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venerdì 19 giugno 2015

LA SUTA…ADESSO FARANNO QUELLO CHE VOGLIONO…


Carissime Amiche Lettrici 
Carissimi Amici Lettori,

ho letto con attenzione il documento trasmesso dai competenti uffici regionali di valutazione ambientale strategica (VAS) della variante generale del piano regolatore  del comune di Saluggia, ed è mia impressione che in tema di nucleare “LA SUTA…ADESSO FARANNO QUELLO CHE VOGLIONO…”

Mi spiego.

In merito alle problematiche relative alla presenza in Saluggia  del sito nucleare, viene confermato che lo stesso non è idoneo come sede  di stoccaggio definitivo e che pertanto l’obiettivo finale delle attività di messa in sicurezza e disattivazione è il rilascio del sito privo di qualsiasi vincolo radiologico (prato verde).

“Coerentemente con tali obiettivi, la Regione ha condiviso la realizzazione sul sito di azioni e di infrastrutture temporanee, per incrementare la sicurezza, in attesa della realizzazione del deposito nazionale e del conseguente raggiungimento del “prato verde.

L’Ufficio regionale ricorda in proposito che una delle problematiche che negli ultimi anni ha caratterizzato i procedimenti autorizzativi inerenti le attività di messa in sicurezza e disattivazione dell’impianto Eurex – Sogin (ex Enea) è stato rappresentato dal fatto che il Piano Regolatore Generale Comunale vigente non consente nuove costruzioni nell’area in cui insiste tale impianto.

Infatti tutte le opere realizzate negli ultimi anni presso l’impianto Eurex sono state oggetto o di Ordinanza del Commissario delegato per la messa in sicurezza dei materiali nucleari (es. tutte le opere connesse all’impianto di cementazione dei rifiuti liquidi radioattivi CEMEX) che autorizzano la costruzione in deroga al permesso di costruire o di procedure “speciali”.

“Ciò premessola prescrizione che “nessun permesso o autorizzazione relativa a fabbricati o impianti potrà essere rilasciata dal Comune prima della individuazione governativa del sito unico nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari” non può trovare d’accordo questa Amministrazione (Ndr. – la Regione Piemonte), poiché non è coerente con la politica perseguita in relazione alla disattivazione e messa in sicurezza degli impianti del ciclo del nucleare”.

Si ritiene (Ndr. – afferma la Regione Piemonte) che lo strumento urbanistico, in coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale superiori debba consentire la realizzazione di azioni e di infrastrutture temporanee, finalizzate ad incrementare la sicurezza e funzionali alla disattivazione degli impianti che dovrà avere come obiettivo finale il rilascio del sito privo di vincoli radiologici (prato verde).

Per riassumere quindi:

LA SUTA…ADESSO FARANNO QUELLO CHE VOGLIONO…


E

CIOE’ PROSEGUIRANNO
COME DECISO
DALLA REGIONE PIEMONTE,
POLITICAMENTE
GUIDATA
DAL
PARTITO DEMOCRATICO,
NELLA

realizzazione di azioni e 
di infrastrutture temporanee,
finalizzate ad incrementare la sicurezza
e
funzionali alla disattivazione degli impianti
che dovrà avere come obiettivo finale
il rilascio del sito privo di vincoli radiologici (prato verde).


UN SINCERO APPLAUSO
A COLORO,
DEL
PARTITO DEMOCRATICO LOCALE,
 CHE IN QUESTE GIORNI.
DOPO L’ARRIVO
DELLE OSSERVAZIONI
DELLA REGIONE PIEMONTE,
POLITICAMENTE
GUIDATA
DAL
PARTITO DEMOCRATICO,
HANNO GODUTO ED APPLAUDITO,
COME TAFAZZI,
SULLE PRESUNTI CENERI
DEL NUOVO
PIANO REGOLATORE COMUNALE GENERALE
DI SALUGGIA.


Ciao alla prossima e

chiunque volesse liberamente replicare

può farlo sempre qui:


marco.pasteris@yahoo.it