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lunedì 4 agosto 2014

ED ALLORA IL DEPOSITO D2 VA FATTO….


Sul settimanale Il Corriere Eusebiano di Venerdì 01 agosto 2014 nell’articolo titolato: Sogin apre al dialogo con aziende e università” si racconta testualmente che:

“Serie di incontri vercellesi per i vertici di Sogin, la società incaricata delle operazioni di smantellamento dei siti nucleari italiani. Venerdì 25 luglio i dirigenti della Sogin, Luca Cittadini e Francesco Troiani, accompagnati dal sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, hanno avuto modo di confrontarsi con il mondo imprenditoriale e con l’Università del Piemonte Orientale. «Ho promosso questi incontri - ha spiegato in conferenza stampa l’on. Bobba - per rinsaldare i rapporti tra il nostro territorio e Sogin proprio alla vigilia di un passaggio molto importante. Proprio Sogin è infatti chiamata a individuare, nel giro di 7 mesi, le località italiane che rispondono ai criteri per ospitare il deposito unico delle scorie nucleari. Saluggia, dove oggi è stoccata la gran parte di questi rifiuti pericolosi, non risponde certo a questi criteri e dunque, nei prossimi anni, sarà interessata a una imponente opera di bonifica. (NDR. – ERGO: ED ALLORA IL DEPOSITO D2 VA FATTO IN ATTESA DELLA COSTRUZIONE DEL DEPOSITO NAZIONALE UNICO). Tali lavori rappresentano un’opportunità per le aziende e le istituzioni operanti sul territorio. Di qui gli incontri di oggi». Una strategia condivisa dal presidente della Camera di commercio, Claudio Gherzi, che è stata dettagliata da Cittadini: «Sogin già oggi collabora con molti soggetti vercellesi. Da domani potremo appaltare ad aziende locali commesse sino a 200mila euro a patto che tali aziende siano inserite in un apposito albo regionale che ne attesti le caratteristiche qualitative. Lavorare con i rifiuti nucleari richiede, infatti, attrezzature e una formazione particolare». Ed ecco, dunque, la seconda opportunità: quella di realizzare itinerari didattici in sinergia con l’università: «Vi è bisogno – spiegano ancora da Sogin – sia di percorsi formativi ad hoc, sia di master di livello universitario che immettano sul mercato figure specificamente preparate in materia di decommissioning o di settori collegati come quello della gestione sanitaria di processi simili».

Ringraziamo l’Onorevole Bobba di aver pronunciato quella frase che da pienamente ragione a tutti i Sindaci che si sono susseguiti temporalmente con l’obiettivo di mettere in sicurezza il sito nucleare di Saluggia, perché e chiara ed inquivocabile e ve la ripetiamo testualmente: Saluggia, dove oggi è stoccata la gran parte di questi rifiuti pericolosi, non risponde certo a questi criteri e dunque, nei prossimi anni, sarà interessata a una imponente opera di bonifica." (NDR. – ERGO: ED ALLORA IL DEPOSITO D2 VA FATTO IN ATTESA DELLA COSTRUZIONE DEL DEPOSITO NAZIONALE UNICO).


Ciao alla prossima

e chiunque volesse replicare

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marco.pasteris@yahoo.it