche volta, però, anche i vigili (e gli autovelox) possono sbagliare... Specie ora, poi, che la Corte di Cassazione ha  messo in discussione la validità delle multe per eccessi di velocità registrati dai tanto odiati autovelox, cresce il numero di utenti della strada che ritengono di aver subito delle contestazioni ingiuste e, conseguentemente, vorrebbero vedere cancellata la propria contravvenzione.


Ma come si fa a impugnare una contravvenzione? Facciamo un rapido ripasso!

Come provvedimenti amministrativi, le contravvenzioni ammetto un doppio ordine di ricorsi: quello amministrativo e quello giurisdizionale, quest'ultimo escludente il primo. In entrambi i casi, è necessario rispettare i termini perentori di decadenza e, soprattutto, ricordare che è impossibile presentare qualunque tipo di ricorso se si è già conciliato, cioè se si è già pagata la multa!
Per vizi di merito o di forma, il ricorso amministrativo gerarchico va proposto per iscritto in carta semplice al Prefetto territorialmente competente, mediante lettera raccomandata A/R, oppure presentato a mano, presso l'ufficio Depenalizzazioni, o anche al Comando della Polizia Municipale da cui dipende l'ufficiale che ha redatto il verbale, che lo trasmetterà a sua volta al Prefetto competente. Il termine per ricorrere al Prefetto è di 60 giorni, a far tempo dalla data della contestazione della violazione ovvero, se questa non è stata immediata, dalla notifica del verbale di contravvenzione. Il ricorso giurisdizionale - da presentarsi invece entro 30 giorni dalla avvenuta notifica o contestazione dell'infrazione o dalla notifica del rigetto da parte del Prefetto - investe in prima istanza il Giudice di Pace competente a conoscere della controversia. Va depositato a mano nella cancelleria dell'ufficio del Giudice, o a mezzo posta ordinaria con raccomandata A/R. Una terza via è poi quella di contestare l'addebito presso lo stesso organo amministrativo che ha emanato la contravvenzione (Comando di Polizia Municipale), perché questo la annulli in autotutela: qualora non si ottenga soddisfazione in questo modo, si potrà sempre decidere di tentare il ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.


Elementi del ricorso:


Sia che si opti per il ricorso amministrativo o per quello giurisdizionale, la relativa domanda deve contenere necessariamente i seguenti elementi essenziali: autorità adita; generalità del ricorrente; breve riassunto dei fatti con indicazione della data, del luogo, del numero del verbale e della violazione degli articoli del Codice della Strada che è stata contestata; motivazioni del ricorso; richiesta di annullamento; eventuali atti allegati che supportino le proprie motivazioni (certificati, ecc.); data; firma; eventuali atti allegati che supportino la richiesta di annullamento della contravvenzione (certificati, etc.); domicilio legale per il ricorso al Giudice di Pace.


Per quali motivi ricorrere:


Nella varia casistica di errori materiali che possono determinare la nullità della contravvenzione, ricordiamo:
Omessa o errata indicazione delle generalità del soggetto multato
Omessa o errata indicazione della data e dell'ora nella quale è avvenuta l'infrazione
Omessa o errata indicazione della data e dell'ora nella quale è avvenuta l'infrazione
Omessa o non completa identificazione del veicolo
Omessa o erronea indicazione dell'autorità presso cui presentare ricorso
Mancata esposizione dei fatti
Errore sulla norma violata o sulla sanzione irrogata

Fra gli errori più "pesanti", possono esserci invece - a titolo di esempio -:
Errore di persona
Notifica della contravvenzione al precedente proprietario del veicolo
Errata rilevazione della targa del veicolo
Notifica avvenuta oltre il termine di 90 giorni dal rilevamento dell'infrazione



Esiti dei ricorsi


Esaminati forma e motivi del ricorso, il Prefetto può decidere di accogliere la richiesta del cittadino, annullando la multa con un provvedimento espresso, oppure mediante silenzio-assenso - che scatta quando, decorsi 120 giorni dal deposito del ricorso, il Prefetto non si sia ancora pronunciato. Diversamente, qualora ritenga infondato il ricorso, nel termine di 120 giorni il Prefetto può emettere un'ordinanza di pagamento di importo superiore di quello contestato (il doppio più una maggiorazione atta a coprire le spese del procedimento). In questo caso, al cittadino ricorrente non resterà che impugnare la decisione del Prefetto dinanzi al Giudice di Pace. Contro il rigetto del ricorso da parte del Giudice di Pace, è invece possibile agire in secondo grado, presso il Tribunale del circondario relativo.



Ricorso amministrativo o giurisdizionale: 

quale scegliere?

In generale, si può dire che un ricorso giurisdizionale - presso il Giudice di Pace ed eventualmente dinanzi al Tribunale - è complessivamente più costoso di un ricorso al Prefetto: almeno 43 euro (a seguito della recente riforma del Governo Renzi) di contributo unificato contro... zero (o quasi, se si considerano le eventuali spese postali). Circostanza questa che lo rende una soluzione poco appetibile quando si vogliano contestare multe di poco valore. Mentre può risultare una scelta plausibile qualora la sanzione sia economicamente più rilevante (e, soprattutto, comporti anche la detrazione di numerosi punti dalla patente di guida), e si desideri deferire la questione a un organo terzo e imparziale come un magistrato. Non è invece necessaria l'assistenza di un avvocato né per il ricorso al Prefetto né per quello dinanzi al Giudice di Pace, mentre si rende obbligatoria nel ricorso di secondo grado davanti al Tribunale. La forma prescritta per entrambi i ricorsi è quella scritta.

Fonte: Come si impugna una contravvenzione.
(www.StudioCataldi.it) 
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