Il premio “BioPmed Award 2014
– GOLD” per il miglior progetto di ricerca nel campo delle tecnologie
biomeidche è stato assegnato al progetto NANOSTENT, coordinato da
CID-ALVIMEDICA, nel corso di una riunione tenutasi questa mattina al
Bioindustry Park di Colleretto Giacosa (TO).
Il premio è stato consegnato
all’Ing. Franco Vallana (in qualità di Amministratore Delegato di CID)
dal Dr. Gabriele Mazzoletti (Presidente di BioPmed) e dalla Dr.ssa
Alberta Pasquero (Amministratore Delegato del Bioindustry Park).
L’assegnazione del premio è
avvenuta attraverso una votazione pubblica (circa 1.000 votanti) cui hanno
partecipato Università, industrie, ospedali e persone attive nelle Scienze
della Salute.
L’oggetto del programma è
stato lo sviluppo di stent coronarici innovativi costituiti da materiale
bioriassorbibile con la possibilità di rilascio di farmaco.
I materiali sviluppati sono stati
una miscela di PLLA/PLGA rivestiti con eparina e PDDA.
Attualmente gli stent coronarici
impiantati durante un intervento di cardiologia interventistica per prevenzione
o cura dell’infarto miocardico sono realizzati con strutture metalliche
complesse di piccole dimensioni (qualche millimetro di lunghezza e 2-4 mm di
diametro) che, esaurite la funzione di rilascio di farmaco, restano in sito con
funzione di sostegno meccanico del vaso coronarico.
Scopo del progetto era di
realizzare invece uno stent the venisse riassorbito con il tempo o
totalmente o parzialmente lasciando una struttura metallica ridotta.
L’obiettivo del progetto è stato
raggiunto in entrambi i casi realizzando prototipi completi assemblati
sui relativi cateteri per l’impianto e testati su animale.
Il progetto è stato condotto tra
il 2010 e il 2013 da un team costituito da
- ·CID SpA (con sede a
Saluggia)
- ·Università di Torino
(Centro per le Biotecnologie Molecolari)
- ·Politecnico di Torino
(Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale)
- ·Università del
Piemonte Orientale (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale)
I
risultati del progetto sono incoraggianti e consentono di aprire nuove
prospettive nel settore della cardiologia interventistica.
(FONTE – WWW.INFOVERCELLI24.IT)